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L’etica dell’intelligenza artificiale? Perché è solo uno specchietto per le allodole



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L’etica dell’intelligenza artificiale altro non è che una narrazione finanziata dalle Big Tech per scongiurare, o almeno rinviare, la regolazione giuridica. Si fa strada tra molti studiosi la convinzione che in caso di decisioni dagli effetti significativi sulle vite delle persone, l’uso di sistemi IA sia da considerarsi illegittimo

Pubblicato il 23 mag 2023

Daniela Tafani

Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa



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Giudizi e decisioni che hanno effetti rilevanti sulle vite di esseri umani sono oggi affidati, in un numero crescente di ambiti, a sistemi di intelligenza artificiale che non funzionano. In settori quali quello giudiziario, dei servizi finanziari, dell’educazione, dei servizi sociali o del reclutamento del personale, l’uso di sistemi di apprendimento automatico (machine learning) nei processi di valutazione e decisione ha dato luogo a esiti ingiusti, nocivi e assurdi – come documenta una letteratura ormai sterminata – con conseguenze che si riverberano a lungo, talora per anni, sulle vite delle vittime.

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