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Niente social ai ragazzi? No a divieti, serve più educazione



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I divieti sui social, come in Australia e Albania, sollevano dubbi sull’efficacia e sulla libertà d’espressione. Un’educazione critica è cruciale per insegnare ai giovani a navigare i rischi digitali e riconoscere contenuti problematici su diverse piattaforme

Pubblicato il 16 gen 2025

Michele Balbinot

ESSE-CI Centro Studi



Ragazzi e social uso consapevole dei social; algoritmi salute mentale educazione digitale

Per l’Oxford University Press, la “parola dell’anno” del 2024 è brain rot, ossia: “il presunto deterioramento dello stato mentale o intellettuale di una persona, spesso considerato il risultato di un’eccessiva esposizione a materiali (ora in particolare contenuti online) ritenuti banali o poco stimolanti […]”. [1]

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