IL CASO

Rose, chiese, appelli: così i tiktoker raccontano la guerra del Nagorno Karabakh



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In seguito all’operazione militare di metà settembre 2023 da parte dell’Azerbaigian nella regione contesa con Yerevan, diversi creator di origine armena hanno affidato a TikTok i loro sentimenti, i ricordi e gli appelli alla comunità internazionale

Pubblicato il 6 ott 2023

Nicoletta Pisanu

Giornalista professionista, redazione AgendaDigitale.eu



Nagorno Karabakh, TikTok, Artsakh, social network, creator

Tina M. è una ragazza nata negli USA ed è di origine armena. Ha il cuore spezzato perché nella terra della sua famiglia, il Nagorno Karabakh, a metà settembre l’offensiva dell’Azerbaigian ha portato alla fuga della popolazione armena e allo scioglimento dell’autoproclamata e non ufficialmente riconosciuta Repubblica di Artsakh. Sappiamo da TikTok che la giovane soffre: ha affidato al social network i suoi pensieri agrodolci sulla situazione. E così possiamo ammirare le foto delle rose a casa della nonna di Tina, rose che dice non vedrà mai più così come i tramonti della città di Stepanakert, “perché l’Artsakh non è più nostra”.

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