L’utilizzo che si fa dell’intelligenza artificiale nella ricerca scientifica ed in particolar modo in astronomia, il campo del quale mi occupo, è soltanto uno di quelli possibili sui quali questa tecnologia ha messo le mani. E se da un lato siamo lontani dall’aver realizzato una macchina che possegga una vera e propria intelligenza, rifacendoci all’ambizione dell’intelligenza artificiale forte, a Matrix, KITT di Supercar o Io Robot, dall’altro lato sappiamo costruire delle macchine specializzate a compiere dei compiti molto specifici: giochi, guida automatica, riconoscimento delle immagini, testo e audio, gestione, social, internet, finanza e criptovalute, ecc. ecc.
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C’è da fidarsi di ChatGPT? Il test di un astrofisico
ChatGPT ha sorpreso per le sue doti negli ambiti più disparati, ma non è tutto oro quel che luccica: non sempre i suoi prodotti sono soddisfacenti e all’altezza dell’uso che se ne vuole fare, dà per certe affermazioni che non lo sono, spesso lo si deve imboccare. Ha, insomma, i suoi limiti
astrofisico e ricercatore all'Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli

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