Indice IPRI 2023

Tutela della proprietà intellettuale, Italia ultima in Ue: come uscire dallo stallo



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Un miglioramento rispetto al 2022 c’è stato, ma l’Italia resta ultima in Ue per la protezione giuridica della proprietà intellettuale, secondo l’International Property Rights Index (IPRI) 2023. Resta, quindi, molta strada per proteggere i diritti di proprietà intellettuale, risorsa cruciale per l’innovazione applicata al sistema produttivo e bisogna puntare sulla formazione

Pubblicato il 22 nov 2023

Pietro Paganini

Presidente Competere.Eu – Policies for Stustainable Development

Antonio Picasso

Direttore Competere.Eu – Policies for Stustainable Development



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L’edizione 2023 dell’International Property Rights Index 2023, pubblicato dalla Property Rights Alliance grazie alla collaborazione con 131 think tank su scala globale, colloca l’Italia al trentacinquesimo posto di una classifica elaborata incrociando parametri quali indipendenza della magistratura, Rule of law e policy anticorruzione, ma anche stabilità politica e, soprattutto, sensibilità nella tutela giuridica della proprietà intellettuale, intesa come innovazione tecnologica applicata al sistema produttivo. Una risorsa inestimabile che merita di essere difesa e per farlo occorre puntare di più sulla formazione di una classe dirigente “tecnica”.

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