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DDL Cyber security: pene più severe per i reati informatici, ma il giustizialismo non basta



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Il governo sta discutendo un DDL sulla cyber security che prevede un inasprimento delle pene per i reati informatici, introducendo nuove figure di reato e aggravanti specifiche. Ma la repressione non basta, servono anche i mezzi e le conoscenze idonei a perseguire i cyber criminali

Pubblicato il 5 feb 2024

Mario Sica

Studio Legale Difesa d’Autore



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Il governo italiano sta discutendo la possibilità di inasprire fortemente le pene previste dall’ordinamento per i reati informatici. In questi giorni, infatti, è in discussione il DDL cyber security con il quale sono previsti significativi aumenti delle pene edittali per tutta una serie di reati, oltre all’introduzione di nuove figure di reato, aggravanti specifiche ed altre misure che vanno nella direzione di una forte repressione dei crimini commessi attraverso l’utilizzo di mezzi informatici.

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