SPONSORED story

Disability confidence: così la disabilità dà valore all’azienda



Indirizzo copiato

Includere le persone con disabilità in azienda può aiutare la crescita. Eppure l’Europa è molto indietro. In questo contesto gioca un ruolo fondamentale la Disability Confidence – traducibile in italiano come la “cultura della fiducia nella disabilità”. Ecco come. Il caso P&G

Pubblicato il 23 dic 2024



P&G Corporate_1920x1080

Dare valore e opportunità alle persone con disabilità, lavorando sull’inclusione e sul superamento dei pregiudizi, oltre a trasmettere un’immagine positiva, può aiutare le aziende a crescere. Eppure, l’Europa, sotto questo punto di vista e nonostante l’importante ruolo svolto dalla giornata mondiale della disabilità (3 dicembre), istituita nel 1981 dall’ONU, è ancora molto indietro.

Andando a dare un’occhiata al report dell’European Disability Forum si scopre che il gap occupazione è ancora molto elevato, tanto che solo il 51,3% delle persone in età lavorativa e con disabilità può contare su un’occupazione retribuita. Il gap aumenta ulteriormente se ci si focalizza su due sottogruppi: quello delle donne, per le quali la percentuale scende al 49%, e quello dei giovani, dove tocca il 47,4%.

Giornata internazionale delle persone con disabilità (3 dicembre) | Calendario civile

Per migliorare la situazione, è necessario che la società da un lato e le imprese dall’altro modifichino i propri paradigmi e adottino strategie e iniziative volte a contrastare le principali cause di questo gap, ossia i pregiudizi, i problemi strutturali e le difficoltà di accesso a un’istruzione di qualità, ma soprattutto inclusiva.

La Disability Confidence

In questo contesto gioca un ruolo fondamentale la Disability Confidence – traducibile in italiano come la “cultura della fiducia nella disabilità” – la quale, secondo le parole del leader nordamericano delle persone con disabilità Trevor Hutchinson, può essere applicata “ai dipendenti con disabilità che sono pronti a dimostrare le loro capacità accentuate (come risultato della loro disabilità) in un modo che è fonte essenziale di crescita per l’azienda”.

Avere fiducia nella disabilità significa dunque, in ambito aziendale, credere nei propri dipendenti ed essere in grado di valorizzarne potenzialità e talenti naturali, nonché le capacità accresciute dalla disabilità.

Da questo punto di vista, un ottimo esempio di inclusività e valorizzazione dei dipendenti con disabilità è fornito dalla multinazionale americana P&G, la quale mette in atto strategie e azioni concrete finalizzate a creare ambienti di lavoro inclusivi e accessibili, e a selezionare i candidati senza i condizionamenti dei bias cognitivi.

Azioni concrete per una reale valorizzazione e inclusione dei dipendenti con disabilità

Dare un’occhiata alle iniziative adottate da P&G può aiutare a comprendere in che modo attuare a livello pratico la Disability Confidence.

Tanto per cominciare, la multinazionale ha apportato importanti modifiche al processo di assunzione, il quale, epurato dai bias, è diventato più inclusivo e in grado di accogliere e coinvolgere nel processo tutti i candidati, indipendentemente dal tipo di disabilità.

Non solo la fase di assunzione, ma anche la retention ha subito importanti mutamenti, finalizzati, ancora una volta, a valorizzare tutte le persone attive all’interno dell’azienda, senza esclusioni o condizionamenti, e a trattenere i talenti. Questo è reso possibile dagli Employee Resource Groups, gruppi interni che favoriscono la comunicazione e la condivisione.

Per finire, P&G si impegna costantemente ad abbattere le barriere architettoniche, così da rendere gli spazi accessibili a tutti, e quelle legate alla comunicazione o ad altri aspetti della vita lavorativa e di gruppo, superabili tramite l’uso di soluzioni software e app.

guest

0 Commenti
Più recenti
Più votati
Inline Feedback
Vedi tutti i commenti

Articoli correlati