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MONICA: tecnologia IoT la gestione sicura degli eventi urbani



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Il progetto MONICA utilizza la tecnologia IoT per migliorare la gestione di grandi eventi, assicurando sicurezza, gestione del rumore e interazione con i cittadini. Finanziato dall’UE, è stato implementato in diverse città europee come best practice per le smart cities

Pubblicato il 30 lug 2025

Tommaso Diddi

analista Hermes Bay

Luisa Franchina

Presidente Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche



IoT per la gestione degli eventi urbani Gestione dei dati IoT

Nel contesto della digitalizzazione delle città europee e dell’evoluzione delle smart city, il progetto MONICA (Management Of Networked IoT Wearables — Very Large Scale Demonstration of Cultural Societal Applications) rappresenta una delle best practice riconosciute a livello comunitario per l’uso avanzato dell’Internet of Things nella gestione di grandi eventi pubblici.

Introduzione e obiettivo del progetto MONICA

Finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 con un Grant Agreement n. 732350, il progetto si è svolto tra gennaio 2017 e aprile 2020, coinvolgendo 29 partner pubblici e privati provenienti da nove Paesi.

Il budget complessivo ammontava a circa 17,36 milioni di euro, con un contributo UE pari a 14,85 milioni. L’obiettivo principale era progettare, sviluppare e validare una piattaforma IoT scalabile per la sicurezza pubblica, la gestione del rumore ambientale e il supporto decisionale durante eventi culturali e sportivi in aree urbane ad alta densità di partecipanti.

Architettura IoT per la gestione degli eventi

Il progetto MONICA ha proposto un’infrastruttura tecnologica integrata su più livelli, fondata su architetture interoperabili, componenti open source e protocolli standardizzati, capace di raccogliere, elaborare e interpretare in tempo reale grandi volumi di dati generati da dispositivi indossabili, sensori fissi, videocamere, droni e reti di comunicazione IoT. Il sistema sviluppato ha introdotto un approccio innovativo alla gestione degli eventi, supportando in modo sinergico il controllo del suono, la sicurezza pubblica, la gestione della folla e l’interazione diretta con i cittadini, attraverso interfacce digitali e dispositivi wearable.

L’architettura tecnica adottata si articola in una pipeline end-to-end che include il livello di raccolta dati tramite dispositivi fisici, un backend cloud centralizzato e sicuro, e un middleware semantico basato su standard aperti come OGC SensorThings, CoAP, IPv6/6LoWPAN e OneM2M. I dati raccolti vengono annotati semanticamente, analizzati e utilizzati per attivare contromisure automatiche o semi-automatiche come il controllo adattivo del rumore e la visualizzazione di informazioni di sicurezza su display pubblici. L’adozione del principio di security by design garantisce che la trasmissione e l’elaborazione dei dati avvengano in modo protetto e conforme agli standard europei in materia di privacy e sicurezza informatica.

Gestione del rumore e sicurezza pubblica

Tra le principali applicazioni sviluppate, un ruolo centrale è rivestito dal sistema di controllo acustico. Questo si basa su sound level meters, array di altoparlanti direzionali e un sistema denominato Sound Field Control System. La soluzione consente di monitorare e modulare in tempo reale i livelli di pressione sonora durante eventi musicali o sportivi, in modo da rispettare le normative vigenti e migliorare la convivenza con i residenti delle aree limitrofe. Il sistema può intervenire dinamicamente sulla distribuzione del suono in funzione delle misure rilevate, contribuendo a una riduzione significativa delle lamentele legate all’inquinamento acustico.

In parallelo, la gestione della sicurezza e della folla è stata affrontata con soluzioni integrate che includono wearable per il pubblico e per lo staff (braccialetti intelligenti, smart glasses), videocamere per il riconoscimento dei flussi, generazione di heat-maps e sistemi di localizzazione indoor e outdoor. Il cuore decisionale è rappresentato dal COP (Common Operational Picture), un’interfaccia centralizzata per la gestione delle operazioni, che consente di aggregare, visualizzare e interpretare i dati provenienti da fonti eterogenee, fornendo strumenti di supporto decisionale agli operatori di sicurezza pubblica e agli organizzatori di eventi. Tali strumenti si sono dimostrati fondamentali, ad esempio, per il monitoraggio in tempo reale delle concentrazioni di persone in aree critiche e per la gestione proattiva delle evacuazioni o del flusso di accessi.

Coinvolgimento dei cittadini e applicazioni pratiche

Il coinvolgimento attivo dei cittadini ha rappresentato un ulteriore elemento distintivo del progetto MONICA. I partecipanti agli eventi sono stati dotati di wearable interattivi in grado di fornire feedback visivi o di ricevere informazioni via app, contribuendo così non solo alla raccolta dati ma anche all’incremento della consapevolezza e della partecipazione collettiva alla gestione dell’evento. Il progetto ha quindi promosso una visione partecipativa della sicurezza urbana, in cui cittadini, istituzioni e tecnologie collaborano per garantire un’esperienza più sicura e sostenibile.

La piattaforma è stata sperimentata in sei città europee selezionate come living lab: Torino, Amburgo, Bonn, Copenaghen, Lione e Leeds. In questi contesti urbani si sono svolti eventi su larga scala, come concerti all’aperto, manifestazioni sportive e festival, coinvolgendo decine di migliaia di partecipanti e numerosi stakeholder impegnati nella valutazione delle soluzioni. Ogni città ha adattato l’infrastruttura tecnologica alle proprie specificità locali, testando scenari diversi e contribuendo alla validazione e alla scalabilità del sistema.

Sostenibilità e replicabilità della piattaforma

L’infrastruttura software si basa principalmente su middleware come LinkSmart e SCRAL, che garantiscono l’integrazione tra le componenti eterogenee del sistema e il funzionamento coerente del framework distribuito. La scelta di adottare strumenti open-source e containerizzati (Docker, GitHub) ha reso il Development Toolbox replicabile e adattabile in altri contesti urbani, con potenziali benefici anche per pubbliche amministrazioni e operatori privati che intendano implementare soluzioni analoghe. Il progetto ha inoltre previsto un’attività di dissemination avanzata, con la pubblicazione di deliverable tecnici, report di progetto, articoli scientifici e linee guida per la replicazione in altri contesti.

Dal punto di vista della governance e della sostenibilità, MONICA ha previsto sin dall’inizio modelli di business orientati alla valorizzazione dei risultati e alla cooperazione pubblico-privata. La replicabilità delle soluzioni sviluppate è stata favorita anche dalla documentazione messa a disposizione sotto forma di Replication Reference Book e toolkit tecnici. Tali strumenti si rivolgono a stakeholder quali autorità municipali, organizzatori di eventi, aziende di sicurezza, fornitori di tecnologia e ricercatori.

Risultati del progetto e prospettive future

L’esperienza di MONICA evidenzia in modo tangibile il potenziale dell’IoT per affrontare le sfide legate alla gestione di grandi aggregazioni urbane, migliorando l’efficienza operativa, la sicurezza pubblica e la qualità della vita. In una prospettiva di lungo termine, i risultati ottenuti dal progetto costituiscono una base solida per future iniziative nell’ambito delle smart city. Tutti i materiali tecnici, i risultati delle sperimentazioni, i repository di codice e le pubblicazioni scientifiche associate sono stati resi pubblicamente accessibili, in linea con i principi di trasparenza e condivisione previsti dai programmi di finanziamento europei. L’esperienza di MONICA rappresenta un esempio concreto di come la digitalizzazione, se pianificata in modo sistemico e sostenibile, possa contribuire al miglioramento della sicurezza urbana, alla tutela ambientale e all’empowerment dei cittadini.

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