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VRLA o ioni di litio? Le migliori batterie per i data center

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I sistemi con batterie agli ioni di litio per applicazioni UPS nei data center offrono vantaggi interessanti e alcuni aspetti più critici, se confrontati con le batterie VRLA: che differenza c’è tra le due soluzioni? E quali sono i rispettivi vantaggi e svantaggi?

17 Luglio 2018

Nonostante le batterie agli ioni di litio siano sul mercato da più di vent’anni, fino a oggi non sono state comunemente adottate come batterie per i gruppi di continuità statici dei data center, a favore delle VRLA (Valve-Regulated Lead-Acid, piombo-acido con valvola di regolazione). Questo è dovuto all’indisponibilità di celle agli ioni di litio in grado di garantire ai fornitori di gruppi di continuità un equilibrio adeguato tra densità di energia, potenza, sicurezza, affidabilità e prezzo per applicazioni UPS statiche.

Negli ultimi dieci anni, però, si sono registrati notevoli progressi sul fronte delle sostanze chimiche e delle tecnologie adottate per gli ioni di litio e questo ha dato vita a concrete alternative. Considerando questa evoluzione, dunque, è opportuno analizzare sia i vantaggi che i limiti rappresentati dagli ioni di litio rispetto alle batterie VRLA.

Questo white paper, fornito da Schneider Electric, confronta caratteristiche e performance delle batterie agli ioni di litio e VRLA per applicazioni UPS statiche. Continuando la lettura potrete sapere:

  • che differenza c’è tra batterie VRLA e ioni di litio
  • quanto dura la vita di servizio delle batterie
  • quali sono i rispettivi vantaggi e svantaggi operativi
  • che effetti ha la temperatura su durata, autonomia e raffreddamento di entrambe le tipologie
  • quali sono i rispettivi costi di capitale, spese operative e costo totale di proprietà

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