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Empatia uomo-robot: il complesso rapporto tra l’AI e le emozioni



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Piccoli  passi avanti sono stati compiuti nell’instaurarsi di una relazione più empatica uomo-robot, permettendo agli esseri umani di richiedere al robot l’attivazione del ragionamento che porta alla valutazione di un’emozione. Siamo cioè in grado di poter dire oggi al robot: “Un penny per i tuoi pensieri artificiali”. Ma cosa vuol dire?

Pubblicato il 6 set 2023

Arianna Pipitone

Università degli studi di Palermo



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Cosa significa entrare in empatia con un agente artificiale? Perché dovrebbe essere importante? Soprattutto, un dispositivo intelligente potrebbe sembrare “sovrappensiero”, come una persona? Sarebbe utile rivolgere a questo dispositivo l’idioma: “Un penny per i tuoi pensieri… artificiali”?

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