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Scorza: “Dati pescati a strascico dall’intelligenza artificiale, perché la nostra indagine”



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I dati personali che i crawler delle big tech dell’intelligenza artificiale raccolgono online sono pubblicati da una pluralità di soggetti – i gestori dei siti internet – per una serie di finalità necessariamente predeterminate e diverse dall’addestramento degli algoritmi. Di qui la necessità di una indagine del Garante per capire se ci sono illeciti, se…

Pubblicato il 23 nov 2023

Guido Scorza

Autorità Garante Privacy



ChatGPT
(Immagine: https://unsplash.com/@dkoi)

I dati personali di miliardi di persone, frammenti della loro identità personale e “titoli rappresentativi” di un diritto fondamentale come il diritto alla privacy vengono letteralmente pescati a strascico dalle grandi fabbriche dell’intelligenza artificiale globale per l’addestramento dei propri algoritmi e, dunque, trasformati in assets commerciali e tecnologici di pochi al fine consentire a questi ultimi di fare business.

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