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Licenziamento per rifiuto nomina privacy: ecco perché è legittimo



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Il Tribunale di Udine conferma la validità del licenziamento di un dipendente che ha rifiutato la designazione a incaricato per le persone autorizzate al trattamento di dati personali, evidenziando l’importanza della compliance, ma anche della formazione sulle normative privacy

Pubblicato il 20 nov 2024

Lorenzo Quadrini

Legal Counsel – Privacy presso Aris



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Una recente ordinanza del Tribunale di Udine, sezione lavoro, ha stabilito la legittimità del licenziamento effettuato dal datore di lavoro, nei confronti di un dipendente colpevole di aver rifiutato la firma dell’ “atto di designazione a incaricato per le persone autorizzate al trattamento di dati personali ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003 numero 196 (codice privacy) e successive modifiche”.

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