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L’AI si allena con i nostri volti e documenti personali: lo scandalo privacy che stiamo ignorando



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Milioni di dati personali, inclusi volti, documenti d’identità e CV, finiscono nei dataset open source usati per addestrare l’intelligenza artificiale. Un audit accademico rivela l’entità del problema e mette in discussione le basi giuridiche e tecniche dell’AI generativa

Pubblicato il 21 lug 2025

Maurizio Carmignani

Founder & CEO – Management Consultant, Trainer & Startup Advisor



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Si scopre l’esistenza di un mega database di dati personali, volti, documenti d’identità, certificati di nascita eccetera, usato per allenare l’intelligenza artificiale. La questione emerge grazie al paper accademico “A Common Pool of Privacy Problems”[1] (Hong et al., giugno 2025) che però ci fa capire anche la dimensione più vasta del problema.

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