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Omicidio Kirk: così l’odio si radicalizza nelle community digitali



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A prima vista il movente profondo dell’omicidio di Charlie Kirk, attivista MAGA statunitense, può sembrare la politica: in realtà approfondendo la vita e i valori dell’assassino Tyler Robinson emerge il ruolo delle community online di furry e gamer dove possono incubarsi radicalizzazione ed estremismo

Pubblicato il 15 set 2025

Antonino Mallamaci

avvocato, Co.re.com. Calabria



AI ACTION PLAN TRUMP USA; omicidio kirk

Più passano le ore, maggiore è la consapevolezza, tra le persone ragionevoli, che l’assassinio di Charlie Kirk da parte di Tyler Robinson potrebbe avere poco a che fare con la politica. Questo dopo che le accuse alla Sinistra di incitare all’odio sono arrivate persino nel nostro Paese, protagonista anche la presidente del consiglio Giorgia Meloni che ha messo da parte, come spesso le accade, la necessità di assumere atteggiamenti e comportamenti consoni alla carica che ricopre.

A dare la stura alle  accuse, negli Stati Uniti, le scritte trovate sui proiettili rinvenuti dopo la sparatoria. Col trascorrere del tempo, si fa spazio la convinzione che i bossoli non contengano messaggi di natura politica, che siano meno un segno di affiliazione politica e molto di più un segnale che l’assassino stava molto online.  

Le iscrizioni sui proiettili sembrano fare riferimento a videogiochi come Helldivers 2 e a giochi di ruolo furry (animali antropomorfi) online. Durante la conferenza stampa successiva all’assassinio, i funzionari federali USA sembravano prendere le iscrizioni alla lettera, al punto da attribuirgli un significato preciso. Ma i quattro messaggi apparentemente scritti dal presunto attentatore sembrano invece evocare meme e riferimenti ai videogiochi.

Omicidio Kirk, l’origine delle scritte sui proiettili

Su un proiettile c’è la scritta “Hey Fascist! Catch!” (“Ehi fascista! Prendi!”), seguita da una freccia rivolta verso l’alto, una verso destra e tre verso il basso. Questa sequenza è un riferimento alla “Eagle 500kg bomb” (“bomba Aquila da 500 kg”) del gioco Helldivers 2. La bomba è diventata un meme nella comunità di giocatori per la sua comicità. In cosa consiste questo gioco, e perché è diventato così popolare? Lanciato nel 2024, si è diffuso per la trama in stile Starship Troopers (Fanteria dello spazio), film del 1997 diretto da Paul Verhoeven e tratto dal romanzo del 1959 Fanteria dello spazio di Robert A. Heinlein. In esso si narra che nel XXIII secolo, nel corso della colonizzazione di nuovi pianeti, gli uomini incontrano una specie aliena insettoide non tecnologica, nota come Aracnidi o “insetti” originari di un lontano pianeta desertico.

La Terra è governata da un regime militare federato, in cui la cittadinanza è un privilegio guadagnato svolgendo attività come il servizio militare nelle forze armate planetarie che, una volta concluso, conferisce pieni diritti politici ed opportunità inibite ai civili comuni. La Fanteria Mobile, che si sposta nei vari territori umani della galassia, incrocia le strade con gli Aracnidi, che invadono pianeti lanciando degli asteroidi con getti al plasma e spargendo le loro spore nello spazio. Nel gioco Helldivers le squadre sono chiamate a diffondere la “libertà” in un universo immaginario, combattendo insetti, robot e alieni simili a calamari invece che altri esseri umani. La loro forma di democrazia gestita è “fondamentalmente fascismo”, afferma Harry Batchelor, ricercatore indipendente sull’estremismo e collaboratore dell’Extremism and Gaming Research Network. Secondo l’esperto, Helldivers 2 è satira. Il gioco “prende così sul serio l’idea di ‘fingere di essere una democrazia mentre in realtà è un governo fascista’, che è ovviamente uno scherzo”.

Eagle 500 kg bomb e bella ciao: riferimenti non così palesi

Le frecce che attivano la bomba Eagle da 500 kg sono state utilizzate in altri meme per indicare che un utente “sta per compiere un’azione violenta e importante”, secondo Don Caldwell della rivista Know Your Meme. “Forse è un modo sfacciato di esprimerlo sull’involucro”. Helldivers sembra non essere l’unico riferimento al gioco presente sui proiettili. In un altro, la scritta che ha sollevato la cagnara della Destra italiana: “Bella Ciao”. La canzone partigiana è diventata protagonista sui social media negli ultimi anni. “Bella Ciao” ha un significato per le forze ribelli durante una missione in Far Cry 6, videogioco ambientato su un’isola caraibica immaginaria governata da un dittatore. Una chiavetta USB con la canzone è un oggetto da collezione etichettato “Bella Ciao de Libertad”, un riferimento al gruppo ribelle; la descrizione del gioco afferma che la canzone “ispira guerriglieri e partigiani da oltre un secolo”.

I meme furry

Un’altra incisione sugli involucri è la frase “Notices bulges, OwO what’s this,” (“Notate rigonfiamenti, OwO cos’è questo”), riferimento a un meme sui furry diventato popolare nel 2015. (“OwO” è un’emoticon che rappresenta una forma di sorpresa piacevole). Uno degli altri meme sui bossoli recita: “If you read this you are gay LMAO,” (“Se leggi questo sei gay LMAO”; LMAO” è acronimo di “Laughing My Ass Off” sto ridendo a crepapelle) che sembra essere più un insulto comune online che un riferimento specifico. Ad avviso del ricercatore Harry Batchelor, questo è sintomatico di “una persona davvero sempre online”. Ancora Don Caldwell, commentando le scritte sui bossoli, afferma che chi le ha fatte era perfettamente conscio del fatto che sarebbe stato scoperto.

Il ruolo dei meme nel processo di radicalizzazione

Chi gioca on line compulsivamente capisce che i meme sono molto potenti e attirano grande attenzione. Chi li legge cerca disperatamente di capire cosa significhino i riferimenti, il che rende, agli occhi di chi li diffonde, tutto molto appagante. Di recente, il collegamento tra videogiochi e violenza è stato messo in evidenza dal ministro della Salute USA Robert F. Kennedy Jr., che li ha indicati (insieme a farmaci psichiatrici e social media) come una possibile causa delle sparatorie nelle scuole. Secondo Kennedy le armi non sono responsabili dell’aumento di tali eventi. Spiega che questo tipo di violenza non era diffuso quando lui era studente e i ragazzi erano “incoraggiati” a portare armi da fuoco a scuola, dove erano molto diffusi club e programmi di tiro al bersaglio.

A proposito dell’assassinio di Charlie Kirk, Alex Newhouse, studioso dell’estremismo e ricercatore dell’Università del Colorado, afferma che qualsiasi critica alla cultura videoludica deve essere contestualizzata: “Non è un gioco specifico, ma piuttosto l’uso di riferimenti videoludici. Non è un meme specifico, ma piuttosto l’uso di meme online”, afferma. “Non è il modo specifico in cui le cose sono scritte, ma il fatto che stiano scrivendo qualcosa in sé”. È importante non leggere troppo a fondo il significato politico apparente dei messaggi sui bossoli, afferma Newhouse. “È piuttosto indicativo del linguaggio generale associato alle parti più profonde della cultura di Internet, in particolare di coloro che sono molto interessati a pubblicare post ironici e ad avere un umorismo tagliente”.

Perché l’omicidio Kirk non è politico

Insomma, appare probabile che, se gli accertamenti non saranno influenzati dal presidente Trump e dai suoi sodali, si arriverà presto a comprendere che la politica ha poco o punto a che fare con l’omicidio dell’estremista di destra Charlie Kirk. E che il suo accertato assassino Tyrrel Robinson, appartenente ad una famiglia MAGA, che impugna armi dall’adolescenza, non è osservante o praticante di alcuna ideologia politica, ma soltanto l’ennesimo prodotto di una società iper tecnologica e polarizzata dai social.

La strumentalizzazione dell’omicidio Kirk

Oltre che un dipendente dai videogiochi. Ma allora perché si è giunti a conclusioni così affrettate e definitive, con il solito Musk a scrivere su X che “la sinistra è il partito degli assassini”? Dall’inizio, l’individuazione dell’autore dell’omicidio è stata quasi irrilevante. Scrive Charlie Warzel su The Atlantic: “Questo è l’Internet algoritmico all’opera. Detesta il vuoto informativo e, in assenza di fatti o informazioni credibili, le lacune vengono rapidamente colmate con esche alla rabbia, teorie del complotto, pessimismo e sarcasmo. Anche l’attentatore della sparatoria nella chiesa cattolica dell’Annunciazione a Minneapolis era molto attivo online e apparentemente affiliato a diversi gruppi che sfidano le normali ideologie politiche. Questi gruppi sono più adatti a essere considerati fandom, una rete ibrida di persone disamorate che può includere ossessionati dalla Columbine, neonazisti, pedofili e troll. Si aiutano a vicenda attraverso atti di violenza e incitano la comunità a commettere omicidi. Sebbene questi gruppi possano adottare un’estetica di estrema destra, la verità è che la loro ideologia è definita da una sorta di nichilismo egoistico. Per loro, l’omicidio è l’atto di trolling per eccellenza e vogliono essere ricordati per questo”.

Si saprà chi è veramente l’assassino di Kirk. Nel frattempo, la tempesta d’odio si è scatenata e ci si augura di non dover cambiare la catalogazione del film “Civil War” da distopica a profetica.

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