esperienze terapeutiche

Dal lettino al visore: come cambia la psicologia con la realtà virtuale



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La realtà virtuale in psicologia crea ambienti immersivi per trattare disturbi d’ansia, fobie e traumi. Integrata con biosensori e intelligenza artificiale, personalizza le esperienze terapeutiche mantenendo la sicurezza del paziente. La sfida è preservare la dimensione umana della cura

Pubblicato il 23 ott 2025

Fabio Frisone

Humane Technology Lab., Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano, Applied Technology for Neuro-Psychology Lab., Istituto Auxologico Italiano IRCCS

Giuseppe Riva

ordinario di Psicologia Generale, Università Cattolica del Sacro Cuore

Chiara Rossi

Humane Technology Lab., Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano



Virtual Escape Room Realtà virtuale in psicologia clinica

La realtà virtuale (VR) sta progressivamente trasformando la psicologia clinica, passando da semplice strumento di simulazione a vero e proprio spazio terapeutico. Grazie alla possibilità di creare ambienti immersivi, interattivi e sicuri, la VR consente di riprodurre situazioni della vita quotidiana, come parlare in pubblico, conservando un elevato controllo sperimentale. Le evidenze scientifiche confermano la sua efficacia nel trattamento di disturbi d’ansia, fobie, traumi, disturbi alimentari e schizofrenia.

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