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AI Act, ecco gli strumenti pratici UE per adeguare aziende e PA



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La Commissione europea presenta l’AI Act Single Information Platform e la strategia Apply AI per supportare enti pubblici e imprese nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Due strumenti complementari che offrono indicazioni operative e linee guida per la conformità normativa

Pubblicato il 16 ott 2025

Giacomo Borgognone

Avvocato Legal Consultant P4I – Partners4Innovation

Anna Cataleta

Senior Partner di P4I e Senior Advisor presso l’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection (MIP)



ai act big tech

La Commissione europea ha recentemente reso pubbliche due iniziative che vanno nella direzione di supportare realtà pubbliche e private nell’uso concreto di soluzioni di intelligenza artificiale (“soluzioni di IA”) nei diversi settori attraverso strumenti interattivi e linee guida volti a comprendere e applicare il regolamento europeo sull’IA, o AI Act.

AI Act Single Information Platform: la piattaforma per verificare gli obblighi normativi

La prima è l’“AI Act Single Information Platform” che si trova all’interno dell’AI Act Service Desk, piattaforma ufficiale della Commissione, che aiuta chi sviluppa o utilizza soluzioni di IA a capire come applicare la normativa. La seconda è la strategia “Apply AI”, pubblicata in data 8 ottobre 2025.

L’AI Act Single Information Platform, secondo quanto dichiarato dalla stessa Commissione, mira a fornire strumenti interattivi online per aiutare le parti interessate a determinare se sono soggette a obblighi connessi all’AI Act e a comprendere i passaggi da seguire per conformarsi. La piattaforma, realizzata nel contesto dell’AI Act Service Desk, ha lo scopo di essere un hub informativo accessibile e aggiornato utile a fornire indicazioni sull’applicazione dell’AI Act.

Il compliance checker e i limiti dello strumento

In sintesi, è un portale che raccoglie in un unico punto informazioni, chiarimenti e strumenti pratici per capire se e come un soggetto rientra negli obblighi del regolamento.

La piattaforma, per come è strutturata oggi, mette a disposizione alcuni strumenti. Uno di questi è il “compliance checker”, un assesment interattivo che, attraverso alcune domande, aiuta imprese, enti pubblici, startup o professionisti a farsi un’idea se la soluzione di IA che intendono sviluppare o adottare è soggetta a obblighi ai sensi dell’AI Act. Si noti che la stessa Commissione avverte che “i risultati generati da questo strumento di verifica della conformità sono solo a scopo informativo. I risultati generati non devono essere considerati come consulenza legale e invitiamo a rivolgersi a un professionista legale per una consulenza personalizzata sulla vostra situazione specifica. I risultati […] non rappresentano la valutazione della Commissione Europea sulla vostra situazione o sui vostri obblighi ai sensi della legge sull’intelligenza artificiale”.

Pertanto, è uno strumento utile che però fornisce una prima panoramica generale rispetto alle soluzioni di IA valutate.

Le funzionalità aggiuntive della piattaforma

Nel portale “AI Act Single Information Platform” si trovano anche una versione “navigabile” dell’AI Act, una sezione con la raccolta di domande e risposte con il rimando anche ad altri documenti della Commissione e, infine, i collegamenti ai codici di condotta e alle iniziative di supporto.

Il portale è uno strumento utile e operativo che aiuta, da una parte, a comprendere meglio il regolamento e, dall’altra, a non perdersi le iniziative sia della Commissione che dei singoli stati in merito all’IA.

L’Apply AI Strategy per la competitività europea

L’8 ottobre 2025 la Commissione europea ha pubblicato la comunicazione della Commissione al Parlamento e al Consiglio “Apply AI Strategy”, che integra l'”AI Continent Action Plan” .

Come indicato dalla Commissione “la strategia Apply AI è concepita per migliorare la competitività dei settori strategici e rafforzare la sovranità tecnologica dell’UE. Mira a promuovere l’adozione e l’innovazione dell’IA in tutta Europa, in particolare tra le piccole e medie imprese (PMI) e definisce come l’Europa intende adottare l’AI nei principali settori produttivi e nelle amministrazioni pubbliche”.

Gli obiettivi della strategia e la preferenza per soluzioni europee

Nel documento la Commissione prende atto della situazione europea in cui, nonostante vi sia una solida base industriale, lo sviluppo e l’adozione dell’IA è ancora limitato. Il documento, pertanto, a detta della Commissione mira a promuovere l’uso dell’IA, in particolare tra le PMI e le piccole imprese a media capitalizzazione, e a facilitare l’integrazione dell’IA per migliorare la competitività delle industrie europee, in particolare quelle più strategiche.

È interessante notare che nella strategia si fa riferimento alla predilizione di soluzioni europee.

La struttura della strategia e i settori chiave

La strategia si articola in tre sezioni principali:

1. iniziative settoriali per promuovere l’uso dell’IA nei settori industriali chiave dell’economia dell’UE e nel settore pubblico;

2. sfide trasversali;

3. meccanismo di governance unico per promuovere un approccio settoriale e favorire un processo dinamico di collaborazione tra le parti interessate.

In questo contesto, la Commissione dichiara il lancio di un Osservatorio sull’IA per sviluppare KPI e monitorare gli sviluppi, l’impatto e le tendenze future dell’IA.

Rispetto ai settori chiave sopra menzionati la Commissione ha individuato: assistenza sanitaria, compresi i prodotti farmaceutici; robotica; produzione, ingegneria e costruzioni; difesa, sicurezza e spazio; mobilità, trasporti e settore automobilistico; comunicazioni elettroniche; energia; clima e ambiente; settore agroalimentare; settori culturali e creativi e media; settore pubblico.

Le sfide trasversali e la formazione come priorità

Una volta individuati i settori rilevanti, la Commissione evidenza una serie di sfide trasversali. Tra queste è interessante soffermarsi sulla sfida che riguarda la creazione di una forza lavoro dell’IA. In questo senso, è posta grande rilevanza alla formazione e alla “literacy” che rientra, tra l’altro, tra gli obblighi previsti dall’AI Act. La Commissione evidenzia che “una solida alfabetizzazione in materia di IA dovrebbe iniziare nei primi livelli di istruzione e proseguire nel mercato del lavoro attraverso la riqualificazione e il miglioramento delle competenze”. Questo punto è centrale perché lo sviluppo di competenze di base può essere un elemento fondamentale nel successo o meno dell’adozione di soluzioni di IA.

Una governance uniforme per l’adozione consapevole dell’IA

In conclusione, la strategia, si pone come un documento che vuole proporre delle soluzioni concrete e delle azioni per favorire una maggiore adozione dell’IA che sia consapevole e guidata da un meccanismo di governance uniforme a livello dell’Unione europea al fine di avere un dialogo tra i diversi Stati.

Due strumenti complementari per il presente e il futuro

L'”AI Act Single Information Platform” e la strategia europea “Apply AI” sono due documenti che evidenziano la volontà della Commissione di adottare un approccio pratico e concreto che sia di supporto ai diversi attori pubblici e privati; il primo strumento è direttamente utilizzabile nelle attività operative quotidiane mentre il secondo propone delle azioni che si dovranno monitorare perché potranno avere, in un futuro non troppo lontano, un impatto concreto.

Sarà interessante monitorare gli ulteriori sviluppi ma nel frattempo è bene tenere a mente che, in attesa di ulteriori strumenti messi a disposizione dalle istituzioni, parte dell’AI Act è già applicabile e bisogna comunque conformarsi al regolamento.

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