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Manifattura elettronica, come salvare il settore con la gestione smart degli impianti



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I dati indicano che entro il 2030 mancheranno oltre 75mila ingegneri e tecnici qualificati in Europa, fattore che sommato ai costi energetici e alla concorrenza globale, mette a rischio il settore: ecco le risposte a queste sfide

Pubblicato il 31 ott 2025

Jérôme Clouet

Senior Product Manager di Panasonic Connect Europe  



terabit ricerca e innovazione; manifattura elettronica

Il settore della manifattura elettronica si trova oggi ad affrontare una fase di forte trasformazione. La domanda crescente nei settori strategici della difesa, dell’automotive e dell’intelligenza artificiale impone ai produttori di mantenere ritmi elevati, efficienza costante e standard qualitativi impeccabili. Tuttavia, a questa pressione si sommano fattori critici come l’aumento dei costi energetici, una concorrenza globale sempre più aggressiva e, soprattutto, una carenza di personale tecnico specializzato. 

Secondo le stime più recenti, entro il 2030 mancheranno oltre 75.000 ingegneri e tecnici qualificati in Europa. Un’emergenza silenziosa ma sempre più concreta, che già oggi mette a rischio la continuità produttiva di molte aziende del comparto. 

Le risposte alle sfide più urgenti nello smart manufacturing

Da parte delle aziende di settore la risposta a questa sfida non può essere solo quella di proporre tecnologie affidabili e performanti, ma occorre soprattutto proporre un pacchetto completo di soluzioni di Operation & Maintenance (O&M) in grado di aiutare i produttori a sopperire alla mancanza di manodopera qualificata e a mantenere elevati livelli di efficienza. 

Un servizio completo di O&M, in particolare, deve comprendere software di manutenzione predittiva, contratti di assistenza periodica e programmi di revisione delle teste di posizionamento. Senza dimenticare, oltre a ciò, la necessità di prevedere sessioni di formazione tecnica avanzata, servizi di calibrazione certificati, supporto software con aggiornamenti regolari e assistenza remota h24.  

La formazione nel settore dello smart manufacturing riveste infatti un ruolo essenziale in questo scenario così delicato. Con un’età media in aumento tra gli operatori e un numero insufficiente di nuovi ingressi nelle professioni dell’elettronica SMT, è sempre più urgente investire in programmi di upskilling e trasferimento di competenze, aiutando i produttori a formare internamente le figure tecniche necessarie per la gestione e la manutenzione dei macchinari.  

Il ruolo del software

Accanto all’hardware, il software gioca oggi un ruolo determinante nell’efficienza delle fabbriche. Infatti, i software sono in grado di supportare tutte le fasi del processo produttivo, dalla creazione dei programmi al monitoraggio in tempo reale, fino alla tracciabilità e alla pianificazione tramite digital twin. I contratti di manutenzione software devono poter assicurare aggiornamenti costanti, licenze sempre attive, trasferimenti tra dispositivi e supporto tecnico dedicato, riducendo il rischio di obsolescenza e ottimizzando ogni aspetto della produzione. 

Se questo accade, le aziende possono migliorare l’intero ciclo di vita delle macchine SMT, prevenendo fermi produttivi, riducendo i costi operativi e garantendo performance costanti nel tempo. In particolare, si stima che i fermi macchina siano estremamente costosi poiché, in media, un’ora di inattività non pianificata può avere un costo significativo sulla linea di produzione. In un settore in cui i margini sono ridotti e la domanda è elevata, si tratta di un costo che pochi produttori possono permettersi. Eppure, molti si affidano ancora a modelli di manutenzione reattiva, intervenendo solo quando i macchinari si guastano o seguendo programmi di manutenzione prestabiliti. 

L’importanza di un partner tecnologico

Diviene quindi necessario per le aziende affidarsi non solo a fornitori di macchinari SMT, ma a veri e propri partner tecnologici a lungo termine. In grado di fornire soluzioni che consentono alle aziende stesse di passare da un approccio reattivo a uno predittivo, da una gestione frammentata a una visione integrata, trasformando la manutenzione da un costo inevitabile a un investimento strategico. In un settore dove ogni minuto di fermo può costare centinaia di euro, questa capacità di anticipare i problemi e mantenere la produttività ai massimi livelli fa davvero la differenza. 

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