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Camisani Calzolari: “L’IA sta divorando Internet, ecco cosa ci aspetta”



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Non è una bolla tecnologica ma una sostituzione completa. L’AI sta assorbendo ricerca, e-commerce e assistenza clienti. Google, OpenAI e Amazon competono per diventare l’unica interfaccia digitale. Internet cambia natura: da spazio di scelta a ambiente governato da algoritmi

Pubblicato il 10 nov 2025

Marco Camisani Calzolari

Tecnologo, Scrittore, Divulgatore, Esperto e Docente di Comunicazione Digitale



Prompt injection persistente (1); cyberstalking L'IA divora internet

State pronti, perché quello che sta succedendo adesso non è una bolla. È un cambio di specie, perché stavolta Internet, come la conosciamo, sta per finire davvero.

L’AI trasforma la ricerca: da Google alle conversazioni intelligenti

L’intelligenza artificiale non si sta diffondendo: sta divorando tutto. Settore dopo settore, sta risucchiando la rete dentro sé stessa.

Ha iniziato con la ricerca. Per vent’anni Google è stata la porta d’ingresso a Internet, ma ora la gente non cerca più: chiede. Non scrive più “miglior computer portatile”, ma “quale portatile mi consigli per lavorare in viaggio?”. E la risposta non arriva più da un link, arriva da un’intelligenza artificiale.

Così Google ha dovuto diventare essa stessa un’intelligenza artificiale, altrimenti sarebbe già finita. Oggi quando cerchiamo qualcosa non stiamo più navigando: stiamo già parlando con una macchina che decide cosa mostrarci.

Walmart e OpenAI: l’e-commerce entra nelle chat

E ora l’AI si sta preparando a mangiare anche l’e-commerce. Negli Stati Uniti Walmart ha appena annunciato una partnership con OpenAI. Significa che tra poco potremo comprare qualsiasi cosa direttamente dentro ChatGPT. Si chiama “Instant Checkout“: scrivi “regalo per mio padre” e puoi acquistare subito, senza uscire dalla chat. Non è solo un esperimento: è l’inizio della nuova Internet. Perché se l’intelligenza artificiale impara a fare anche customer care, come lo ha fatto Amazon, allora può prendersi tutto.

Il modello Amazon: quando l’AI replica la fiducia del cliente

La forza di Amazon non è mai stata nei pacchi, ma nella fiducia: customer satisfaction. Ti rimborsano subito, ti rispondono sempre, ti fanno sentire al centro. E se l’AI riesce a replicare quella sensazione di cura, anche se finta, allora il ciclo è chiuso: ricerca, acquisto e assistenza, tutto dentro un’unica conversazione.

A quel punto Internet cambia natura. Non sarà più un luogo dove cerchiamo, ma un ambiente dove parliamo con un’intelligenza che sceglie per noi.

La concentrazione del potere digitale nelle mani di pochi giganti

La porta d’accesso alla rete diventa una sola, e a gestirla saranno poche aziende. OpenAI è avanti, ma Amazon e Google la seguono da vicino. Tutti vogliono diventare l’interfaccia del mondo digitale. Non è una bolla: è una sostituzione. L’AI non aggiunge, cancella e rimpiazza. E se oggi ci sembra comodo chiedere “mi consigli un prodotto?”, domani ci accorgeremo che abbiamo smesso di scegliere.

Conclusione: nessun ritorno indietro possibile

Quindi sì, preparatevi. Perché l’AI non sta arrivando. Sta già riscrivendo Internet, e questa volta non ci sarà un “dopo”.

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