Nonostante tutti i pareri favorevoli, la riformulazione finale al mio emendamento per le assunzioni con cui alzare competenze digitali della PA era così depotenziata, che ho rifiutato.
Era rimasto solo l’albo dei dirigenti della PA presso la presidenza del consiglio, ma era solo qualcosa di facciata. Non erano rimaste le risorse per assumere. E non solo. Da quanto ho capito qualche tecnico del MEF ha compreso il significato del mio emendamento e quindi è intervenuto per modificarlo. Senza dubbio dentro l’amministrazione c’è chi non vuole fare questo passaggio.
Il problema di fondo è chi crede nel digitale non è ancora riuscito a imporlo come tema politico. E quindi cade in secondo, terzo piano.
Tutti coloro che colgono il valore del digitale devono chiedersi, ormai in modo ineludibile, perché non riescono a renderlo un tema di rilievo.









Per la trasparenza, mi piacerebbe leggere il testo originario della proposta (si trova in rete?), quello modificato e le motivazioni di tali modifiche che lo hanno portato alla bocciatura.
Capisco che siamo ormai in campagna elettorale, ma fuori i nomi (se non i cognomi), o almeno gli Ufffici che remano contro una iniziativa assolutamnte meritoria ed anche imprescindibile!