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Fattura elettronica inviata in ritardo, ecco perché non si può fare il ravvedimento sprint

Per il tardivo invio della fattura elettronica non è possibile fare il ravvedimento sprint: vediamo che cosa prevede invece la normativa per questi casi

Pubblicato il 20 Dic 2019

Salvatore De Benedictis

dottore commercialista

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DOMANDA

Volevo conferma che la sanzione per l’invio tardivo di una fattura elettronica entro 30 giorni dalla scadenza  è 1/10 di euro 500 se ha inciso sulla liquidazione/versamento  dell’iva 1/10 di euro 250 se  non ha inciso sulla liquidazione/versamento dell’iva  ( esempio nota di credito per fattura non imponibile art. 8)

Non esiste il ravvedimento sprint  per la fatturazione elettronica?

Michela DeFranceschi

RISPOSTA

La riduzione ad 1/10 della sanzione, prevista dal comma 1, lettera a) dell’articolo 13 del Decreto Legislativo 472/1997, opera solo nelle ipotesi in cui si verta in materia di versamenti, non di omissioni (…nei casi di mancato pagamento del tributo o di un acconto…). Per la ipotesi da lei formulata può trovare applicazione la successiva lettera a-bis) che riguarda   “…la regolarizzazione degli errori e delle omissioni, anche se incidenti sulla determinazione o sul pagamento del tributo …”, e che concede la riduzione ad 1/9 della sanzione minima se il “ravvedimento” viene perfezionato entro 90 giorni. Non è applicabile il ravvedimento sprint.

Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu

Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome

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