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Bulimia social: quando l’iperconnessione diventa malattia



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L’iperconnessione genera una forma di bulimia digitale dove esistere significa essere visibili online. Gli algoritmi amplificano questo bisogno compulsivo di attenzione, trasformando gli utenti in produttori instancabili di contenuti per ottenere gratificazione virtuale

Pubblicato il 18 set 2025

Marino D'Amore

Docente di Sociologia generale presso Università degli Studi Niccolò Cusano



AI lavoro giovani social e licenziamenti bulimia social

L’esplosione dei social network ha modificato radicalmente la socializzazione, le dinamiche relazionali e la percezione identitaria. L’individuo always connected vive in uno spazio sociocomunicativo coinvolgente e pervasivo, in cui l’interazione è continua e il silenzio, l’assenza, la disconnessione, sono percepiti come vuoti da colmare, come un pericolo incombente. In tale scenario prende forma una nuova patologia sociale e simbolica: la bulimia social.

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