DOMANDA
Per la mia società quando ricevo fattura per acquisti intra UE da soggetti risultanti iscritti al VIES, pertanto senza IVA, procedo nel seguente modo:
- Registro la fattura ricevuta dal fornitore (cartacea) nel registro acquisti con evidenza dell’imponile e la relativa IVA;
- Per l’inversione contabile il software apre la mascherina del registro fatture emesse dove vengono riportati gli stessi dati imponibile e Iva (come da autofattura creata per integrazione che viene trasmessa allo SDI)
- Allego copia dell’autofattura creata alla fattura cartacea del fornitore intracomunitario per evidenzia dell’integrazione.
Volevo cortesemente sapere se la procedura è corretta o è obbligatorio scrivere a penna sulla fattura cartacea del fornitore “integrazione fattura ai sensi dell’art.17 c 6 dpr 633/72” scrivere l’imponile, l’Iva ed il totale?
RISPOSTA
La trasmissione di un tipo documento TD18 consente anche di adempiere all’obbligo d’integrazione ai sensi dell’articolo 46, comma 1, del D.L. n. 331 del 1993. Questo è quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate nella “GUIDA ALLA COMPILAZIONE DELLE FATTURE ELETTRONICHE E DELL’ESTEROMETRO”. Se lei allegasse al documento emesso TD18 la copia della fattura ricevuta in pdf (senza bisogno di stamparla) semplificherebbe la procedura e darebbe un bel contributo all’ambiente.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome












