La Corte d’Appello di Messina, con Sentenza del 4 dicembre 2024, ha condannato a sei mesi e venti giorni di reclusione per il reato di cui all’art. 615 ter c.p. – Accesso abusivo a sistema informatico un uomo che, dopo avere sottratto il dispositivo della moglie, vi accedeva (eludendo la protezione impostata) per scaricare alcune conversazioni Whatsapp che la signora aveva intrattenuto con un altro uomo.
la sentenza
Spiare le chat del partner è reato: cosa dice la Cassazione
Spiare le chat su Whatsapp del partner è sbagliato sotto numerosi punti di vista e lo dice anche la giurisprudenza: per esempio, per averlo fatto un uomo è stato condannato a sei mesi e venti giorni in secondo grado dalla Corte d’Appello di Messina. Ecco i retroscena e la spiegazione
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