A soli tre mesi dal rilascio di Nano Banana, arriva Nano Banana Pro (nome in codice del modello Gemini 3 Pro Image), una mossa che ridefinisce gli standard della creazione e dell’editing di immagini con l’intelligenza artificiale generativa.
Se la versione precedente aveva democratizzato la creazione visiva per gli utenti “casual” (insieme a GPT-Image-1 di OpenAI), questa versione “Pro”, basata su Gemini 3, punta dritta al cuore dei creativi e dei marketer, promettendo un controllo fine sui dettagli, una coerenza stilistica senza precedenti e, finalmente, una gestione del testo in italiano all’interno delle immagini degna di nota.
Ma come si comporta Nano Banana Pro alla prova dei fatti? Ho avuto modo di testarlo in anteprima nelle ultime settimane, mettendolo sotto stress con task complessi.
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Nano banana pro, fotorealismo e la flessibilità del formato
La prima cosa che colpisce è la qualità del dettaglio. Nel mio primo test ho chiesto un ritratto in primissimo piano con specifiche tecniche precise. Il risultato è stato sorprendente: la texture della pelle, i pori e le lievi imperfezioni erano resi con un realismo che il modello precedente faticava a raggiungere.
Ma la vera novità sta nelle capacità di editing. Ho chiesto al modello di trasformare quell’immagine da un formato 16:9 a un ritratto 2:3. Il sistema non si è limitato a ritagliare, ma ha “ricostruito” la composizione mantenendo perfettamente intatta l’identità del soggetto. Anche l’editing selettivo ha fatto un balzo in avanti: ho chiesto di cambiare il colore degli occhi da verdi ad azzurri e il modello ha eseguito l’ordine con precisione, senza intaccare il resto del viso.

La sfida delle infografiche con Nano Banana Pro
Uno dei talloni d’Achille storici dei modelli text-to-image è sempre stata la renderizzazione di testo, soprattutto in lingua italiana. Nano Banana Pro sembra aver risolto il problema. L’ho messo alla prova chiedendo di creare un’infografica ricca di dati e percentuali in italiano.
Dove i competitor spesso inciampano inventando parole o sbagliando il lettering, questo modello ha restituito un layout pulito, moderno e con tutti i testi corretti al primo colpo.
Anche chiedendo uno stile “graphic recording” (schizzi a mano libera con note scritte a pennarello), il risultato è stato sbalorditivo.

Nano banana e Nana banana pro: cosa sono, differenze, prezzi
Nano Banana e Nano Banana Pro sono due modelli di generazione ed editing di immagini sviluppati da Google DeepMind e integrati nell’ecosistema Gemini. In pratica sono il “motore grafico” che sta dietro alla creazione e modifica di immagini dentro l’app Gemini e nei servizi collegati (Ads, AI Studio, ecc.).
Il primo è la versione standard, pensata per essere veloce ed economica; il secondo è la versione “di lusso”, più precisa e costosa, pensata per chi ha esigenze professionali.
Che cos’è Nano Banana
Nano Banana è il nome commerciale di Gemini 2.5 Flash Image, il modello di base per generare e modificare immagini a partire da prompt testuali o immagini di input. Google lo presenta come un modello “veloce”, adatto per iterazioni rapide, concept, bozze creative e per effetti virali tipo figurine 3D, “viaggi nel tempo” dei selfie e simili.
Dal punto di vista tecnico è già abbastanza evoluto: mantiene l’identità dei soggetti su più immagini, gestisce stili diversi e consente editing anche complessi, ma ha limiti nella resa del testo dentro le immagini (loghi, manifesti, interfacce) e nella finezza dei dettagli, soprattutto se portato ad alte risoluzioni. Proprio per questo Google lo posiziona come modello “per iterare in fretta e a basso costo”.
Che cos’è Nano Banana Pro
Nano Banana Pro è il modello di nuova generazione, basato su Gemini 3 Pro Image. Google lo descrive come uno strumento per creare ed editare immagini “a livello studio”, con molto più controllo e precisione rispetto al Nano Banana standard.
Le differenze dichiarate e confermate dai primi test indipendenti sono soprattutto quattro:
- testo dentro le immagini molto più leggibile e accurato (poster, infografiche, UI, titoli);
- migliore coerenza dei personaggi e delle scene complesse;
- composizioni più “intelligenti”, con meno errori di prospettiva o di anatomia;
- capacità di generare lo stesso contenuto in lingue e stili tipografici diversi.
In cambio, è più pesante: genera meno velocemente e costa di più per ogni immagine rispetto a Nano Banana. TechCrunch e altre testate parlano di un salto netto di qualità, soprattutto proprio sulla resa del testo, che era uno dei punti deboli della versione precedente.
Prezzi per l’utente “normale” (Gemini / Google AI Pro)
Se si usa Nano Banana e Nano Banana Pro dentro l’app Gemini, non si paga “a immagine”: si usano come parte dell’abbonamento ai piani ia di Google.
Oggi il riferimento principale è il piano Google AI Pro (erede di Google One AI Premium), che costa 19,99 dollari al mese a persona. Include Gemini Advanced per testo, strumenti come Flow per il video e le funzioni avanzate di generazione ed editing immagini dentro l’app Gemini e nei prodotti compatibili.
In pratica, se si è un creator, un freelance o un’azienda che usa Gemini per lavoro d’ufficio, contenuti, presentazioni e poco più, il costo “per immagine” è incorporato nell’abbonamento mensile e non lo si vede direttamente (salvo eventuali limiti di fair use che Google può imporre).
Controllo creativo e coerenza di brand
Per chi lavora nel marketing, la coerenza è tutto. Una delle funzioni più potenti che ho testato è la capacità di fondere più elementi in un’unica scena coerente (il modello supporta fino a 14 immagini di input). Ho provato a caricare 6 foto diverse di accessori (una borsa, scarpe, profumo, vestiti, ecc.) e ho chiesto di generare la foto di una modella che li indossasse all’interno di un appartamento specifico. Il risultato? Uno scatto di moda credibile, dove ogni accessorio era riprodotto fedelmente, senza quelle deformazioni tipiche delle IA di vecchia generazione.

Sul fronte del trasferimento di stile (style transfer), c’è qualche ombra. Nel tentativo di trasformare una foto di Roma applicando lo stile pittorico di un’altra immagine, il primo tentativo ha fallito, generando una foto completamente diversa. Tuttavia, al secondo tentativo, il modello ha centrato l’obiettivo: stessa composizione di Roma, ma con la pennellata e la palette colori dell’immagine di riferimento.
Guida gratuita a Nano Banana Pro
Nano Banana Pro non è solo un aggiornamento incrementale; è uno strumento che inizia a parlare la lingua dei professionisti. La capacità di comprendere prompt complessi, di gestire il testo in modo affidabile e di mantenere la coerenza degli oggetti lo posiziona, al momento, come il modello da battere.
Google ha anche integrato SynthID, un watermark invisibile per identificare i contenuti generati dall’IA, dimostrando attenzione anche al tema della trasparenza. Se queste sono le premesse, il futuro della creatività assistita si preannuncia estremamente interessante.
Se ti va di approfondire, ti consiglio di scaricare la mia guida gratuita a “Nano Banana Pro”.













Please restore this old photo in very high quality.
Do not change the face in any way — keep all facial features exactly the same and completely natural.
Keep the hijab (black chador) exactly as it is in the original image with no style, color, or form changes.
Only remove the small part of the chador that is covering the chin and fix it naturally, while keeping the overall hijab fully preserved.
Do not add makeup, do not change the age, and do not make any artistic alterations.
Only enhance the image quality, remove noise and scratches, and produce a realistic, high-resolution restoration.”