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Tecnologia e ascolto: la nuova formula dei viaggi di gruppo



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I viaggi di gruppo non sono più prodotti standard, ma esperienze costruite su misura, guidate da dati, ascolto e tecnologia. Il valore principale è l’incontro umano che trasforma ogni itinerario in una condivisione autentica

Pubblicato il 27 ott 2025

Filippo Schirmo

Product Quality Manager, SiVola



viaggi di gruppo

I viaggi di gruppo stanno vivendo una profonda trasformazione guidata dall’incontro tra tecnologia e fattore umano. Algoritmi avanzati, analisi dei dati in tempo reale e tool di monitoraggio del mercato permettono oggi di progettare esperienze su misura, superando la logica dei pacchetti standardizzati.

Ma la vera innovazione non sta solo negli strumenti digitali: sta nella capacità di combinare questi insight tecnologici con l’ascolto diretto delle community, creando itinerari dove il “con chi” conta quanto il “dove”. Oggi le community che gravitano attorno ai tour operator sono sempre più numerose e, allargandosi di anno in anno, cercano esperienze autentiche da condividere, trasformando gli itinerari non solo nella perfetta ricerca di un “dove”, ma anche di un “con chi”.

Dalle community digitali ai nuovi viaggiatori

Oggi le community che gravitano attorno ai tour operator sono sempre più numerose e, allargandosi di anno in anno, cercano esperienze autentiche da condividere, trasformando gli itinerari non solo nella perfetta ricerca di un “dove”, ma anche di un “con chi”. Ogni viaggio diventa quindi l’occasione per arricchirsi attraverso la relazione e il confronto con ambienti, persone, modi e costumi diversi, sentendosi parte di una più ampia comunità.

Nell’era post-pandemica, abbiamo assistito a un vero e proprio boom del settore turismo e, in particolare, dei viaggi di gruppo, con una crescita tra il 15 e il 25% all’anno. Sempre più persone scelgono questa soluzione, ritenendola non solo più sicura e pratica, ma anche un modo per scoprire il mondo in maniera sempre più “umana”.

Dalla standardizzazione alla personalizzazione dell’esperienza

In questo contesto, il viaggio di gruppo negli anni si è trasformato e adattato alle tendenze attuali, smettendo di essere concepito come un prodotto standardizzato, per diventare un’esperienza progettata e personalizzata in ogni dettaglio, fluida, locale e autentica. Costruire un itinerario richiede capacità di saper coniugare analisi dei dati, ascolto della propria community, visione culturale e capacità organizzativa: è un processo che richiede competenze trasversali, dall’analisi dei trend fino alla progettazione delle singole attività in loco, perché quello che il viaggiatore cerca non è solo una destinazione, ma un’esperienza da condividere.

Nel concreto, le mete inserite nei cataloghi dei viaggi di gruppo vengono scelte combinando i dati e con i feedback reali delle persone e con il know-how di coloro che per primi hanno visitato e toccato con mano un determinato luogo. Solo così si può proporre un pacchetto non standardizzato, che faccia respirare a pieno il localismo delle destinazioni e la cultura dei luoghi che si visitano attraverso attività scelte con cura.

L’ascolto della domanda e l’elemento umano al centro

Ogni viaggio nasce, dunque, dall’ascolto della domanda reale, dalla raccolta di insight quantitativi e qualitativi – come i feedback post viaggio, l’engagement dei contenuti e la profilazione dei viaggiatori – e, infine, dalla progettazione dell’esperienza in sé, che deve includere sempre un “elemento umano”, centrale quanto quello logistico e che nasce dal desiderio di connettersi con persone affini e di sentirsi parte di un gruppo anche se si parte da soli. Il viaggio organizzato in questo modo funziona perché le persone godono di un itinerario su misura, senza rigidità e in cui tutto è incluso. Sintetizzando, trovano in questa tipologia di pacchetti libertà, autenticità e persone con la stessa voglia di scoprire il mondo. Gli itinerari progettati, poi, non sono mai una somma di tappe, ma una narrazione coerente e capace di tenere insieme tempi e luoghi, in maniera elastica, in cui la libertà individuale è inserita in un contesto collettivo e in cui le attività proposte rappresentano una connessione reale tra il territorio e i partecipanti.

Tecnologia e dati per anticipare i trend di mercato

Accanto all’ascolto diretto della community, la tecnologia rappresenta oggi un fattore chiave nella progettazione dei viaggi di gruppo. Grazie a tool interni che permettono di monitorare costantemente il mercato e di interpretare i segnali della domanda, i tour operator riescono ad intercettare i trend con largo anticipo. A questo si affiancano algoritmi capaci di analizzare grandi quantità di dati e restituire insight preziosi per la programmazione degli itinerari.

L’utilizzo di piattaforme presenti sul mercato completa questo ecosistema, permettendo di leggere in tempo reale i comportamenti e le preferenze dei viaggiatori. La combinazione tra competenza umana e tecnologia avanzata trasforma così il settore dei viaggi di gruppo in una regia dinamica, in grado di disegnare esperienze sempre più vicine alle reali aspettative delle persone.

I coordinatori e i parametri dinamici dei nuovi modelli

I nuovi modelli di viaggi di gruppo, che si sono affermati nel corso degli ultimi anni, hanno alcuni punti di forza strategici. Tra questi sicuramente la figura dei coordinatori, che non sono guide, ma viaggiatori esperti in grado di fare da facilitatori dell’esperienza e da punti di coesione per il gruppo. Una figura in grado di leggere bisogni, gestire le dinamiche relazionali e creare la giusta atmosfera. Anche i parametri più “classici” vengono oggi letti in chiave dinamica: i costi sono competitivi, grazie alla formula del “tutto incluso” (la trasparenza dei costi è un aspetto fondamentale), la durata di un viaggio cambia in base alla stagionalità, andando così incontro alle esigenze lavorative delle persone, e l’itinerario consente di vivere realmente un posto, non solo di vederlo.

Nuovi profili demografici e stagionalità ampliata

Gli itinerari di gruppo moderni mettono poi in luce anche nuovi trend demografici e stagionali. Il profilo del viaggiatore tipo non esiste più: si registra un aumento dei viaggiatori in solitaria, si registra una prevalenza femminile che, in alcuni gruppi, supera il 60% e degli over 30, desiderosi di vivere qualcosa di diverso senza dover organizzare tutto autonomamente. In questo modo la solitudine non è più un limite e molti scelgono questi pacchetti proprio per superare questa barriera e incontrare persone nuove. Anche la stagionalità delle prenotazioni riflette nuove abitudini. I periodi dell’estate, Capodanno e la primavera restano i più richiesti, ma grazie alla capacità di creare cataloghi sempre più ricchi e diversificati, si registrano picchi di viaggiatori anche durante altre stagioni, come, ad esempio, durante l’Hanami in Giappone a marzo.

I quattro pilastri dell’esperienza di gruppo contemporanea

In sintesi, costruire un viaggio di gruppo oggi significa progettare una vera e propria esperienza culturale e sociale a partire da quattro pilastri chiave: dati, persone, territorio e relazione. Un vero e proprio lavoro di regia che cambia da itinerario a itinerario, perché ogni destinazione e ogni gruppo è unico, così che il viaggio diventa occasione per creare valore umano prima ancora che turistico, in cui si crea condivisione e ci si sente parte di una community. Si tratta di un approccio che valorizza non solo la scoperta di un luogo, ma anche l’arricchimento personale e la possibilità che ogni esperienza diventi un momento di crescita personale e scambio culturale.

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