Con la crescente popolarità di Bitcoin, Ethereum e altre valute digitali, sono aumentati anche i rischi legati a furti, hack e scam. Per questo motivo, il modo più sicuro per proteggere le chiavi private — l’elemento fondamentale per il possesso effettivo delle criptovalute — è ricorrere a un hardware wallet. Ledger e Trezor rappresentano le due soluzioni di riferimento, dispositivi che hanno fissato gli standard di sicurezza dell’intero settore delle criptovalute.
Indice degli argomenti
Che cos’è un hardware wallet
Un hardware wallet è un piccolo dispositivo fisico, simile a una chiavetta USB, progettato per custodire offline le chiavi private necessarie a firmare le transazioni. Questo isolamento delle chiavi dal computer o dallo smartphone connessi a Internet elimina il principale punto debole dei wallet software, che sono più esposti a malware, keylogger e altre minacce informatiche. Con un hardware wallet, la firma delle transazioni avviene internamente al dispositivo, senza mai esporre le chiavi al web: anche se il PC fosse compromesso, l’hacker non potrebbe accedere alle criptovalute.
Uno degli errori più comuni tra i principianti è lasciare le proprie criptovalute sugli exchange, convinti che siano ambienti sicuri. Gli exchange, infatti, sono tra i bersagli preferiti degli hacker: numerosi casi di attacchi, come quelli subiti da Mt. Gox, Coincheck e Cryptopia, hanno portato alla perdita di milioni di dollari in asset digitali, senza possibilità di recupero per gli utenti. Utilizzare un hardware wallet significa invece possedere le proprie chiavi private: e come recita l’adagio del settore, “Not your keys, not your coins” — se non possiedi le chiavi, non possiedi davvero le criptovalute.
Ledger: sicurezza certificata e gestione avanzata degli asset
Ledger è un’azienda francese che si è affermata come uno dei leader nel settore degli hardware wallet, grazie a dispositivi come Ledger Nano S Plus e Ledger Nano X. Entrambi utilizzano un chip Secure Element certificato (CC EAL5+), lo stesso standard impiegato nelle carte di credito e nei passaporti biometrici. Questo chip è progettato per resistere a tentativi di attacco fisico e logico, proteggendo le chiavi private anche nel caso di furto o smarrimento del dispositivo.
Un altro punto di forza di Ledger è la suite software Ledger Live, disponibile per PC, Mac e dispositivi mobili, che consente di gestire oltre 5.500 criptovalute, controllare il saldo, firmare transazioni, effettuare operazioni di staking e accedere a servizi DeFi con un’interfaccia moderna e intuitiva. Con Ledger Live, l’utente può monitorare facilmente il portafoglio, ricevere aggiornamenti sulle quotazioni e gestire le attività di investimento in un unico ambiente sicuro.
Il Ledger Nano X si distingue per la connettività Bluetooth, che consente di collegare il wallet allo smartphone senza cavi, un’innovazione che semplifica la gestione delle criptovalute in mobilità. Questa funzione è particolarmente apprezzata da chi viaggia o ha necessità di intervenire rapidamente sui propri asset, pur mantenendo un elevato livello di sicurezza. Il Ledger Nano S Plus, invece, rappresenta la soluzione più economica e compatta, ideale per chi cerca un hardware wallet affidabile senza funzioni avanzate.
Trezor: la trasparenza dell’open source e la protezione avanzata
Dall’altro lato, Trezor — creato da SatoshiLabs — è stato il primo hardware wallet al mondo, pioniere nella definizione degli standard di sicurezza oggi adottati in tutto il settore. A differenza di Ledger, Trezor ha scelto un approccio open source: il firmware dei dispositivi è completamente accessibile, permettendo a chiunque di verificare il codice, la presenza di vulnerabilità e l’assenza di backdoor. Questo livello di trasparenza è un fattore chiave per chi considera la privacy un elemento imprescindibile.
Il modello di punta, Trezor Model T, è dotato di uno schermo touchscreen a colori che consente di confermare ogni operazione in modo chiaro e diretto, visualizzando gli indirizzi e i dettagli della transazione sul display stesso. Questa caratteristica riduce il rischio di phishing: se un malware sul computer alterasse l’indirizzo di destinazione, l’utente vedrebbe sullo schermo del wallet quello corretto, individuando subito eventuali discrepanze.
Un’altra innovazione introdotta da Trezor è il sistema Shamir Backup, che permette di suddividere la seed phrase in più frammenti (shard) da conservare in luoghi diversi. Per ripristinare il wallet è sufficiente raggiungere una soglia minima di shard: una soluzione pensata per ridurre drasticamente il rischio di perdere l’accesso ai fondi in caso di smarrimento o furto di una parte del backup.
Trezor Suite, il software ufficiale di gestione, offre un’interfaccia semplice e intuitiva anche per utenti meno esperti, consentendo di ricevere, inviare e monitorare le criptovalute in modo sicuro. L’uso di software ufficiali è cruciale: versioni contraffatte di wallet o suite di gestione sono tra le principali minacce del settore e possono causare la perdita completa dei fondi.
Ledger o Trezor: come orientare la scelta
Entrambi i dispositivi garantiscono un’elevata sicurezza, ma presentano differenze che possono aiutare a orientare la scelta in base alle esigenze personali:
- Ledger è ideale per chi desidera un supporto a un numero maggiore di criptovalute, un’app completa per lo staking e la DeFi e la comodità del Bluetooth sul Nano X. La protezione con chip Secure Element offre una sicurezza certificata di livello bancario.
- Trezor è perfetto per chi preferisce un firmware open source, la massima trasparenza sul funzionamento interno del dispositivo e innovazioni come Shamir Backup. Il Model T, con il touchscreen a colori, offre un’esperienza d’uso più immediata e un controllo totale sulle transazioni.
Consigli pratici per un uso sicuro dell’hardware wallet
Gli esperti di Chainblock raccomandano di acquistare gli hardware wallet solo dai siti ufficiali dei produttori o da rivenditori autorizzati, evitando acquisti su marketplace non verificati: dispositivi manomessi o contraffatti possono compromettere la sicurezza sin dall’inizio. Una volta acquistato il dispositivo, è essenziale:
- Scrivere la seed phrase a mano su carta o su un backup metallico resistente al fuoco e all’acqua, conservandola in un luogo sicuro e lontano da occhi indiscreti. Mai fotografare o digitalizzare la seed: un singolo file compromesso può portare al furto dei fondi.
- Testare la procedura di ripristino su un altro dispositivo o wallet compatibile prima di trasferire somme significative, per verificare la correttezza della seed e assicurarsi di poter recuperare i fondi in caso di smarrimento del dispositivo principale.
- Aggiornare regolarmente il firmware del wallet tramite i canali ufficiali: ogni update risolve vulnerabilità note e migliora la protezione contro nuovi tipi di attacco.
- Utilizzare solo software ufficiali come Ledger Live o Trezor Suite: scaricare software da siti non verificati è uno dei principali motivi per cui anche utenti esperti possono perdere le proprie criptovalute.
La filosofia “Not your keys, not your coins”
La gestione autonoma delle chiavi private è il fondamento della sicurezza nel mondo crypto: affidare le chiavi a un exchange o a un servizio online significa delegare il possesso delle proprie criptovalute a terzi, esponendosi a rischi come attacchi hacker, insolvenze o restrizioni governative. Solo con un hardware wallet l’utente ha il controllo totale sui propri asset, proteggendosi da minacce esterne e garantendosi la piena proprietà del proprio capitale digitale.
Ledger e Trezor sono due strumenti eccellenti per chi vuole prendere sul serio la sicurezza delle proprie criptovalute. Scegliere uno di questi dispositivi significa investire nella serenità di sapere che i propri fondi sono protetti al massimo livello possibile, lontani dalle vulnerabilità degli exchange centralizzati e dal rischio di perdere tutto a causa di un attacco informatico.