sicurezza e supply chain

NIS2: soluzioni cybersecurity pratiche per le PMI in Italia



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La NIS2 obbliga le Pmi a rafforzare la sicurezza informatica. Le soluzioni pratiche, come i servizi MDR, aiutano le imprese a rispettare le normative e proteggere la supply chain, riducendo i rischi informatici e aumentando la resilienza

Pubblicato il 30 lug 2025

Alessandro Donelli

Chief Technology Officer di SimpleCyb



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La recente pubblicazione da parte di ENISA del Cyber Stress Testing Manual rappresenta una svolta strategica per la resilienza digitale europea: fornisce un approccio strutturato in cinque passaggi (definizione del perimetro, progettazione, esecuzione, analisi, azioni correttive) per testare la capacità dei sistemi critici di resistere e ripartire dopo attacchi informatici.

La Direttiva NIS2 e le sue implicazioni per le PMI

Questo manuale nasce in perfetta sinergia con la Direttiva NIS2, che impone a operatori e fornitori di infrastrutture critiche – incluse molte PMI coinvolte nella supply chain – di adottare misure organizzative, tecniche e operative per garantire la sicurezza informatica. In particolare, la normativa richiede alle realtà coinvolte di valutare i rischi derivanti dai terzisti (Art. 21), condurre audit sui fornitori e includere clausole contrattuali specifiche per la cybersecurity.

Per molte piccole e medie imprese (PMI) all’interno delle filiere produttive, la cybersecurity non è soltanto una questione di conformità normativa o di evitare sanzioni.

La cybersecurity come requisito per la sopravvivenza delle PMI

È una questione di sopravvivenza e di reputazione. In uno scenario di supply chain sempre più interconnesse e digitali, la fiducia tra partner è cruciale: i grandi committenti dipendono anche dalla sicurezza dei fornitori più piccoli.

Un singolo anello debole all’interno di una rete complessa può compromettere l’intero ecosistema. I malintenzionati lo sanno: spesso non attaccano direttamente il bersaglio principale, ma sfruttano i punti deboli della catena, come le PMI con difese meno mature o risorse limitate. Questo approccio indiretto, noto come supply chain attack, può avere impatti gravi su tutta la rete di partner.

Per questo motivo, la protezione informatica non è più una scelta delegabile o rimandabile: è un requisito fondamentale per continuare a fare parte della filiera e preservare la fiducia reciproca. La resilienza collettiva dipende dal livello di preparazione di ciascun anello della catena.

Soluzioni mirate per la protezione delle PMI

Per rispondere concretamente alle esigenze di protezione delle PMI, non bastano strumenti generici o approcci teorici: servono soluzioni mirate, facilmente implementabili e in grado di offrire un valore immediato. È fondamentale mettere a disposizione servizi pensati per una rapida adozione, capaci di adattarsi alla realtà operativa delle piccole e medie imprese, spesso prive di risorse interne dedicate e competenze specifiche sulla sicurezza informatica.

Per questo motivo strumenti e servizi di questo tipo, progettati specificamente per questo contesto, come quelli presenti nella nostra offerta innovativa, offrono un livello avanzato di protezione attiva: dal monitoraggio continuo delle minacce alla formazione del personale, fino ai servizi MDR (Managed Detection and Response) dedicati. Questa offerta non solo aiuta le PMI a mantenersi conformi ai requisiti normativi e contrattuali, ma le mette anche nelle condizioni di essere realmente protette e competitive sul mercato, rafforzando la loro affidabilità all’interno delle filiere.

L’importanza del Managed Detection and Response (MDR)

Un servizio di Managed Detection and Response rappresenta un elemento abilitante per l’adeguamento alla NIS2, in quanto supporta le PMI coinvolte nella supply chain nel soddisfare in modo strutturato, sostenibile e verificabile molte delle prescrizioni operative e organizzative previste dalla Direttiva. Ecco in che modo si concretizza l’implementazione:

  • Monitoraggio continuo delle minacce: la NIS2 richiede che le aziende garantiscano il monitoraggio in tempo reale degli incidenti e la capacità di rilevare comportamenti anomali o malevoli. Un servizio MDR lo fa in modo proattivo, 24/7, anche senza grandi risorse interne.
  • Capacità di risposta agli incidenti: la direttiva impone alle aziende di essere in grado di rispondere tempestivamente e coordinatamente agli incidenti. Un MDR attivo, contiene minacce.
  • Reporting e tracciabilità: la NIS2 prevede obblighi di reporting degli incidenti gravi entro 24 ore. I servizi MDR forniscono log, evidenze forensi e analisi dettagliate, facilitando la conformità anche in caso di ispezione o audit.
  • Valutazione e mitigazione dei rischi: con la NIS2 diventa fondamentale valutare e ridurre i rischi cyber. Un MDR supporta questo processo con threat intelligence aggiornata, analisi di vulnerabilità e raccomandazioni continue per migliorare la postura di sicurezza.
  • Supporto per la governance della sicurezza: sebbene la governance resti in capo all’organizzazione, l’MDR funge da partner tecnico, aiutando a colmare il gap di competenze interne e a rendere più efficace la strategia di sicurezza nel suo insieme.

Come le PMI possono trarre vantaggio dall’adozione della NIS2

Il Simple Defence MDR, dunque, trasforma un obbligo normativo in un’opportunità di rafforzare la resilienza, facilitando l’adozione della NIS2 in modo scalabile, concreto e misurabile, soprattutto per realtà che non hanno un SOC interno o un team cyber dedicato.

La centralizzazione della sicurezza per le PMI e i partner IT

A completare l’ecosistema di protezione è fondamentale un approccio all’operatività centralizzato che consenta agli utenti di monitorare, gestire e controllare la propria sicurezza informatica in modo semplice, anche senza competenze specialistiche. Questo rende l’intero processo di gestione della cybersecurity più accessibile e sostenibile nel tempo.

Anche i rivenditori IT che operano in questo mercato giocano un ruolo fondamentale e per questo necessitano di un supporto completo, come quello che proponiamo: attivazione rapida dei servizi, assistenza tecnica e commerciale costante, materiali di marketing personalizzabili e attività di affiancamento alla vendita. Tutto questo per abilitarli a cogliere nuove opportunità, rispondere in modo puntuale alle esigenze dei clienti e crescere insieme in un mercato sempre più attento alla sicurezza.

In questo modo, le imprese non solo rispondono a un obbligo normativo, ma hanno l’opportunità di trasformarlo in un vero e proprio vantaggio competitivo. Dimostrare di avere adottato misure di sicurezza efficaci, monitorate e gestite professionalmente diventa un segnale forte di affidabilità, responsabilità e lungimiranza verso partner, clienti e investitori.

L’integrazione della cybersecurity nella supply chain

Per le piccole e medie imprese – spesso più esposte ai rischi informatici a causa di risorse limitate e infrastrutture meno strutturate – questo approccio su misura rappresenta un salto di qualità. Non si tratta solo di proteggersi, ma di comunicare al mercato che la propria organizzazione è pronta ad affrontare le sfide digitali con strumenti adeguati, processi chiari e supporto specializzato.

Essere in grado di dimostrare una cybersecurity solida e costantemente gestita non solo riduce il rischio operativo, ma diventa un elemento distintivo nel rapporto con i clienti, in particolare con quelli più strutturati che richiedono garanzie di sicurezza lungo tutta la supply chain. In un contesto in cui la fiducia è sempre più legata alla capacità di proteggere i dati e garantire la continuità operativa, questa differenziazione può fare la differenza tra mantenere un contratto o perderlo, tra acquisire nuove opportunità o rimanere tagliati fuori.

In un ecosistema dove la cybersecurity è discriminante per l’accesso ai mercati e alle partnership, l’adozione di strumenti integrati e scalabili diventa fondamentale. È vitale quindi la scelta di un partner a valore in grado di offrire soluzioni efficienti per la gestione dei rischi lungo tutta la supply chain, rafforzando rapporti commerciali e riducendo il rischio reputazionale.

NIS2 rappresenta perciò un’opportunità per le PMI di innalzare il livello di sicurezza e di controllo sui fornitori. Il Cyber Stress Testing Manual di ENISA incoraggia approcci strutturati e proattivi. Grazie a proposizione a valore, come la nostra, le imprese possono tutelarsi delegando le complessità e l’operatività di monitoraggio, colmare gap e accedere a servizi professionali anche attraverso i loro partner IT, in una logica win-win che sostiene la resilienza digitale europea.

Occorre cogliere l’obbligo normativo come occasione per potenziare la resilienza organizzativa, attraverso l’adozione di soluzioni, come la nostra Simple Defence MDR, che rendono l’adeguamento alla NIS2 accessibile, strutturato e proporzionato, anche per le realtà prive di un SOC interno o di risorse specialistiche in ambito cyber.

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