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Revenge porn, Scorza: “Il Garante si attiva in 48 ore, ma la prudenza è la miglior difesa”

La pornografia non consensuale consiste nella diffusione di immagini sessualmente esplicite destinate a restare private. Il fenomeno può avere conseguenze drammatiche a livello psicologico, sociale ed economico per le vittime. Al Garante spetta il compito di ricevere le segnalazioni e attivarsi per ottenerne la rimozione

Pubblicato il 02 Lug 2022

Guido Scorza

Autorità Garante Privacy

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Molte persone hanno chiesto al Garante di bloccare foto e video intimi che le ritraggono temendo che qualcuno potesse diffonderli senza il loro consenso

Il Garante si è attivato entro 48 ore dalle segnalazioni, come previsto dalla nuova normativa introdotta a dicembre 2021.

È emerso il rischio fondato che i contenuti sessualmente espliciti dei segnalanti potessero essere pubblicati illecitamente sulle piattaforme digitali

Il Garante ha ingiunto in via d’urgenza ai gestori delle piattaforme online di adottare immediatamente le misure necessarie ad impedire la diffusione del materiale oggetto delle segnalazioni.

La prudenza resta l’arma più efficace per contrastare il revenge porn ma quando qualcosa andasse storto ci si può rivolgere al Garante.

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