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Scuola inclusiva: l’importanza degli strumenti compensativi digitali



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I dati recenti dell’Osservatorio MyEdu mettono in evidenza come le famiglie italiane considerano essenziali gli strumenti e le risorse compensative digitali. Questi strumenti, sia digitali che cartacei, sono cruciali per un apprendimento inclusivo e personalizzato

Pubblicato il 14 lug 2025

Laura Fumagalli

presidente di MyEdu



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Gli strumenti compensativi digitali rappresentano oggi una risorsa fondamentale per l’apprendimento personalizzato e inclusivo. Secondo i dati dell’Osservatorio MyEdu, oltre la metà delle famiglie italiane riconosce l’importanza di questi supporti tecnologici per accompagnare i propri figli nel percorso scolastico, evidenziando un cambiamento significativo nelle esigenze educative contemporanee.

Gli strumenti compensativi per supportare l’apprendimento

I dati dell’ultimo Osservatorio sulla didattica di MyEdu, casa editrice digitale partner del Ministero dell’Istruzione e del Merito, realizzato ogni anno con il supporto di BVA Doxa: le risposte di un ampio campione di famiglie italiane (oltre 4.700) sui trend più rilevanti relativi all’apprendimento scolastico e allo studio a casa sono stati da poco pubblicati.

La ricerca mette in evidenza come gli strumenti e le risorse compensative per supportare il proprio figlio e la propria figlia nello studio rappresentino una necessità per la maggioranza del campione in tutti i gradi di scuola esaminati (52,9% nella primaria e 51,7% nella secondaria di I grado). Gli strumenti compensativi, sia digitali che cartacei, aiutano infatti per definizione a compensare le difficoltà di apprendimento, offrendo risorse e strategie per favorire il percorso di studi di ciascun studente e ciascuna studentessa nel rispetto delle loro caratteristiche.

Le evidenze dell’Osservatorio MyEdu sulla didattica mettono in luce l’esigenza delle famiglie di avere un supporto allo studio dei propri figli e proprie figlie che sia sempre più personalizzato e inclusivo, adatto alle specifiche esigenze cognitive di ciascun bambino e bambina.

Tra i genitori, infatti, cresce – soprattutto alle scuole medie – l’auspicio che i figli riescano ad adottare un metodo di studio personalizzato in base alle loro caratteristiche: lo afferma il 62,8% del campione, complice anche la maggiore mole di studio rispetto alla primaria (57,9%).

La didattica inclusiva e l’importanza delle risorse digitali

Questi dati confermano quanto ci dicono, da tempo, le neuroscienze: il cervello dei/delle nativi/e digitali si è abituato fin da piccolissimi/e a una velocità di reazione e a modalità di apprendimento completamente diverse da quelle delle generazioni precedenti. Il metodo frontale statico e gli strumenti tradizionali di insegnamento non bastano più da soli per risultare efficaci per tutti/e: occorre una proposta di apprendimento che punti sull’innovazione, sulla fruibilità, sull’inclusività e sull’accessibilità al sapere.

Risorse e strumenti di apprendimento digitali, grazie alle potenzialità offerte dalla multimedialità e dalla multimodalità, si sono rivelati in questo senso preziosi alleati per superare le barriere cognitive e compensare le difficoltà specifiche. Ogni persona ha le proprie caratteristiche di apprendimento: l’obiettivo pedagogico didattico deve essere quello di offrire a tutte e tutti le stesse possibilità verso il traguardo dell’apprendimento, diritto universale.

Gli strumenti digitali per l’apprendimento, se pensati in modo da adattarsi alle esigenze specifiche di chiunque, grazie alla multimedialità e allo studio di soluzioni flessibili e personalizzabili, diventano così importanti strumenti di inclusione. Una necessità sempre più impellente, anche considerando i dati del Ministero dell’Istruzione, che dichiara che la percentuale di alunni con DSA è aumentata dallo 0,9% dell’anno scolastico 2010/2011 al 7% del 2023/2024.

Una visione di scuola inclusiva

Una scuola inclusiva deve essere in grado di coinvolgere e accogliere ogni studente, promuovendo un ambiente che stimoli curiosità, passione e crescita. È fondamentale che l’educazione si adatti alle necessità di ogni bambino e bambina, valorizzando le peculiarità individuali e favorendo un apprendimento che sia al tempo stesso accessibile e personalizzato. In tal senso, è cruciale mettere a disposizione materiali didattici compensativi, come mappe concettuali, pdf ad alta fruibilità e anticipatori cognitivi, che contribuiscono a creare un ambiente educativo che non lasci indietro nessuno.

In particolare, l’adozione di risorse digitali, strutturate per rispondere alle esigenze specifiche di ogni studente, offre nuove possibilità per superare le difficoltà di apprendimento. Questi strumenti devono essere pensati per essere inclusivi, adattandosi alle caratteristiche individuali degli studenti, anche per coloro che presentano disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) o bisogni educativi speciali (BES). La didattica, in un contesto del genere, deve essere sempre più personalizzata e capace di accompagnare ogni persona nel suo percorso educativo.

È essenziale che la scuola si evolva con il tempo, utilizzando tecnologie moderne per rendere l’apprendimento più flessibile e stimolante. Risorse come video didattici, lettura vocale dei testi e strumenti interattivi possono fare la differenza nel favorire l’inclusività e nell’adattarsi alle diverse modalità di apprendimento degli studenti. Il valore di queste risorse sta nell’innovazione e nell’accessibilità, che permettono di abbattere le barriere educative e favorire un sistema scolastico più equo e aperto a tutti.

Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale: risorsa o minaccia?

Tra i grandi cambiamenti che coinvolgeranno la scuola in relazione al digitale, non possiamo dimenticare il ruolo dell’intelligenza artificiale: nei prossimi anni nei percorsi di studio e di formazione sarà inevitabile una presenza sempre più massiccia di questo strumento. Dai dati dell’Osservatorio MyEdu, l’Intelligenza artificiale applicata all’apprendimento risulta essere un tema che ancora divide i genitori. Rispetto allo scorso anno, escludendo la maggioranza del campione che ancora non sa esprimersi a riguardo, tra chi ha risposto prevale un approccio più positivo sull’utilizzo dell’IA: metà del campione la considera un vantaggio per lo studio e non un rischio.

Consapevoli di questa incertezza da parte delle famiglie – emersa già nell’Osservatorio 2023/2024, nel corso di quest’anno abbiamo dato il via a un calendario di webinar gratuiti tenuti dagli esperti del nostro Comitato e appositamente chiamato “Kit di sopravvivenza digitale per genitori”, per creare un percorso di formazione e sensibilizzazione che accompagni a un uso consapevole di questi strumenti, che hanno un potenziale di arricchimento della didattica davvero enorme.

Scuola, apprendimento e digitale: la sfida per il futuro

In conclusione, l’uso consapevole delle tecnologie e dei nuovi media, unito a una strategia didattica aggiornata, capace di tenere al centro la persona, per contribuire a dare nuova linfa a un sistema formativo che chiede a gran voce e da più parti nuovi modelli e nuove proposte per soddisfare i nuovi bisogni educativi, è a nostro avviso la sfida che attende con forza sempre maggiore il sistema scolastico italiano. Si tratta di scelte di campo fondamentali, per restare al passo dei tempi e rispondere alle necessità reali dei ragazzi e le ragazze in ogni fase del loro percorso scolastico.

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