Decidere di investire nel settore dell’eCommerce richiede la capacità di mettere in atto una serie di strategie che permettano di avere un ritorno economico dell’investimento effettuato e molto spesso mancano le conoscenze adeguate per poter prendere le giuste decisioni.
Analisi della domanda e utilizzo dell’AI generativa, scelta della piattaforma ecommerce, integrazione con i gestionali, implementazione di strategie efficaci di marketing digitale e integrazione del punto di vendita fisico con quello online, sono solo alcuni degli aspetti che occorre affrontare e con questo articolo vorrei fornire alcuni suggerimenti utili a chi inizia i primi passi in questo settore.
Indice degli argomenti
Analisi della domanda e architettura delle informazioni
Il primo consiglio è analizzare la domanda per capire come i tuoi prodotti sono cercati sui motori di ricerca. Successivamente, completa l’analisi studiando i concorrenti, le esigenze del pubblico che intendi soddisfare e la situazione del mercato in cui opererai. Le informazioni raccolte in questa fase ti permetteranno di costruire l’architettura delle informazioni: la struttura di navigazione, i filtri e le schede prodotto. Questa sarà definita in base alla strategia SEO per intercettare la domanda, alle funzionalità necessarie per il tuo sito e-commerce, e ai canali di vendita da attivare.
Intelligenza artificiale e costruzione del brand
Quanto detto finora è sempre stato il punto di partenza per ogni progetto e-commerce ambizioso, mirato a far emergere i prodotti in un mercato sempre più competitivo. E continuerà ad esserlo, nonostante la potenziale diminuzione dei clic sui link nei risultati di ricerca dovuta all’introduzione dell’AI Overview di Google. Questa funzione semplifica la ricerca fornendo sintesi create dall’IA con informazioni chiave e link per approfondire. L’IA generativa dovrà essere integrata nella strategia complessiva per sfruttare le sue infinite possibilità, come traduzioni, contenuti editoriali, descrizioni prodotto, agenti, chatbot e assistenti virtuali. Infine, per non dipendere solo dal traffico da ricerca, è fondamentale lavorare sul brand del sito e-commerce e costruire relazioni dirette con il pubblico, utilizzando email, community, newsletter e video.
Criteri per scegliere la piattaforma eCommerce
Nella scelta della piattaforma e-commerce, il consiglio principale è di non farsi influenzare dalle imponenti campagne marketing dei vari vendor. È cruciale avere chiare le proprie esigenze e quali compromessi si è disposti ad accettare per soddisfarle.
Senza la pretesa di essere esaustivo, elenco le principali esigenze che la piattaforma dovrebbe soddisfare:
- Funzionalità SEO: indispensabili per posizionarsi sui motori di ricerca, specialmente se l’azienda vende prodotti di altri brand.
- Alte prestazioni: velocità, ottimizzazione per dispositivi mobili, API documentate, ecc.
- Funzionalità pronte all’uso: motore di ricerca interno, filtri, ordinamenti, ecc.
- Facilità di gestione: ordini, resi, rimborsi, coupon, vetrine, ecc.
- Integrabilità: con i propri sistemi (gestionali, banche dati, PIM, CRM, ecc.).
- Feed per canali di vendita: motori di ricerca, comparatori, marketplace, ecc.
- Costi prevedibili e sostenibili: fondamentali per chi è all’inizio e raggiungerà la redditività e la notorietà del brand in futuro.
Completano l’analisi la possibilità di vendere globalmente, in più lingue e paesi di spedizione, sia al consumatore finale (B2C) che all’ingrosso (B2B), e se la piattaforma è ottimizzata per settori merceologici specifici (es. farmacie, elettronica di consumo, moda).
Integrazione dei sistemi e gestione delle informazioni
Nell’ambito delle attività di sincronizzazione tra i propri sistemi e il sito e-commerce, sarà necessario prestare attenzione ai seguenti requisiti:
- Frequenza di allineamento delle giacenze tra punti vendita e sito.
- Come sfruttare le giacenze dei prodotti nei punti vendita fisici.
- Quantità di informazioni necessarie per schede prodotto indicizzabili dai motori di ricerca, inclusi quelli che utilizzano l’IA.
- Modalità di ricezione dal cliente finale delle informazioni per servizi accessori, come installazione o ritiro dell’usato.
- Quali banche dati o sorgenti di distributori possono essere utilizzate.
- Quali funzionalità possono migliorare l’esperienza di acquisto del consumatore finale.
In base alle risposte a questi requisiti, si potrà decidere se attivare un PIM (Product Information Management), dedicare un software alla sincronizzazione, attivare flussi di scambio dati con banche dati o sviluppare nuove funzionalità per gestire dati da propagare al sito.
Marketing digitale e canali di acquisizione
Una volta completata la realizzazione del sito e-commerce e la sua pubblicazione, possono iniziare le attività di marketing digitale per attirare potenziali clienti. Con la strategia iniziale si erano già definiti i canali di traffico da attivare; ora, con il catalogo prodotti e il sito disponibili, si può procedere, sapendo che:
- I motori di ricerca richiedono costantemente contenuti originali e strutturati, presenti sia sul tuo sito che esternamente (le agenzie SEO specializzate sapranno fornirti indicazioni operative e affiancarti).
- I comparatori prezzi, per essere efficaci, necessitano di prezzi competitivi e aggiornamenti continui (in alcuni settori, come l’elettronica di consumo, è possibile delegare quest’attività a sistemi automatizzati).
- Le campagne pubblicitarie sui social network affiancano la pubblicazione di post e video e sono cruciali per la notorietà del brand.
- I marketplace richiedono molto impegno, una strategia commerciale dedicata, e l’aiuto di channel manager o agenzie specializzate per il caricamento di nuovi prodotti o servizi completi.
- Gli unici due canali di traffico “non a pagamento” sono i motori di ricerca e, soprattutto, il traffico diretto, strettamente legato alle attività di notorietà del brand menzionate all’inizio.
Esistono molti altri canali di traffico a pagamento, come le affiliazioni, il native advertising o i video, che potranno essere attivati a seconda del progetto.
Multicanalità e personalizzazione dell’esperienza di acquisto
In un momento di crescita per il settore e-commerce, sia in termini di fatturato che di numero di aziende che iniziano a vendere online, è importante ricordare che l’e-commerce come lo abbiamo conosciuto perderà rilevanza. Si tornerà a parlare semplicemente di commercio, con aziende che affiancano ai punti vendita tradizionali la vendita online, in un’ottica multicanale. L’obiettivo sarà personalizzare l’esperienza di acquisto e fidelizzare il cliente. Il quinto e ultimo consiglio è valutare la possibilità di offrire un’esperienza di acquisto unica, sia online che nei punti vendita, aggiungendo servizi come il ritiro nel negozio desiderato (anche nei locker), la visibilità delle giacenze dei negozi, le carte punti o le carte regalo, e così via.










