A poco più di una settimana dall’annuncio e da quando ho ricevuto Pulse sul mio account ChatGPT penso di poter raccontare le prime impressioni di questa funzione, per ora solo a disposizione del livello pro della sottoscrizione e solo nella app mobile (iOS e Android).
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Cos’è ChatGpt Pulse
Innanzitutto cerchiamo di capire di cosa si tratta: questa nuova funzione genera ogni giorno una scheda con notizie o commenti potenzialmente rilevanti generati dall’IA in base a quanto ha imparato su un particolare utente viste le chat precedenti. Quando si apre l’app ChatGPT viene proposta la selezione di Pulse della giornata e cliccando per aprire la pagina del servizio si ottiene una vista con una serie di card con le notizie del giorno.


Insomma, si tratta di un modulo analogo a molti altri che usano ed hanno usato il nome Pulse che evoca un feed di aggiornamenti, usato tra i tanti da LinkedIn e molti altri prima di essere usato anche da OpenAI.
E allora ci possiamo chiedere quale sia la novità nel disporre di un breve riassunto di fatti e approfondimenti del giorno.
Pulse: una navigazione proattiva dell’infospace
La novità principale non sta quindi tanto nel format, molto gradevole da navigare e senza troppe informazioni da farti sentire sovrastato, ma nel fatto che i modelli AI generano il tuo Pulse personale sfruttando la conoscenza che il sistema ha di te grazie alle chat con cui hai interagito nel tempo.
Se quello che abbiamo già condiviso non dovesse essere sufficiente possiamo anche inserire informazioni esplicite su temi da approfondire o argomenti su cui si vuole essere aggiornati.


Insomma, si tratta di una lista di notizie ed approfondimenti personalizzati, e nuovamente si potrebbe pensare che non vi sia nulla di nuovo all’orizzonte. Eppure l’impressione che si ha leggendo le brevi notizie generate è che vi sia molto di più: il testo di un pulse è infatti il risultato di un prompt che genera l’output classico di un’interazione in una chat, con tutti i riferimenti alle fonti e uno stile colloquiale ed informativo.
Un altro aspetto che colpisce delle notizie generate è che non si limitano ad essere “informative” il modello infatti genera anche suggerimenti operativi relativamente ai temi trattati.
Nel mio caso, ad esempio, in un articolo venivano illustrate strategie di procurement di sistemi ICT alla luce del codice degli appalti discutendo come poter operare in modo rapido mediante affidamenti diretti senza entrare nell’ambito del frazionamento.
Si tratta sicuramente di considerazioni abbastanza normali e che si trovano facilmente, ma sono certo di non aver mai fatto domande in proposito anche se ovviamente ho usato il servizio per porre questioni sul codice degli appalti. La notizia mi ha quindi colpito da una parte perché combinava due aspetti sicuramente rilevanti per me (ICT e procurement) proponendo un tema che non ho trattato esplicitamente nelle mie chat.

Non stupisce che venga richiesto se fornire ulteriori informazioni fornendo accesso ai propri account di posta elettronica e calendario in modo da poter contare su elementi che vadano oltre alle chat per costruire articoli ancora più personalizzati.

È infine possibile fornire spunti per influenzare il Pulse del giorno successivo, magari perché si vuole concentrare la generazione su particolari aspetti (eventi in arrivo o in corso di evoluzione).
Una cosa che colpisce è che non sembra esserci un modo per navigare i pulse dei giorni precedenti. Questa che credo sia solo una limitazione temporanea, conferisce una sensazione di vedere elementi effimeri senza il bisogno di organizzare altre informazioni. Se si sceglie di salvare una particolare storia il sistema si limita a creare una chat con il contenuto della notizia in modo che si possa interagire ulteriormente col modello. Ho trovato molto interessante questa idea di trasformare l’articolo in una chat per approfondire, si tratta di un esempio di coniugazione di informazione e approfondimento personalizzato che potrebbe essere applicato anche in altri contesti, magari partendo da pezzi scritti e non generati.
Pulse, la propria echo chamber personalizzata
Il servizio non può non sollevare questioni sull’AI e il trattamento dei dati personali, se da una parte infatti si può sostenere che solo il modello vede le chat e genera quindi i contenuti, l’utilizzo delle proprie informazioni per ottenere sottoprodotti ed analizzare le persone attraverso le interazioni con l’AI apre a nuove forme di analisi e controllo, magari non da parte di OpenAI, ma quanti governi riusciranno a resistere alla tentazione di ottenere dossier personalizzati su individui specifici?
Allo stesso tempo si potrebbe argomentare anche che queste forme di controllo sono già possibili mediante il tracciamento delle attività on-line e, anzi, in questo modo il processo è esplicito e non implicito, e le informazioni non sono ottenute come sottoprodotto dell’analisi comportamentale a tutto tondo.
La tensione tra personalizzazione e controllo credo sia inevitabile, tutti noi apprezziamo servizi che si adattano a noi, ma questo è possibile solo fornendo informazioni su di noi che potrebbero poi essere utilizzate per altri fini. In questo senso il quadro normativo definito dal GDPR rimane attuale ed applicabile, ma è lecito aspettarsi nuovi dibattiti man mano che queste forme di interazione proattiva con l’AI si diffonderà.
Un aspetto su cui si può invece cominciare da subito ad effettuare studi è l’impatto che un servizio così personalizzato possa avere sul fenomeno della echo chamber. Il servizio rischia infatti che ciascuno di noi già amplifichi le proprie convinzioni attraverso le proprie reti sociali e che potranno essere consolidate da questi feed di informazioni personalizzate. Ho appena chiesto al mio ChatGPT di includere notizie nazionali e dal mondo nei miei Pulse, forse potrebbero essere forzate affinché i contenuti generati non siano solo relativi ai propri interessi ma ogni tanto almeno un pulse dipenda da fattori esterni.
Dopo una settimana posso in ogni caso dire che ho trovato il servizio molto utile e interessante, e ritengo possa avere applicazioni molto utili (ad esempio rimanere aggiornati su scadenze e novità in settori specifici).











