ottobre rosa

Tumore al seno: alla Breast Unit del Santo Spirito l’accesso è smart



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Alla ASL Roma 1 è attiva la nuova Breast Unit del Santo Spirito: spazi rinnovati, percorso digitale con QR code e form, accesso rapido alla visita, telemedicina, equipe multidisciplinare. Donazione privata e umanizzazione mettono al centro accoglienza, prevenzione e cura

Pubblicato il 10 ott 2025

Roberta Mochi

Capo Ufficio Stampa ASL Roma 1, Coordinatrice Tavolo nazionale Sanità Associazione PA Social



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La breast unit digitale dell’Ospedale Santo Spirito rappresenta un nuovo modello organizzativo nella sanità laziale: grazie a un sistema di accesso tramite QR code e form online, le donne possono avviare percorsi diagnostici personalizzati direttamente dal proprio smartphone.

L’innovazione tecnologica si unisce all’umanizzazione delle cure in spazi ripensati per garantire comfort e professionalità. Una struttura moderna, inaugurata nel mese di Ottobre Rosa, che mette al centro la paziente con un approccio integrato e digitalizzato.

Gli spazi rinnovati della breast unit

La nuova breast unit dell’Ospedale Santo Spirito, realizzata grazie ad una donazione di un privato cittadino è stata inaugurata di recente. Una Breast molto amata dalle pazienti di zona, ma che non disponeva di spazi adeguati, essendo collocata in uno dei chiostri del Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia.  

Nei 300 metri quadrati della nuova Breast Unit ci sono, ora, una sala d’aspetto con annessa biblioteca, una accettazione, due sale mammografiche, due sale ecografiche, una sala visita, una sala refertazione, altri spazi di lavoro dedicati ai sanitari e una zona definita di umanizzazione, uno spazio polifunzionale, curatissimo e non medicalizzato, dove le scelte dei materiali, delle finiture e degli arredi, sono state pensate per far sentire la donna all’interno di un ambiente confortevole e rassicurante. Da questa zona, la futura paziente, avrà accesso immediato alla sala visita e al percorso che si renderà necessario.

Il sistema digitalizzato con accesso tramite QR code

Vera novità di questo modello nuovo organizzativo stata spostare le pazienti, ora al centro di un sistema digitalizzato e integrato che prevede diverse modalità di accesso.

La più semplice e diretta è stata l’ideazione di un canale completamente digitale per chi sospetta di avere un tumore alla mammella (quindi ravvisa una presenza noduli, secrezioni, modificazioni di forma o volume, alterazioni cutanee).

Grazie ad un QRCode, le future pazienti saranno indirizzate alla compilazione di un “form digitale” che, con semplici e mirate domande, permetterà agli operatori di comprendere la presenza di eventuali fattori di rischio e ricontattare la donna per proporle un percorso diagnostico e terapeutico personalizzato, per garantirle la migliore tutela possibile.

Un modello innovativo e trasversale

Si tratta di un modello innovativo ideato dal direttore generale della ASL Roma 1, Giuseppe Quintavalle, e realizzato grazie alla donazione di un privato cittadino, che unisce trasversalmente vari professionisti, strutture e servizi con l’obiettivo di rendere più efficace, omogeneo e snello, il percorso clinico della paziente, dalla diagnosi alla pianificazione individualizzata della cura, tenendo in considerazione anche gli aspetti di tipo riabilitativo, sia fisici sia psicologici, della donna nella sua globalità.

Telemedicina per la continuità delle cure

Presente all’interno della struttura una postazione di telemedicina, dove sarà possibile anche a distanza proseguire il proprio percorso di cura senza doversi recare in ospedale.

Le parole del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca

«La nuova Breast Unit del Santo Spirito rappresenta un passo fondamentale per la salute femminile, perché qui le pazienti troveranno un luogo in cui sentirsi accolte, sostenute e accompagnate in ogni fase del percorso di cura», ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. “È particolarmente significativo inaugurare questa struttura proprio a ottobre, mese dedicato alla prevenzione oncologica con Ottobre Rosa: un segnale forte dell’attenzione che vogliamo dare alla lotta contro il tumore al seno. La sanità del Lazio sta cambiando, e lo fa mettendo al primo posto la persona, non solo con servizi e tecnologie all’avanguardia, ma con un approccio integrato che tiene conto anche della sfera psicologica e del benessere complessivo delle donne”.   

L’importanza dell’umanizzazione delle cure

«Siamo nel mese di Ottobre Rosa e proprio in questo mese inauguriamo questo nuovo modello che mette in primo piano l’umanizzazione delle cure», ha sottolineato il direttore generale della ASL Roma 1, Giuseppe Quintavalle, «Siamo in un salotto dove le donne possono accedere in tre modi: attraverso un QR code sul cellulare, che attraverso piccoli quesiti mirati, fornirà ai nostri operatori le informazioni per il percorso più appropriato; attraverso il portale e, infine, se in modo diretto in caso di sospetto. Voglio ringraziare chi ha finanziato quest’opera, Pasquale Tiritò, e naturalmente il nostro presidente Rocca ma soprattutto tutti gli operatori che realizzano i miracoli che ogni giorno avvengono all’interno della Breast Unit, senza di loro tutto questo non sarebbe possibile», ha concluso Quintavalle.

Le modalità di accesso tradizionali

Restano naturalmente possibili anche le precedenti vie di accesso:

  • con ricetta per “Prima Visita Senologica con priorità B” dietro prenotazione effettuabile al ReCUP regionale (06 99 39) o nei CUP aziendali;
  • diretta per le donne con alterazioni mammarie sospette (noduli, secrezioni, modificazioni di forma o volume, alterazioni cutaneecon una prescrizione del medico di medicina generale per “Prima Visita Senologica con priorità B;

Informazioni e contatti

Tutte le informazioni sono disponibili sulla pagina del sito web della ASL Roma 1 https://www.aslroma1.it/centro-di-senologia-asl-roma-1-breast-unit

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