intelligenza artificiale

Thermodynamic computing: il chip che usa il rumore per calcolare



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La startup Normal Computing ha realizzato il primo chip compatibile con il thermodynamic computing, un approccio che utilizza il rumore per eseguire calcoli e promette di rivoluzionare le applicazioni di AI e machine learning

Pubblicato il 31 ott 2025

Francesco Beltrame Quattrocchi

Ordinario di Bioingegneria Università degli Studi di Genova; Presidente di ENR – Ente Nazionale di Ricerca e promozione per la standardizzazione



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Una ricerca pubblicata ad aprile 2025 su Nature Communications dalla startup Normal Computing con sede a New York, USA, descrive in dettaglio un prototipo di ciò che gli autori stessi denominano thermodynamic computer e nel mese di giugno la medesima startup ha annunciato di avere prodotto il primo chip CMOS compatibile quale passo necessario per la commercializzazione di tale computer. Si tratta di un’unità elaborativa stocastica a otto celle che impiega il rumore per effettuare calcoli.
La Normal Computing ha dimostrato che tale computer può sfruttare il rumore per invertire matrici, un compito ad alta intensità elaborativa importante per le applicazioni basate su machine learning. Inoltre, il computer termodinamico è pure riuscito a effettuare campionamento Gaussiano, tecnica che è alla base di alcune applicazioni di AI.

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