La Rete dei Tecnopoli dell’Emilia-Romagna rappresenta un sistema strutturato di competenze avanzate e infrastrutture di ricerca distribuite in modo capillare su tutto il territorio regionale. La sua missione principale è sostenere le imprese – non solo quelle emiliano-romagnole – nei percorsi di innovazione tecnologica, contribuendo a rafforzarne la competitività e la capacità di rispondere alle sfide globali in continua evoluzione.
I 12 Tecnopoli presenti in ogni provincia della regione costituiscono un ecosistema integrato che opera su tutti i principali ambiti tecnologici: dall’intelligenza artificiale al digitale avanzato, dall’energia alle biotecnologie, dall’agritech ai nuovi materiali, fino all’ambiente e alla sostenibilità. In questi spazi, ricercatori, imprese, università e istituzioni pubbliche collaborano in modo coordinato, trasformando l’innovazione da processo individuale a risultato collettivo.
Indice degli argomenti
Innovazione condivisa: eventi, divulgazione e iniziative 2025
Accanto alle attività tecnico-scientifiche dedicate alla ricerca industriale e al trasferimento tecnologico, la Rete svolge un ruolo fondamentale nella diffusione e promozione della cultura dell’innovazione. Attraverso un calendario ricco di workshop, convegni, seminari, attività formative e visite guidate, i Tecnopoli offrono occasioni di confronto pensate sia per un pubblico specializzato sia per un pubblico più vasto e generale. Questi appuntamenti contribuiscono a interpretare i cambiamenti in corso, a leggere opportunità e rischi delle tecnologie emergenti sia nelle loro implicazioni tecniche sia di business, a facilitare e favorire il networking tra i partecipanti.
Anche l’autunno 2025 si dimostra essere un periodo ricco di queste iniziative che attraversano settori e linguaggi diversi, raccontando la vitalità di un sistema capace di collegare persone, saperi e territori. Dal workshop “High Fidelity Digital Twin”, dedicato alla simulazione digitale e alla modellazione dei processi produttivi, alle riflessioni di “AgentAI” sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale in azienda, ogni iniziativa diventa occasione per trasformare la conoscenza in collaborazione.
Eventi come “Tasting Innovation” mettono al centro la transizione dell’agroalimentare verso modelli più intelligenti e responsabili, mentre “Come costruire un distretto calzaturiero sostenibile” affronta la manifattura circolare e l’uso consapevole dei materiali. Accanto a questi momenti di confronto tecnico e strategico, la Rete ospita incontri di valore sociale come “PFAS, ambiente, salute”, dedicato alla prevenzione e alla ricerca sulle contaminazioni ambientali, e iniziative orientate al futuro dell’imprenditorialità, come “Start Cup & Ecosister Day”, che valorizzano le startup e la cooperazione tra università, imprese e territori. Ed ancora, inaugurazioni di nuovi laboratori, come quello per la caratterizzazione e
test di fuel cells h2 a disposizione delle imprese per l’industrializzazione di powertrain a fuel cells e di componenti per la filiera dell’Idrogeno.
Metodo, valori e comunità
Questi appuntamenti danno concretezza a un metodo di lavoro che unisce tecnologia e comunità, conoscenza e responsabilità. Ogni incontro è una tessera che rende visibile la complessità dell’intera Rete vista come processo condiviso che cresce attraverso l’ascolto, il confronto e la sperimentazione.
Il valore di queste attività risiede anche nella capacità dei Tecnopoli di adattare il linguaggio e i format alle esigenze dei partecipanti: incontri tecnici di approfondimento convivono con momenti divulgativi, percorsi formativi per professionisti e appuntamenti pensati per le nuove generazioni. Questa pluralità di approcci permette di intercettare pubblici diversi e di rafforzare la consapevolezza delle opportunità offerte dalla ricerca e dall’innovazione.
Gli appuntamenti pubblici che la Rete dei Tecnopoli propone, oltre alla qualità degli interventi che ospitano, sono spesso costruiti in partnership con altri soggetti dell’ecosistema regionale ma anche nazionale e internazionale, con l’obiettivo di collegare istituzioni, imprese, università e territorio attraverso una logica di collaborazione e fiducia reciproca, per connettere competenze, esperienze e finalità diverse nonché per rafforzare una capacità di dialogo e co-progettazione fondamentali per nuove progettualità.
È questo il metodo dei Tecnopoli, che poggia su tre principi essenziali: apertura, integrazione e responsabilità. Apertura verso nuovi linguaggi e prospettive, perché la complessità richiede contributi diversi; integrazione tra ricerca e impresa, perché la competitività nasce dal confronto; responsabilità verso il territorio, perché un progetto ha valore solo se genera impatti condivisi e sostenibili.
Un luogo di conoscenza condivisa
Nei Tecnopoli, la collaborazione non è un concetto astratto ma una pratica quotidiana. Ricercatori, imprese, università e istituzioni pubbliche sviluppano insieme percorsi di ricerca e di crescita. In questa rete di relazioni l’innovazione diventa concreta, non più il risultato di singoli attori ma l’esito di un sistema che opera in modo coordinato e interdipendente.
Le attività, gli eventi e i progetti che attraversano la Rete dei Tecnopoli compongono così il quadro di una comunità che accompagna il cambiamento e lo rende accessibile. È in questo contesto che la Rete mostra il senso più chiaro del proprio approccio: rendere la conoscenza un patrimonio condiviso, costruire legami tra discipline e generazioni e ricordare che il futuro si costruisce attraverso processi collettivi.
La Rete dei Tecnopoli dell’Emilia-Romagna quindi non si propone solo come una rete di spazi, infrastrutture e competenze per l’innovazione, ma anche come luoghi di confronto e centri di elaborazione di punti di vista e di pensiero, per rendere l’innovazione ancora più accessibile a chi contribuisce ogni giorno allo sviluppo dei territori.
Articolo realizzato in partnership con Ganglicom







