Biondi: “Previsti piani di formazione su tablet e lavagne elettroniche”

Pubblicato il 19 Nov 2012

Giovanni Biondi

presidente INDIRE - Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa

Biondi: “Previsti piani di formazione su tablet e lavagne elettroniche”

Non preoccupatevi, insegnanti, genitori e studenti: non metteremo nessun hardware nelle scuole senza un piano di formazione. Mai. Rispondo così a una preoccupazione che leggo in giro, soprattutto riguardo all’avvento dei tablet. Sappiamo che la formazione di partenza è inadeguata, ma ci siamo già posti il problema. E la formazione sarà duplice. Da una parte, conoscenze tecniche di base per usare lo strumento; dall’altra, formazione su come inserirlo nei piani didattici. A svolgerla sarà l’ente di ricerche pubblico Indire. Avverrà sia di persona sia online.

Almeno tre insegnanti dovranno essere formati per ogni lavagna elettronica installata. E dovranno esserlo tutti gli insegnanti delle classi che saranno dotate tablet. Per le scuole sarà un percorso obbligatorio per poter ricevere dal ministero i nuovi strumenti.

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valerio eletti
valerio eletti
12 anni fa

caro Giovanni, ti ricordi le grandi discussioni che si facevano nei congressi e negli incontri prima della follia delle LIMS (più di una volta ci siamo incrociati in quelle occasioni): ricordi quanti dicevano che era una follia, che l’unico obiettivo sembrava quello di arricchire qualcuno? … ma non è servito a nulla: poi tutto ha seguito il percorso previsto. Ora ti chiedo: che misure state prendendo stavolta IN CONCRETO per fare una cosa utile ai ragazzi, alle famiglie e alle scuole, invece che ai soliti amici degli amici?

tiziana esposito
tiziana esposito
13 anni fa

vedo che il business della scuola continua.
I piani lim degli scorsi anni sono stati uno sfacelo.Sono serviti solo a far ingrassare ansas di Firenze.

mobertos
mobertos
13 anni fa

Gli studenti imparano da soli, gli unici che hanno bisogno di formazione sono gli insegnanti e non solo sulle nuove tecnologie ma soprattutto sulla conoscenza delle personalità degli studenti in modo da avere un approccio più metodologico/relazionale che formativo.

LF
LF
13 anni fa

Mi pare di capire che lei abbia già deciso che i tablet nelle forme e varietà attualmente sul mercato siano adatti alla scuola, ma gli esperti sanno bene che così non è.
Ci sono moltissimi nodi da sciogliere anche su editoria e copyright, c’è un problema di ecologia digitale che dovrebbe sostenere la scuola e ancora manca. Temi peraltro che l’Italia non ha la forza di affrontare da sola.
Caro Biondi, l’auspicio è che quanti ricoprono ruoli come il suo abbiano almeno il buonsenso di voler coinvolgere esperti di materia educativa formati al e nel digitale.
Cordialmente,
L Fortunati

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