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Bonifici istantanei, cosa cambia con la verifica del beneficiario



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Dal 9 ottobre 2025 nel fare un bonifico istantaneo prima di confermare il pagamento si riceverà un messaggio che chiede se il nome del beneficiario che hai inserito corrisponde davvero all’intestatario del conto IBAN che hai indicato: ecco cosa significa

Pubblicato il 30 set 2025

Roberto Garavaglia

Innovative Payments and blockchain Strategic Advisor



ai_per_la_pa_agendadigitale; bonifico istantaneo; dipendenza TikTok

La richiesta di conferma della corrispondenza tra beneficiario del versamento e intestatario del conto corrente: dal 9 ottobre 2025 chi si appresterà a fare un bonifico istantaneo riceverà questa notifica.

Si chiama verifica del beneficiario (in inglese Verification of Payee, abbreviato VoP) ed è un servizio obbligatorio che tutte le banche europee dovranno offrire, per un maggiore controllo sui bonifici SEPA istantanei in euro. L’obiettivo è semplice: proteggerti dalle truffe e dagli errori, dandoti un’informazione in più prima che autorizzi il pagamento.

Perché questo controllo è importante?

I bonifici istantanei sono comodissimi: i soldi arrivano sul conto del destinatario in meno di 10 secondi[1], 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno. Però hanno anche dei rischi:

  • Sono irrevocabili: una volta confermato, non puoi più annullare il bonifico
  • Non hanno limiti di importo imposti per legge (anche se la tua banca può proporti dei limiti personalizzati)
  • Sono un bersaglio preferito dai truffatori, che approfittano della rapidità per indurti a pagare verso conti sbagliati

Pensa a quante volte hai ricevuto una mail o messaggi sospetti: false fatture, richieste urgenti di pagamento, fornitori che “cambiano IBAN all’ultimo momento”. Con i bonifici istantanei, se cadi nella trappola, recuperare i soldi diventa quasi impossibile.

Ecco perché l’Unione Europea ha deciso di introdurre questo controllo preventivo: ti avvisa prima che tu prema il tasto “conferma”.

Come funziona in pratica il VoP?

Quando disponi un bonifico istantaneo, la tua banca farà automaticamente una verifica: confronterà il nome del beneficiario che hai scritto tu con il nome dell’intestatario registrato per quell’IBAN presso la banca del destinatario.

Il tutto avviene in pochi secondi (massimo 5), e alla fine riceverai un messaggio con l’esito del controllo. Importante: il pagamento non viene bloccato automaticamente. Sei sempre tu a decidere se procedere o meno, ma ora hai un’informazione in più per scegliere con consapevolezza.

I quattro possibili messaggi del VoP

Vediamo cosa significano i messaggi che potrai ricevere e, soprattutto, come devi comportarti in ciascun caso.

1. “I dati corrispondono” (Exact Match)

Cosa significa: Il nome che hai inserito coincide perfettamente con l’intestatario del conto IBAN.

Cosa devi fare: Puoi procedere con tranquillità. Questo è il segnale verde: i dati sono corretti e il rischio di errore o frode è minimo.

Attenzione: Anche in questo caso, resta sempre un margine residuale di rischio (per esempio, se esistono due persone con lo stesso nome). Ma nella stragrande maggioranza dei casi, questo messaggio significa che stai inviando i soldi alla persona giusta.

2. “Il nome è simile ma non identico” (Close Match)

Cosa significa: Il nome che hai scritto assomiglia molto a quello dell’intestatario, ma non è esattamente uguale. Potrebbero esserci piccole differenze: un refuso, un’abbreviazione, l’inversione di nome e cognome, una lettera mancante o in più.

Esempio: Hai scritto “Mario Rosi” invece di “Mario Rossi”, oppure “M. Rossi” invece di “Mario Rossi”.

Cosa devi fare:

  • Fermati e controlla attentamente. La banca ti mostrerà il nome corretto registrato per quell’IBAN.
  • Se si tratta di un semplice errore di battitura che riconosci subito (hai sbagliato tu a digitare), puoi correggere e riprovare.
  • Se invece il nome che vedi non ti convince o non lo riconosci, non procedere. Contatta direttamente il beneficiario con un canale sicuro (per esempio, contattalo a un numero che già conosci, non a quello scritto nell’email o nell’SMS che ti ha chiesto il bonifico).

Perché è importante: Questo è uno dei casi più insidiosi. I truffatori spesso usano nomi molto simili a quelli reali per ingannarti. Se ricevi questo avviso, prenditi il tempo necessario per verificare.

3. “Il nome non corrisponde” (No Match)

Cosa significa: Il nome che hai inserito non coincide affatto con l’intestatario del conto IBAN. Questa è una discrepanza totale.

Esempio: Hai scritto “Mario Rossi” ma il conto è intestato a “Luca Bianchi”.

Cosa devi fare:

  • Non procedere assolutamente senza aver verificato.
  • Ricontrolla con attenzione sia l’IBAN che il nome del beneficiario.
  • Contatta il beneficiario attraverso un canale che sai essere sicuro (mai rispondere direttamente all’email o al messaggio sospetto).
  • Se hai dubbi, rivolgiti alla tua banca prima di autorizzare il pagamento.

Perché è importante: Questo è il campanello d’allarme più forte. Se procedi nonostante questo avviso, stai consapevolmente inviando soldi a un conto che non appartiene alla persona che credi. Il rischio di frode o di perdita definitiva dei soldi è altissimo.

4. “Verifica non possibile” (VoP not possible)

Cosa significa: Per qualche motivo tecnico, giuridico o operativo, la banca non è riuscita a fare il controllo. Le cause possono essere diverse:

  • Il conto del beneficiario è chiuso, bloccato o non esiste
  • Problemi tecnici temporanei (il sistema è momentaneamente non disponibile)
  • La banca del beneficiario non supporta ancora il servizio VoP
  • Errori di formato nei dati che hai inserito

Cosa devi fare:

  • Massima prudenza. Non avendo alcuna conferma, sei nel buio totale.
  • Se il problema fosse temporaneo, la banca potrebbe suggerirti di riprovare dopo qualche minuto.
  • Se il problema persiste, valuta di usare un bonifico ordinario (non istantaneo) oppure di contattare prima il beneficiario per verificare che l’IBAN sia corretto e il conto sia attivo.
  • In caso di dubbio, non procedere. Meglio un controllo in più che perdere i tuoi soldi.

Perché è importante: Quando il controllo non è possibile, tutto il rischio ricade su di te. Procedere in queste condizioni significa assumersi la piena responsabilità di eventuali errori.

La responsabilità con il VoP è tua: perché devi prestare attenzione

Ecco il punto cruciale: la decisione finale resta sempre nelle tue mani. Il servizio VoP ti dà un’informazione preziosa, ma non blocca il pagamento. Se tu scegli di procedere nonostante un avviso di “Close Match”, “No Match” o “VoP not possible”, la responsabilità dell’operazione è completamente tua.

Cosa significa in pratica:

  • Se invii soldi alla persona sbagliata ignorando l’avviso, non potrai chiedere il rimborso alla banca adducendo che non sapevi.
  • La banca ha fatto il suo dovere informandoti. Se tu vai avanti comunque, hai agito consapevolmente e ti assumi il rischio.

Questo non vuol dire che le banche non abbiano più responsabilità, ma che il VoP sposta il baricentro: ti dà il potere di fermarti prima di commettere un errore irreversibile, ma in cambio ti chiede di usare quel potere con attenzione.

Il VoP non elimina tutte le truffe

È importante essere chiari: anche con il VoP, i truffatori continueranno a provarci. Molte frodi si basano sul cosiddetto “social engineering”, cioè tecniche psicologiche per indurti ad agire d’impulso, senza riflettere.

Esempio tipico: ricevi una telefonata da qualcuno che si finge un funzionario della tua banca o della Polizia, che ti dice che il tuo conto è sotto attacco e devi “salvare” i soldi trasferendoli urgentemente su un “conto sicuro”. Il truffatore ti guida passo dopo passo, rassicurandoti anche se vedi un avviso VoP negativo (“è normale, non si preoccupi, proceda lo stesso“).

In questi casi, il VoP fa il suo lavoro, ti avvisa che qualcosa non va. Ma se tu, sotto pressione, decidi comunque di confermare, il bonifico parte e i soldi sono persi.

La regola d’oro: mai fidarsi di chi ti mette fretta. Se qualcuno ti chiede di fare un bonifico urgente, soprattutto istantaneo, fermati, respira e verifica con calma.

Consigli pratici per proteggerti

Ecco cosa puoi fare concretamente per ridurre al minimo i rischi quando usi i bonifici istantanei:

Prima di confermare il bonifico:

  1. Controlla sempre con attenzione sia l’IBAN sia il nome del beneficiario. Non affidarti alla memoria o a informazioni ricevute via email o SMS da fonti non verificate.
  2. Se ricevi un avviso diverso da “Exact Match”, fermati. Prenditi il tempo necessario per capire cosa sta succedendo.
  3. Verifica le coordinate con il beneficiario usando un canale indipendente. Se hai ricevuto l’IBAN via e-mail, non rispondere a quella e-mail. Chiama il beneficiario a un numero che già conosci, oppure contattalo di persona.
  4. Diffidarsi dell’urgenza artificiale. Se qualcuno ti dice “devi pagare subito” o “è urgentissimo”, molto probabilmente è una truffa. I pagamenti legittimi possono aspettare qualche minuto in più.
  5. Per importi elevati, considera di usare un bonifico ordinario invece di quello istantaneo. Perdi qualche ora o un giorno, ma guadagni la possibilità di intervenire in caso di errore.

Nella tua banca:

  1. Imposta limiti di importo personalizzati per i bonifici istantanei, se la tua banca te lo permette. Per esempio, puoi decidere che i bonifici istantanei possono essere fatti solo fino a 500 o 1.000 euro. Per importi maggiori, userai il bonifico ordinario.
  2. Se gestisci un’azienda, introduci la regola del “doppio controllo”: prima di autorizzare un bonifico istantaneo sopra una certa soglia, fai verificare i dati a un collega o a un’altra persona di fiducia.

In caso di dubbio:

  1. Contatta la tua banca. Se hai ricevuto un messaggio VoP che non capisci, o se hai dubbi sull’operazione, chiedi supporto al tuo istituto prima di procedere.
  2. Consulta le guide ufficiali pubblicate dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e dalle associazioni dei consumatori, disponibili online, che spiegano le principali truffe e come difendersi.

Bonifici verso aziende: cosa cambia

Il VoP funziona anche quando il beneficiario è un’azienda, ma ci sono alcune particolarità importanti da conoscere, sia che tu stia pagando come privato cittadino, sia che tu operi per conto della tua impresa.

Se devi fare un bonifico istantaneo verso un fornitore, un professionista o un’azienda, il controllo VoP verificherà la corrispondenza tra l’IBAN e la ragione sociale (o denominazione) dell’azienda registrata presso la sua banca.

Cosa devi sapere:

  • La ragione sociale deve essere scritta esattamente come risulta nei registri ufficiali. Per esempio, se l’azienda si chiama “Rossi S.r.l.”, ma tu scrivi solo “Rossi” oppure “Rossi Srl” (senza il punto), potresti ricevere un “Close Match” invece di un “Exact Match”.
  • Attenzione alle forme giuridiche: molte aziende hanno nomi simili ma forme diverse (es. “Mario Rossi S.r.l.” vs “Mario Rossi S.p.A.” vs “Mario Rossi ditta individuale”). Il VoP è preciso: anche una piccola differenza conta.
  • In caso di “Close Match” con un’azienda, verifica sempre. Controlla la fattura, il contratto o il sito web ufficiale per vedere come è scritta esattamente la ragione sociale, oppure chiama direttamente l’azienda.

Esempio pratico:

Devi pagare una fattura alla “Alpha S.r.l.”. Inserisci “Alpha” come beneficiario. Il VoP potrebbe restituire “Close Match” perché manca “S.r.l.” nel nome. In questo caso:

  • Verifica sulla fattura come è scritta la ragione sociale completa
  • Correggi inserendo il nome esatto
  • Riprova il bonifico

Consiglio: Quando paghi aziende e ti trovi in una situazione di “Close Match”, verifica sempre il nome del beneficiario come scritto sulla fattura o sul documento ufficiale che hai ricevuto e, se non dovesse essere presente, chiedi sempre a chi è esattamente intestato il conto corrente verso il quale stai per inviare (ho hai già provato) un bonifico.

Un esempio concreto: come riconoscere una truffa

Immagina questa situazione:

Ricevi un’e-mail apparentemente inviata dal tuo fornitore abituale di materiale per ufficio. Il messaggio dice: “Abbiamo cambiato banca, da oggi usa questo nuovo IBAN per i pagamenti.” L’email sembra autentica, con il logo corretto e la firma del responsabile commerciale.

Tu devi pagare una fattura e decidi di usare il bonifico istantaneo. Inserisci il nuovo IBAN e il nome del fornitore.

Scenario A – Ricevi “Exact Match”: Tutto ok, procedi pure. Il nome corrisponde.

Scenario B – Ricevi “No Match” o “Close Match”: Fermati immediatamente. L’email potrebbe essere falsa. Prima di pagare:

  • Telefona al tuo fornitore al numero che hai sempre usato (non quello scritto nell’email)
  • Chiedigli conferma del nuovo IBAN
  • Se ti dice che non ha mai cambiato banca, hai appena evitato una truffa

Senza il VoP, avresti pagato senza accorgertene. Con il VoP, hai un’opportunità di salvarti.

Cosa succede se cadi comunque in una truffa?

Se, nonostante il VoP, finisci per autorizzare un bonifico fraudolento, le tue possibilità di recuperare i soldi sono molto limitate. I bonifici istantanei sono irrevocabili per loro natura.

Tuttavia:

  • Denuncia immediatamente l’accaduto alla tua banca e alle autorità (Polizia Postale o Carabinieri)
  • La banca può provare a contattare la banca del beneficiario per bloccare i fondi, ma se il truffatore ha già svuotato il conto, non c’è più nulla da fare
  • Conserva tutte le prove: e-mail, messaggi, screenshot del VoP che hai ricevuto

È fondamentale capire che il VoP non è un’assicurazione contro le truffe, ma uno strumento di prevenzione. La vera difesa sei tu, con la tua attenzione e il tuo buon senso.

I punti chiave da ricordare

In sintesi, i punti chiave da tenere ben presente:

  • Dal 9 ottobre 2025 tutte le banche devono offrirti il servizio di Verifica del Beneficiario sui bonifici istantanei
  • Prima di confermare il bonifico, riceverai un messaggio che confronta il nome che hai inserito con l’intestatario reale del conto IBAN
  • “Exact Match” = via libera; “Close Match” o “No Match” = fermati e verifica; “VoP not possible” = massima prudenza
  • La decisione finale è sempre tua, ma se ignori gli avvisi, ti assumi la piena responsabilità
  • Il VoP non elimina le truffe, ma ti dà un’arma in più per difenderti
  • Mai avere fretta: un pagamento può aspettare qualche minuto, i tuoi soldi no

Il futuro: verso un sistema di pagamenti più sicuro

Questa è solo la prima tappa. Nei prossimi mesi, il servizio VoP potrebbe essere esteso anche ai bonifici ordinari (non solo quelli istantanei) e, nei prossimi anni, anche integrato con altri strumenti di sicurezza, come l’autenticazione forte obbligatoria per certe operazioni.

L’obiettivo dell’Unione Europea è chiaro: costruire un sistema di pagamenti digitali che sia insieme veloce, economico e sicuro. Il VoP è un tassello importante di questo percorso, ma funziona solo se anche tu, come utente, impari a usarlo correttamente.

Ricorda: la tecnologia può aiutarti, ma la prima linea di difesa contro le truffe sei sempre tu.

E se hai domande o dubbi sul VoP, contatta la tua banca o consulta il sito dell’ABI dedicato ai bonifici istantanei per approfondimenti e guide pratiche.

Note


[1] I bonifici istantanei e l’obbligo di Verifica del Beneficiario sono stati introdotti con il regolamento (UE) 2024/886, noto anche come “IPR – Instant Payments Regulation”.

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