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Accesso ai dati dei defunti: l’eterna lotta privacy e diritti familiari



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Il patrimonio digitale post-mortem rappresenta una nuova sfida per il diritto delle successioni, la privacy e la sicurezza informatica. Questo complesso intreccio di diritti, normative e problemi tecnici coinvolge familiari, piattaforme digitali e mondo legale. Un’analisi dei recenti casi giudiziari e alcune considerazioni che consentono di inquadrare meglio la questione

Pubblicato il 31 gen 2024

Giovanni Ziccardi

Information Society Law Center, Università degli Studi di Milano



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Dio è morto, Marx pure, e nemmeno il clickbait si sente molto bene

Il tema dell’accesso da parte di familiari, eredi o soggetti in qualche modo interessati al “patrimonio digitale” di persone decedute è estremamente suggestivo e affascinante.  Si tratta di un argomento che ha manifestato, in particolare, un’evoluzione interpretativa costante che ha comportato, in tutto il mondo, il ripensamento dei termini contrattuali tra utenti e provider, delle normative sulla protezione dei dati, dei “tradizionali” diritti successori e delle prassi (più o meno corrette) in ambito assicurativo, postale e bancario (tre settori nei quali, come prevedibile, simili richieste sono sempre state molto comuni).

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