Tra le applicazioni più diffuse dell’intelligenza artificiale, malgrado la fascinazione della cultura pop e fantascientifica per l’immagine di robot umanoidi, ci sono le interazioni con Agenti Virtuali Non Corporei (AVNC), cioè interfacce principalmente testuali e/o vocali che, anche se a volte prendono la forma di corpi umani, rimangono intangibili.
società digitale
Amori artificiali: intimità e inganno nei rapporti con l’IA
Le interazioni con Agenti Virtuali Non Corporei (AVNC) stanno ridefinendo le relazioni parasociali nel mondo digitale. Dall’assistenza virtuale ai videogiochi, queste interazioni offrono spazi sicuri per esplorare intimità e identità, sollevando questioni etiche sulla commercializzazione dell’affetto e la necessità di regolamentazione consapevole
psicoterapeuta e psicologo di comunità in progetti legati al benessere digitale
docente di comunicazione e Nuovi Media, PhD in Educazione nella Socialità Contemporanea

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