È il 2037 e Sara è una saldatrice specializzata in un laboratorio di saldatura all’avanguardia sito a Erie, in Pennsylvania. Ha un problema: un cliente della Cornell University vuole che lo aiuti a costruire buona parte di una piattaforma customizzata di calcolo quantistico.
Da quando, nel 2029, l’Università della California di Santa Barbara ha fatto una scoperta rivoluzionaria nel campo dei substrati quantistici, questa tecnologia iperfuturistica e quasi fantascientifica è diventata molto più utile di quanto ci si aspettasse, e in molto meno tempo. Una piattaforma come quella che è stata incaricata di costruire funziona circa 158 milioni di volte più velocemente di un classico supercomputer: impiega quattro minuti per completare un calcolo che altrimenti richiederebbe diecimila anni. Ma non è questo che ha attirato la sua attenzione. È concentrata su come portare a termine il lavoro. Gran parte del lavoro lo sa fare, ma il progetto richiede complicate saldature in plastica, ovvero l’unione di più componenti in plastica stampati in 3D con uno strumento a ultrasuoni. Non l’ha mai fatto prima, e nemmeno il suo capo e la sua squadra. Naturalmente, accetta la commessa.
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Sviluppo delle abilità professionali attraverso la piattaforma SkillNet
Sara sa che ha due settimane di tempo prima di doversi mettere all’opera – è il tempo di attesa del dispositivo e dei materiali – e confida di potercela fare. Il pomeriggio stesso indossa il suo visore per realtà aumentata (AR) e si collega a SkillNet: una piattaforma globale abilitata dall’intelligenza artificiale a gestione collettiva dedicata allo sviluppo delle abilità in un’ampia gamma di occupazioni e livelli di competenza.
La attende una rapida e coinvolgente lezione di base sulla saldatura a ultrasuoni, ma il potere di SkillNet va ben oltre: è stata la sua intelligenza artificiale a consigliarle di accettare l’incarico. Sulla base di dati dettagliati e particolareggiati su tutti i lavori che ha svolto in passato – ogni singola commessa, tutti gli strumenti utilizzati, tutte le comunicazioni con i clienti e con i dipendenti interni, tutti i suoi movimenti durante il lavoro – il sistema le ha detto che questo ordine sarebbe stato impegnativo ma realizzabile, e che sarebbe stato un interessante complemento al lavoro sull’alluminio che svolgeva abitualmente.
Anche Tim, il suo capo, le aveva dato l’ok, dicendole che l’avrebbe seguita per quanto possibile e che avrebbe monitorato le notifiche con cui SkillNet gli segnalava i momenti migliori in cui darle una mano. Fa partire la prova e un impianto di saldatura a ultrasuoni digitale le appare sul suo banco di lavoro. Riceve un semplice invito verbale: «Avanti, accendilo». Sara non ha idea di dove sia il pulsante giusto, ma sorride e ne prova uno che sembra essere quello giusto. Non vede l’ora di imparare.
Mentoring globale per lo sviluppo delle abilità professionali
Quando sono arrivati la saldatrice e i materiali, Sara aveva già al suo attivo dieci ore di pratica di difficoltà crescente (e il punteggio più alto a livello regionale nella simulazione finale, ebbene sì), l’attestato di completamento del tirocinio introduttivo sugli ultrasuoni sul suo profilo SkillNet e un messaggio del suo cliente che lodava il suo spirito d’iniziativa e i suoi progressi. Inoltre, due giorni prima SkillNet le aveva fatto i nomi di due possibili mentori in carne e ossa che avrebbero potuto aiutarla: esperti molto quotati, esterni all’organizzazione di Sara, le cui abilità e il cui stile ben si confacevano a lei e al progetto.
Sara ha scelto Rizky, mago indonesiano degli ultrasuoni. Anche suo cognato era indonesiano, e sapeva che, al di là del lavoro, si sarebbero scambiati anche le ricette per preparare il Nasi Goreng! SkillNet ha prenotato la sua prima sessione di lavoro. Sara ha quindi rivisto un montaggio generato da SkillNet contenente i video degli ultimi lavori di Rizky, ha risposto alle domande del sistema che le chiedeva di descrivere cosa accadeva nelle clip, ha fatto esaminare le sue risposte da Rizky, poi è tornata a casa per il fine settimana. Era pronta.
Applicazione pratica dello sviluppo delle abilità professionali
Il primo giorno di Sara è una vera bomba. Indossa occhiali e guanti da saldatrice AR e l’avatar e gli strumenti di Rizky le appaiono nel suo spazio di lavoro. Sara nota anche che alcuni saldatori alle prime armi – e persino uno studente delle scuole superiori e un pensionato – hanno richiesto l’accesso come osservatori. Li accetta tutti, poi dà avvio alla sessione. Con una traduzione simultanea dall’indonesiano, Rizky spiega a Sara l’impostazione iniziale dello strumento – è molto simile a una normale saldatura, quindi si lavora in velocità – e le fa fare qualche saldatura di prova su alcuni campioni. Rizky assiste ai tentativi di Sara, fornendole indicazioni verbali e visive e, in base alle impostazioni precedenti di Sara, SkillNet le concede dei «punti di recupero» per risolvere qualche piccolo errore.
Una volta terminata l’esercitazione, Sara tira fuori il piano dati quantistico in modo da poterlo unire ai piani di controllo e di misurazione, e SkillNet ombreggia le componenti proprietarie e i dettagli del lavoro per nasconderli alla vista di Rizky e degli osservatori e tutelare il cliente di Sara. Rizky la istruisce sulle sottigliezze dell’unione di questi materiali compositi e i guanti di Sara le forniscono un feedback fisico per farle capire come applicare la forza giusta nel modo giusto. Entrambi si convincono che Sara è in grado di gestire il lavoro, e Sara ringrazia Rizky. Insieme rispondono alle domande degli osservatori e di SkillNet per quindici minuti, quindi caricano la loro sessione sulla piattaforma. Sara carica lì anche i suoi lavori successivi, sapendo che riceverà una serie di feedback e domande dall’IA di SkillNet e dai saldatori di tutto il pianeta. Non vede l’ora di ricambiare e fare da guida a sua volta ai novizi saldatori di alluminio. Sara è anche orgogliosa di aver imparato una nuova abilità in così poco tempo ed è entusiasta di lavorare a questo progetto all’avanguardia.
I vantaggi dello sviluppo delle abilità professionali nel 2037
A un certo punto Sara comincia a riflettere. Ha trentasette anni. Ha cominciato a saldare tredici anni fa, nel 2024, quando tutto quello che ha appena vissuto non sarebbe stato possibile. Era fortunata se riusciva a trovare un filmato passabile su YouTube dopo qualche ora di ricerca. Come se questo potesse davvero aiutarla a fare carriera. Oggi invece? Il suo viaggio dell’abilità nel mondo degli ultrasuoni procede a gonfie vele. Sfida? Test superato: sta affrontando un progetto che esula dalle sue competenze acquisite e può contare su un’impalcatura che la sostiene in compiti via via più difficili e in piccoli fallimenti che non avrebbe potuto gestire da sola. Complessità?
Test superato: Sara deve gestire nuovi strumenti, nuovi processi, nuovi materiali e un nuovo prodotto di lavoro, tutti elementi che implicano dinamiche diverse ma che hanno nessi interessanti con il suo lavoro precedente. Connessione? Test superato: Sara e Rizky hanno scelto di lavorare insieme, ora sono uniti da un forte legame di fiducia e rispetto e Sara ha l’approvazione pubblica di Rizky per altri lavori di questo tipo. E non è l’unica a trarne vantaggio. Rizky? Ha avuto la soddisfazione di poter contraccambiare, ha beneficiato di qualche ripasso sull’alluminio e dei suggerimenti generati da SkillNet sul suo stile di coaching e si è guadagnato un maggiore rispetto da parte della comunità globale dei saldatori.
E i saldatori alle primissime armi? Hanno potuto osservare da vicino uno spicchio della loro professione di cui forse non sapevano molto, compresi i problemi reali e le interazioni tra esperti e neofiti durante il coaching. Gli studenti delle scuole superiori e il pensionato hanno potuto fare un’immersione profonda e affascinante nel lavoro all’avanguardia svolto da esperti del settore. Di certo quell’esperienza ha suscitato in loro un profondo rispetto per il mestiere di saldatore e, chissà, un giorno potrebbero decidere di cimentarsi in questo campo.
Tecnologie attuali per lo sviluppo delle abilità professionali future
Lo scenario di Sara è un po’ futuristico ma per nulla fantasioso. Utilizza la tecnologia attualmente disponibile, presume che diventerà più conveniente entro il 2037 e fonde insieme le versioni migliori e più economiche per lo sviluppo dell’abilità nel flusso di lavoro naturale. Già oggi, nel 2024, abbiamo una realtà aumentata di alta qualità: Apple ha annunciato il suo visore da 3.500 dollari1. Meta ha una sua alternativa più o meno equivalente2. Entrambi fondono realtà digitale e fisica. Abbiamo ChatGPT e i suoi simili che, se sollecitati ad arte, possono fungere da coach. Microsoft e Google hanno annunciato che i loro sistemi con GPT integrato saranno in grado di fornire raccomandazioni personalizzate per la creazione di contenuti, basandosi sul «grafo di conoscenza» dell’utente: tutte le nostre e-mail, i nostri messaggi istantanei, le nostre foto, i nostri documenti e qualsiasi altra cosa abbiamo prodotto in precedenza. Ed esistono piattaforme online come GitHub4, YouTube e Reddit per il livestreaming, lo scambio di dati dettagliati, i commentari e le curatele collettive, oltre alla generazione di abbinamenti di vario tipo fra persone. Lo scenario di Sara rappresenta quindi un’accelerazione mirata di tutte queste tecnologie e tecniche verso un futuro più luminoso per l’abilità umana.
La rete di sviluppo delle abilità professionali del futuro
[…] In questo nuovo mondo, avremmo una rete fatta da esperti umani, principianti e intelligenza artificiale, che punterà a costruire capacità umane e di IA nel bel mezzo del lavoro. Come abbiamo visto nella storia di Sara, ciò significa andare ben oltre gli abbinamenti abilitati dall’intelligenza artificiale tra esperti e principianti che non lavorano nello stesso spazio fisico o nella stessa organizzazione. Si tratta a tutti gli effetti di un nuovo tessuto su cui innestare la connessione tra esperto e principiante: una connessione in cui la semplice interazione consente sia agli esseri umani che all’intelligenza artificiale di imparare più velocemente di quanto non riuscirebbero a fare da soli, potenziando le relazioni umane e il nostro senso di appagamento lungo il tragitto.