Beni culturali

Diritto d’autore sulle opere visive e librarie: i nodi ancora da sciogliere



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Si riapre il dibattito sulla libera utilizzazione, a beneficio dello Stato e dei suoi apparati, delle riproduzioni delle opere che rientrano nei cosiddetti “beni culturali”, anche nel caso in cui essi siano di proprietà di archivi, biblioteche e collezioni appartenenti al settore pubblico o privato. Vediamo perché

Pubblicato il 11 lug 2023

Luciano Daffarra

C-Lex Studio Legale



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La pubblicazione, avvenuta il 2 maggio 2023, del Decreto del Ministero della Cultura, dal titolo “Modifiche al decreto 11 aprile 2023, rep. n. 161, recante “Linee guida per la determinazione degli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per la concessione d’uso dei beni in consegna agli istituti e luoghi della cultura statali”, apre nuovamente il dibattito sul tema della libera utilizzazione, a beneficio dello Stato e dei suoi apparati, delle riproduzioni delle opere facenti parte dei cosiddetti “beni culturali”, anche nel caso in cui essi siano di proprietà di archivi, biblioteche e collezioni appartenenti al settore pubblico o privato.

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