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EA comprata dall’Arabia Saudita: videogame strumento di propaganda



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L’investimento dell’Arabia Saudita nel gaming, ora con l’acquisto di EA, fa parte della strategia per migliorare l’immagine internazionale del Paese. Speriamo equivalga a una spinta verso una maggiore libertà di espressione, e non ci sia, al contrario, una censura dei contenuti videoludici più controversi. Ecco gli scenari possibili

Pubblicato il 21 ott 2025

Kralo Ozaki

cantautore, musicista e psicologo del cambiamento sociale



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EA (Electronic Arts), il colosso dei videogame, non è più una società quotata in borsa: è stata acquisita al 100% da un consorzio di investitori privati formato dal fondo di investimento americano chiamato Silver Lake Management, dalla società di Affinity Partners di Jared Kushner e dal Public Investment Funf (PIF), il fondo del sovrano dell’Arabia Saudita.

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