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“Ignoranza artificiale”: quando l’IA riduce il nostro impegno mentale



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L’uso passivo dell’IA può ridurre creatività e impegno mentale. Un’analisi critica sul rischio di dipendenza cognitiva

Pubblicato il 31 ott 2025

Giuseppe Galetta

funzionario presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II



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L’avvento delle tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale, in particolare dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) come ChatGPT, ha inaugurato una nuova era nel rapporto tra l’uomo e la conoscenza, ma anche profonde modificazioni nei processi di produzione e gestione della conoscenza stessa, con un’enorme influenza sui processi cognitivi e di apprendimento delle informazioni da parte degli individui.

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