Cos’è l’app Sora? Una scimmia impazzita risucchiata da un tornado, come se fosse ripresa da qualcuno seduto in aereo in procinto di sfuggire da un disastro climatico. Una donna in lacrime con il suo maiale in aereo, tanto simile a quella colta ad allattare il suo gatto anni fa.
Una persona con il mio volto che combatte con le spade laser contro un signore Sith tipo Star Wars.
Questo e tanto altro è l’app Sora, con il generatore di video AI Sora 2, che abbiamo provato (anche se per ora ufficialmente è disponibile solo negli Usa e in Canada). E che sta già cominciando a cambiare il mondo dei contenuti digitali e social, con un’invasione di deepfake.
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App Sora con Sora 2, cos’è e come si usa
L’app Sora è una specie di social tipo TikTok ma solo con contenuti generati dall’intelligenza artificiale. Per ora si accede solo via invito (da altri utenti), gratis, da Usa e Canada, con browser e app iPhone. Chiaramente si può usare una Vpn per accedere dall’Italia. I video durano solo dieci secondi, per ora, e sono dotati di audio.
La funzione Cameo con il nostro volto
L’utente può vedere i video di altri utenti, generare i propri in pochi secondi con comandi testuali e immagini o video di accompagnamento. Una particolarità è la funzione Cameo, dove si aggiungono immagini e video con le proprie fattezze, che poi saranno disponibili nei propri video (o in quelli di altri utenti abilitati). Basta il comando @ per poter aggiungere un’altra persona di cui Sora ha le fattezze.
Sora 2
Tutto si fa con il servizio di generazione video AI Sora 2, lanciato da OpenAI il 30 settembre – in contemporanea con l’app Sora – a poco più di due mesi dal rilascio del modello Veo 3 di Google. Promette un maggior fotorealismo nella generazione unitamente alla disponibilità della generazione di video con tracce audio.
Una particolarità è la scelta di OpenAI di realizzare un servizio separato dedicato ai video e alle immagini generate dal modello che sul Web ricorda l’interfaccia del servizio Pinterest. Google invece ha scelto di rendere disponibile il modello Veo 3 all’interno di Gemini.


L’interfaccia dell’app Sora, come vedere video
L’interfaccia Web del nuovo servizio è stata semplificata rispetto alla versione precedente e resa decisamente più simile a servizi di distribuzione di reel come TikTok.
Si possono vedere i video scegliendo il filtro preferito: la selezione For You, di persone che seguiamo, gli ultimi, i più popolari (“top”).
Come generare video (con audio) e pubblicare
Per generare il video basta scrivere nel box Describe your video ed eventualmente aggiungere immagini o @(Cameo) che l’AI userà, con una certa libertà, nella generazione.
Ci sarà l’audio, anche se non lo chiediamo, e se vogliamo può essere anche in un (decente) italiano.
In circa un minuto (in media, in questo periodo), il servizio genererà la bozza del video, che potremo pubblicare. C’è anche la funzione “Remix” ovverosia la possibilità di partire da un video per generarne un altro modificandone alcuni elementi.
Rispetto al vecchio Sora è stato eliminato l’editor della storyboard del video e i controlli sono stati spostati nella sezione dei filtri in cui si possono scegliere il modello (potendo scegliere tra la versione 2 e la versione 2 pro del modello), l’orientamento del video (ritratto o panorama), e la durata (massimo 15 secondi per la versione pro del servizio).
Sebbene non si disponga di informazioni ufficiali sembra che questa nuova versione sarà presto accessibile ai possessori del servizio Plus con la versione base del modello e massimo 10 secondi di lunghezza del video generato, lasciando al livello Pro del servizio il modello 2 pro e la durata massima di 15 secondi dei video generati.


Sora 2 non va quindi solo considerato come un nuovo (e sorprendente) modello di AI generativa capace di generare video, ma anche il nucleo di un nuovo servizio in cui gli utenti condividono brevi reel e meme che sono generati invece che registrati.
In particolare, è trasformativa la possibiilità, con la versione mobile dell’app Sora , di registrare un breve cameo di 30 secondi dell’utente che potrà essere poi usato per condizionare il modello a generare video con l’utente come protagonista (di fatto generando un deep fake).
Le novità del modello Sora 2 per generare video: esempi
Non è semplice valutare un modello di AI generativa di video, anche la ripetizione del medesimo prompt in vari modelli non consente di confrontare se non grossolanamente i vari output. Fortunatamente per Sora 2 possiamo quantomeno sottolineare che il modello consente la generazione non solo di video ma di video con audio, e già questa è una novità molto rilevante. Rispetto a Google Veo 3 il modello genera video con audio multi lingua, e i dialoghi generati sembrano decisamente più sofisticati. La differenza si apprezza nel video generato dal seguente prompt:
“Genera un video di una breaking news in cui la anchor woman annuncia l’atterraggio dell’uomo su Marte e la scoperta di marziani. Sullo sfondo il video dell’atterraggio e dell’incontro con i marziani.”
Come si può apprezzare il video generato mostra una presentatrice che parla un buon italiano nel dare la notizia.
L’altra gande novità è la capacità del modello di usare dei “cameo” di persone per attribuire volto e timbro di voce ad attori del video generato. Nel prompt si può utilizzare la ‘@’ per menzionare il cameo di un utente. Il video generato menzionando l’account di Sam Altman mostra il CEO di OpenAI nel prompt “@sama playing ping pong” genera il seguente video.
Ho provato anche con il mio cameo con i prompt:
- @cisterni duels a sith with a lightsaber
- @cisterni playing a melodic guitar solo with fingers in the style of a band of the end of the 80’s in a great stadium
- @cisterni driving a wwI plane during an air combat
I video generate sono di una qualità decisamente superiore ai modelli generativi di video che ho provato finora, e colpisce l’abilità del modello di animare il volto delle persone usando il cameo. Ritengo che è solo questione di tempo prima che vedremo i primi cortometraggi generati combinando sequenze di 10/15 secondi grazie alla possibilità di controllare i volti dei personaggi di una scena.
Sora, ma non sono vietati i deep fake? E la violazione del copyright?
Il 10 ottobre è entrata in vigore la legge 132/2025 che inserisce l’articolo 612-quater nel codice penale prevedendo, a seguito di una querela di parte, il reato di diffusione di immagini, video o voci falsificati mediante IA che arrechino danni (pena la reclusione da uno a cinque anni).
Ci si può chiedere quindi le conseguenze nel disporre in un servizio dei cameo di milioni di utenti. Anche la possibilità di generare materiale protetto da copyright come, ad esempio, elementi di film o serie, può rappresentare un rischio significativo.
Il servizio Sora 2 è molto stringente e capita molto spesso di ricevere un blocco nella generazione di un video a causa di elementi delicati nel prompt. Il video in cui uso la spada laser, ad esempio, ha richiesto varie prove per riuscire ad essere generato, essendo molta della terminologia dell’universo di Star Wars bloccata.
I blocchi della piattaforma si stanno evolvendo e l’uso del frammento del discorso “I have a dream” di Martin Luther King è stato bloccato al diffondersi di numerose varianti del discorso.
I controlli su Cameo
Anche l’accesso al cameo è sotto controllo dell’utente.
OpenAI dopo le polemiche per il diluvio di deepfake ha stabilito nuove misure a tutela.
Per default solo se ci si segue a vicenda si può usare il cameo.
E’ possibile aprire il proprio Cameo a tutti, come ha fatto Sam Altman, oppure restringerlo a particolari persone o anche solo ad uso personale.
L’impatto di Sora-Sora 2
Sora 2 non è solo un nuovo modello di AI generativa, inaugura il vero lancio di un servizio che solo negli Stati Uniti in meno di due settimane ha visto su iPhone oltre un milione di download.
La possibilità di scaricare liberamente i video e quindi di usarli su altri social aumenta certo l’impatto del fenomeno sull’ecosistema. Sarà sempre più difficile distinguere il vero dal falso, sui social – come molti si interrogano in questo periodo? Impareremo a fare la tara a tutto?
Il modello rappresenta sicuramente il nuovo stato dell’arte, ma è importante sottolineare come il vero contributo non sembra essere solo tecnico, OpenAI sembra infatti volersi candidare ad essere un big player nella generazione di contenuti con il lancio di una piattaforma che ricorda molto TikTok. Vedremo nei prossimi mesi le sorti di questo servizio e se, nella seconda versione, sarà capace di conquistare anche gli italiani.












