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Logistica digitale, così rende più competitivi trasportatori e spedizionieri



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La logistica italiana è ancora frammentata e poco digitalizzata, ma il bando LogIN e gli standard europei come eFTI ed e-CMR offrono a migliaia di imprese l’opportunità di innovare processi, documenti e piattaforme, collegandosi alla Piattaforma Logistica Nazionale

Pubblicato il 10 dic 2025

Giorgio Gotto

referente area digital Fedespedi

Alessandro Pitto

presidente di Fedespedi



logistica (1)

La logistica è il sistema circolatorio dell’economia: ogni giorno muove merci, collega imprese e territori, sostiene la competitività del Made in Italy. Eppure rimane ancora uno dei settori più frammentati e meno digitalizzati. Documenti cartacei, sistemi che non dialogano tra loro, procedure lente e complesse rallentano la catena del valore e generano costi che pesano su tutto il sistema produttivo.

In questo scenario, il bando LogIN Business lanciato lo scorso luglio dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rappresenta un’occasione concreta per invertire la rotta. E le richieste presentate mostrano in maniera chiara le priorità del settore.

Cosa capiamo dal bando

Grazie a questa iniziativa, nella prima metà di settembre, accedendo alla piattaforma RAM, è stato possibile presentare domanda per accedere a una misura del PNRR che prevede la messa a disposizione di 157 milioni di euro a supporto di imprese di trasporto merci e logistica che investono in digitalizzazione e interoperabilità.

Il cofinanziamento può arrivare fino al 40% in regime ordinario e fino al 100% in regime de minimis, con l’obiettivo di coinvolgere almeno 8.350 imprese e concludere i progetti entro il 2026. Non si tratta soltanto di contributi economici: LogIN Business è, a tutti gli effetti, una spinta al cambiamento, un acceleratore che incoraggia le imprese a ripensare i processi, a dotarsi di piattaforme interoperabili, ad abbandonare definitivamente la carta in favore di sistemi digitali sicuri e riconosciuti a livello europeo.

Logistica digitale e priorità di investimento delle imprese

La stragrande maggioranza delle imprese punta sull’eFTI, lo standard europeo che permetterà di uniformare e digitalizzare lo scambio dati lungo tutta la catena logistica; circa la metà include anche la e-CMR, la versione digitale della lettera di vettura internazionale; una quota minore, ma comunque significativa, lavora sull’interoperabilità con la Piattaforma Logistica Nazionale (PLN) e con i sistemi portuali.

Questo conferma che le aziende vedono nella dematerializzazione documentale e nell’allineamento agli standard europei la leva principale per rendere i propri processi più efficienti.

Standard europei per il trasporto: eFTI ed e-CMR

Ma cosa significa concretamente logistica digitale in questo contesto?

eFTI: documenti digitali validi per i controlli su strada

Un documento eFTI significa, ad esempio, non dover più presentare documenti cartacei a ogni controllo della polizia stradale: tutte le informazioni viaggiano in un formato digitale unico, accessibile alle autorità e valido in tutti gli Stati aderenti al protocollo.

e-CMR: la lettera di vettura che viaggia online

Con la e-CMR non è più necessario stampare e firmare fisicamente la lettera di vettura: spedizioniere, trasportatore e cliente condividono lo stesso documento digitalmente, riducendo tempi di gestione e rischi di errore.

Interoperabilità con la PLN: un solo accesso per più interlocutori

L’interoperabilità con la PLN consente invece di collegare i sistemi aziendali direttamente a un hub pubblico nazionale, evitando inserimenti manuali e duplicazioni di dati: un unico accesso, valido per dialogare con gli enti pubblici e privati interessati e integrati.

Piattaforma Logistica Nazionale al centro della logistica digitale

In questo percorso, la Piattaforma Logistica Nazionale assume quindi un ruolo centrale. Spesso percepita come un tecnicismo, la PLN è in realtà un bene comune digitale: una volta pronta, sarà una grande infrastruttura pubblica che può semplificare procedure, ridurre oneri burocratici e rendere più trasparente il dialogo tra imprese e istituzioni.

Collegare i sistemi aziendali a questa piattaforma significa inserire la logistica italiana in un ecosistema integrato, dove i diversi attori – dalle imprese ai porti, dalle dogane alle autorità – parlano finalmente un linguaggio digitale comune.

Logistica digitale, competitività e mercato europeo

A livello europeo, la direzione è già tracciata. Il regolamento eFTI consentirà di utilizzare un formato digitale standardizzato per lo scambio di informazioni di trasporto, mentre la diffusione della e-CMR sostituirà progressivamente la lettera di vettura cartacea.

Questi strumenti non sono meri adempimenti burocratici, ma veri e propri driver di competitività: riducono tempi e costi, aumentano la tracciabilità, garantiscono validità legale. Chi si muove per tempo sarà più pronto a operare in un mercato europeo che chiede sempre più efficienza e integrazione.

Tecnologie abilitanti: intelligenza artificiale e cloud

Accanto agli standard, il bando guarda anche alle tecnologie abilitanti, riconoscendo il valore dell’intelligenza artificiale e del cloud nella logistica digitale.

Intelligenza artificiale: ottimizzare carichi e rotte

L’intelligenza artificiale consente di ottimizzare i carichi, pianificare rotte dinamiche, ridurre sprechi e aumentare la sostenibilità delle operazioni.

Cloud: dati integrati e continuità operativa

Il cloud offre uno spazio sicuro e scalabile per integrare i dati, dialogare con infrastrutture pubbliche come la PLN e garantire continuità operativa.

Non è più il tempo dei gestionali chiusi in azienda: la logistica del futuro sarà un ecosistema digitale aperto, interoperabile e resiliente.

Competenze e formazione per la logistica digitale del futuro

In questo percorso la tecnologia non basta da sola: servono anche competenze. Fedespedi, oltre a informare e assistere le imprese nella partecipazione al bando grazie alla convenzione con Circle Group, ha messo al centro il tema della formazione digitale.

Webinar, incontri, sportelli di supporto e programmi specifici per i giovani spedizionieri sono strumenti fondamentali per alzare il livello delle competenze e accompagnare le imprese non solo nell’acquisto di nuove piattaforme, ma soprattutto nel loro utilizzo efficace.

Un percorso di formazione è imprescindibile, in quanto la trasformazione digitale funziona davvero solo se le persone che la vivono ogni giorno sono in grado di sfruttarne appieno il potenziale.

Immaginare una logistica che funziona davvero in digitale significa immaginare camion che viaggiano senza carte da firmare a ogni confine, documenti che passano da un sistema all’altro senza errori e tempi di attesa ridotti per imprese e cittadini.

È questo il futuro della logistica digitale che oggi possiamo iniziare a costruire.

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