scenari

AI nelle insurtech: innovazione e nodi etici



Indirizzo copiato

L’IA rivoluziona il settore assicurativo attraverso automazione, valutazione del rischio avanzata e prevenzione delle frodi. Emergono criticità su privacy, etica e cybersecurity che impongono l’adozione di soluzioni come Explainable AI e Privacy by Design per garantire conformità a GDPR e AI Act

Pubblicato il 3 mar 2025

Paola Zanellati

Responsabile Protezione dei Dati – DPO Consulente Privacy



insurtech The,Abstract,Image,Of,Businessman,Point,To,The,Hologram,On
The abstract image of businessman point to the hologram on his smartphone and blurred car accident is backdrop. the concept of communication, network, insurance, financial and internet of things.

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore assicurativo, migliorando i processi, ottimizzando la gestione del rischio e personalizzando i servizi per i clienti.

Le compagnie di assicurazione stanno adottando tecnologie avanzate per automatizzare operazioni complesse, ridurre i costi e migliorare l’esperienza degli assicurati.

Tuttavia, l’uso dell’AI solleva anche questioni critiche in materia di privacy, protezione dei dati e conformità normativa, specialmente con:

Superare le sfide dell’integrazione dell’IA nel settore assicurativo

Il settore insurtech in Italia sta attraversando una fase di espansione significativa, trainata da un forte incremento degli investimenti nel settore tecnologico.

Tuttavia, l’integrazione dell’IA nel comparto assicurativo presenta ancora diverse sfide. Tra le principali criticità segnalate dalle aziende emergono:

  • difficoltà di integrazione con le infrastrutture IT esistenti (62%)
  • questioni etiche legate all’uso dell’IA (52%)
  • preoccupazioni sulla privacy e gestione dei dati (57%)
  • adeguamento alle normative vigenti (48%)

Secondo Italian Insurtech Association per superare questi ostacoli e restare competitivi, le compagnie assicurative devono puntare non solo sull’adozione di nuove tecnologie, ma anche sull’acquisizione di competenze specifiche in materia di IA. Guardando al futuro, si stima che entro il 2030 più del 50% delle polizze assicurative includerà almeno un elemento basato sull’Intelligenza Artificiale.

Le applicazioni dell’IA nel settore assicurativo

Le applicazioni dell’IA nel settore assicurativo sono individuabili nei punti seguenti:

Automazione della sottoscrizione

L’Intelligenza Artificiale rivoluziona il processo di sottoscrizione assicurativa, consentendo una valutazione automatizzata delle richieste di polizza. Grazie a modelli di Machine Learning e Natural Language Processing, le compagnie assicurative possono elaborare grandi quantità di dati provenienti da moduli online, documenti finanziari e storico assicurativo, riducendo drasticamente i tempi di approvazione. Inoltre, l’automazione permette di identificare eventuali rischi anomali in tempo reale, migliorando la precisione nella selezione dei clienti. L’integrazione con sistemi di gestione documentale (DMS) facilita l’estrazione e la verifica automatizzata delle informazioni, garantendo conformità normativa e riduzione degli errori umani.

Valutazione del rischio e pricing dinamico

L’uso di modelli predittivi basati su Big Data Analytics consente alle compagnie di personalizzare il pricing in base ai profili di rischio individuali. Gli algoritmi di Deep Learning analizzano dati provenienti da diverse fonti, tra cui telematica, dati di geolocalizzazione, storia clinica (per le assicurazioni sanitarie) e comportamenti di guida (per le polizze auto). Questo approccio consente di implementare sistemi di pricing dinamico (Usage-Based Insurance – UBI), in cui il premio assicurativo viene calcolato in tempo reale sulla base del comportamento effettivo del cliente. Inoltre, l’IA aiuta a identificare schemi di rischio emergenti, permettendo alle compagnie di adeguare le tariffe in maniera proattiva, mantenendo la sostenibilità finanziaria del portafoglio polizze.

Chatbot e assistenza virtuale

L’adozione di chatbot avanzati e assistenti virtuali basati su natural language processing (NLP) e sistemi di generative AI sta trasformando il customer service nel settore assicurativo. Questi strumenti consentono di rispondere automaticamente a domande frequenti, fornire preventivi personalizzati e gestire richieste di sinistri in tempo reale. I chatbot, integrati con Customer Relationship Management (CRM) e Robotic Process Automation (RPA), possono guidare i clienti nella compilazione dei moduli, riducendo il carico di lavoro degli operatori umani. Inoltre, gli assistenti vocali basati su IA conversazionale migliorano l’interazione con gli utenti, offrendo supporto 24/7 e aumentando la soddisfazione del cliente grazie a risposte rapide e precise.

Analisi predittiva per la gestione dei sinistri

L’IA utilizza modelli di predizione del rischio basati su analisi comportamentale e machine learning per stimare la probabilità che un sinistro si verifichi. Grazie all’integrazione di dati storici, condizioni meteorologiche, dati telematici dei veicoli e abitudini degli assicurati, le compagnie possono prevedere eventi con elevata precisione. Questo consente di ottimizzare le strategie di copertura e gestire in modo più efficiente i fondi di riserva per il pagamento dei sinistri. Inoltre, l’IA accelera il processo di liquidazione dei sinistri attraverso Computer Vision, che analizza immagini e video dei danni per effettuare stime automatiche dei costi di riparazione, riducendo i tempi di valutazione e migliorando l’accuratezza della perizia.

Rilevamento e prevenzione delle frodi assicurative

Le compagnie assicurative affrontano il problema delle frodi assicurative, che causano perdite miliardarie ogni anno. Gli algoritmi identificano schemi sospetti nei dati dei sinistri, analizzando relazioni tra assicurati, periti, officine e medici legali per individuare possibili collusioni. L’IA utilizza tecniche di NLP per analizzare le dichiarazioni testuali, verificando incongruenze o pattern ricorrenti nei documenti di denuncia. Inoltre, modelli di Deep Learning addestrati su dataset di sinistri fraudolenti riescono a riconoscere comportamenti atipici in tempo reale, segnalando le richieste a rischio per una revisione approfondita. Questa tecnologia permette di ridurre drasticamente i pagamenti impropri e migliorare la trasparenza nel settore.

Le compagnie assicurative nel campo sanitario sono in grado di prevedere la probabilità che un assicurato sviluppi determinate patologie e offrire coperture sanitarie personalizzate. Ad esempio, un algoritmo predittivo può stimare il rischio di malattie cardiovascolari in base ai livelli di colesterolo, pressione sanguigna, attività fisica e genetica di un individuo, permettendo alla compagnia di proporre polizze su misura con premi adattati al profilo sanitario del cliente.

Parallelamente, l’integrazione di dispositivi indossabili e Internet of Things (IoT) sta rivoluzionando il monitoraggio continuo della salute. I dispositivi indossabili come smartwatch, sensori biometrici e fitness tracker, raccolgono in tempo reale dati su frequenza cardiaca, livelli di ossigeno nel sangue, pressione arteriosa, qualità del sonno e attività fisica. Queste informazioni vengono elaborate da sistemi di IA, che consentono alle compagnie assicurative di monitorare lo stato di salute degli assicurati e valutare il rischio sanitario in modo più accurato e dinamico. Ad esempio, una persona che mantiene uno stile di vita sano e attivo potrebbe beneficiare di sconti sulle polizze sanitarie, mentre un individuo con segnali di rischio potrebbe ricevere programmi di prevenzione personalizzati. Questo approccio non solo consente alle assicurazioni di ottimizzare la gestione del rischio, ma favorisce anche un modello più preventivo e proattivo, in cui le compagnie collaborano con gli assicurati per migliorare il loro benessere generale.

Un altro ambito in cui l’IA sta avendo un impatto significativo è la telemedicina, che sta diventando un elemento chiave per le assicurazioni sanitarie. I sistemi di telemedicina supportati dall’IA consentono di analizzare sintomi, diagnosticare patologie e fornire consulenze mediche a distanza in modo più rapido ed efficace. Le compagnie assicurative stanno sempre più integrando la telemedicina con l’IA, offrendo ai propri clienti accesso immediato a consulti medici virtuali, riducendo i tempi di attesa e migliorando la qualità delle cure. Ad esempio, i chatbot medici avanzati possono interagire con i pazienti in tempo reale, raccogliere informazioni sui sintomi e suggerire un primo livello di diagnosi, indirizzando poi l’assicurato verso uno specialista se necessario. Inoltre, la telemedicina supportata dall’IA consente di monitorare pazienti cronici a distanza, inviando alert alle compagnie assicurative e agli operatori sanitari in caso di anomalie nei parametri vitali. Questo approccio innovativo migliora la gestione delle patologie a lungo termine, riduce i costi di ospedalizzazione e ottimizza l’utilizzo delle risorse sanitarie.

Sfide etiche e normative nell’adozione dell’IA nelle assicurazioni

Tuttavia, l’adozione di questi sistemi comporta rischi significativi in termini di etica, privacy e conformità normativa, in particolare rispetto al R.E. 2016/679. L’integrazione dell’IA nelle assicurazioni solleva questioni etiche fondamentali, che riguardano il trattamento dei dati sensibili, la trasparenza delle decisioni automatizzate e la protezione degli interessati.

Le principali sfide etiche a cui pensare sono la trasparenza e comprensibilità degli algoritmi.

Trasparenza e comprensibilità degli algoritmi

Uno dei problemi principali nell’uso dell’IA nelle assicurazioni è la mancanza di trasparenza degli algoritmi. Spesso, i modelli di Machine Learning (ML) e Deep Learning operano come “scatole nere”, rendendo difficile per gli utenti e persino per gli stessi assicuratori comprendere come vengono prese determinate decisioni.

L’articolo 22 del GDPR stabilisce che gli interessati non possono essere soggetti a decisioni basate esclusivamente su un trattamento automatizzato, inclusa la profilazione, se tali decisioni producono effetti giuridici significativi o hanno un impatto sostanziale sulla loro vita, a meno che non vi sia una base giuridica adeguata. Questo principio è particolarmente rilevante per il settore assicurativo, in cui le compagnie utilizzano algoritmi per determinare i premi assicurativi, valutare il rischio e persino accettare o rifiutare richieste di polizze.

Protezione dei dati e conformità normativa

L’AI è ampiamente utilizzata per analizzare grandi volumi di dati provenienti da:

– dati demografici e socioeconomici degli assicurati

– storia medica e dati biometrici (nel caso di assicurazioni sanitarie)

– dati telematici e comportamentali (ad es. stile di guida per le assicurazioni auto)

– storia dei sinistri e analisi delle frodi

Se questi dati vengono utilizzati per automatizzare completamente le decisioni in merito all’accettazione di una polizza o alla determinazione di un premio, il GDPR impone specifiche tutele per gli assicurati, affinché le decisioni non siano opache, discriminatorie o non contestabili.

L’applicazione dell’articolo 22 implica che un algoritmo non può determinare automaticamente: l’approvazione o il rifiuto di una richiesta di polizza, l’importo del premio assicurativo senza una revisione umana, la liquidazione di un sinistro basandosi solo su sistemi automatizzati.

Gli utenti hanno diritto a una spiegazione chiara e comprensibile sui dati utilizzati per la profilazione, il funzionamento degli algoritmi di IA, i criteri su cui si basano le decisioni.

Importanza dell’explainable AI nel settore assicurativo

L’assicurato può contestare una decisione automatizzata e richiedere una revisione umana del proprio caso. Ciò significa che la compagnia deve prevedere un meccanismo di supervisione e revisione delle decisioni prese dall’IA.

Gli utenti hanno diritto alla non discriminazione, l’uso di algoritmi non deve generare discriminazioni basate su sesso, età, origine etnica o condizioni mediche, come stabilito dagli articoli 5 e 9 del GDPR.

Gli utenti hanno diritto alla minimizzazione dei dati quindi le compagnie devono raccogliere solo i dati strettamente necessari per la valutazione del rischio, evitando pratiche di sorveglianza eccessiva sugli assicurati.

Per conformarsi all’articolo 22, le compagnie assicurative devono adottare sistemi di Explainable AI (XAI) ossia un insieme di tecniche e metodologie sviluppate per rendere i modelli di AI più trasparenti, interpretabili e comprensibili per gli esseri umani. L’obiettivo principale della XAI è ridurre il fenomeno per cui gli algoritmi di prendono decisioni senza fornire spiegazioni chiare sui criteri utilizzati.

Strategie di cybersecurity per proteggere i sistemi di IA

Nel settore assicurativo, la XAI è particolarmente importante per garantire la conformità al R.E. 2016/679 e l’AI Act che impongono trasparenza nelle decisioni automatizzate, specialmente in settori ad alto rischio come quello finanziario e assicurativo.
E’ obbligatorio per la conformità normativa integrare e dimostrare meccanismi che consentano una revisione umana delle decisioni critiche, garantendo che l’IA non prenda decisioni discriminatorie o ingiuste.
Effettuare controlli periodici sugli algoritmi, per assicurarsi che non emergano bias o errori sistematici nel trattamento dei dati è una misura organizzativa per dimostrare la conformità alla normativa.

Inoltre, l’aumento esponenziale degli attacchi informatici ha reso imprescindibile l’adozione di strategie di cybersecurity avanzate per mitigare i rischi associati all’IA. L’impiego di Zero Trust Security Model, crittografia e sistemi di monitoraggio continuo è ormai un requisito imprescindibile per garantire la sicurezza dei dati e la conformità alle normative come GDPR, Regolamento DORA e AI Act.

Mitigazione dei rischi associati all’IA nel campo delle assicurazioni

L’adozione dell’AI ha ampliato la superficie d’attacco, esponendo le compagnie a vulnerabilità specifiche, tra cui manipolazione algoritmica, furto di modelli, attacchi adversarial e compromissione dei dispositivi IoT. La protezione di questi sistemi richiede un approccio strutturato alla cybersecurity, con soluzioni avanzate di Zero Trust Architecture, autenticazione multifattore, crittografia e Explainable AI (XAI), in conformità con il GDPR, l’AI Act e il DORA.

Gli adversarial attacks mirano a manipolare i dati di input per alterare le decisioni dei modelli di IA. Anche piccole modifiche nei dati possono compromettere l’accuratezza delle valutazioni del rischio e la gestione dei sinistri. Nel Data Poisoning gli attaccanti inquinano i data base di addestramento per modificare il comportamento del modello.

Misure avanzate di cybersecurity per l’IA nelle assicurazioni

Per mitigare i rischi e proteggere i sistemi IA utilizzati nelle assicurazioni, le compagnie devono adottare strategie avanzate di cybersecurity, tra cui:

controllo periodico dei modelli IA per identificare vulnerabilità e anomalie.
– aumentare la trasparenza degli algoritmi per rilevare comportamenti anomali.
– protezione delle banche dati con tecniche di pseudonimizzazione e crittografia end-to-end.
– implementazione di sistemi di monitoraggio (SOC) per rilevare e rispondere rapidamente agli attacchi.
– applicare il principio del minor privilegio permettendo solo l’accesso ai dati strettamente necessari per ogni operazione.

– segmentazione delle reti IoT

– conformità normativa (AI Act, R.E. 2016/679, DORA)

– Audit periodici per verificare la compliance

– Privacy by Design e Privacy by Default per garantire il trattamento sicuro dei dati.

Governare l’IA con responsabilità e visione etica

L’Intelligenza Artificiale non è solo un’innovazione tecnologica, ma una forza trasformativa che ridefinisce il settore assicurativo, ricodifica il concetto di rischio e riscrive l’interazione tra compagnie e clienti. Tuttavia, l’adozione dell’IA non può essere guidata solo dall’efficienza e dalla velocità: deve essere governata con criterio, responsabilità e visione etica.

L’assicurazione è nata per offrire protezione, fiducia e certezza in un mondo incerto. Se l’IA diventa un algoritmo opaco, privo di trasparenza e comprensione, il settore perde la sua essenza più profonda. Le compagnie assicurative devono andare oltre la semplice adozione tecnologica e diventare garanti di un utilizzo etico e sicuro dell’IA, senza sacrificare la giustizia, l’accessibilità e la personalizzazione delle polizze.

Il futuro dell’IA nel settore assicurativo

Il futuro non premierà chi adotterà l’IA più rapidamente, ma chi saprà usarla con intelligenza, rispetto per il cliente e conformità alle normative. Il vero successo non sarà delegare le decisioni all’algoritmo, ma costruire un sistema in cui l’IA supporta l’uomo senza mai sostituirlo nella responsabilità finale. L’innovazione più grande non è l’IA stessa, ma il modo in cui scegliamo di governarla.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4