Space economy

Da evento a piattaforma: la sfida dello Space Meeting Veneto 2025



Indirizzo copiato

Dal 20 maggio al Tronchetto si apre una nuova edizione dello Space Meeting Veneto. Oggi evento regionale, domani forse piattaforma globale per industria, investitori e politiche spaziali. A patto di superare la logica localistica e costruire una regia glocal tra PMI, finanza e istituzioni

Pubblicato il 19 mag 2025

Leonella Gori

SDA Bocconi School of Management

Alessandro Sannini

Ceo Twin Advisors&Partners Limited



space economy (1); settore energetico Tecnologie spaziali per la difesa; Elon Musk SpaceX legge spaziale italia legge italiana sullo spazio

“Ci incontreremo a Venezia”, diceva Corto Maltese, e la frase oggi suona profetica. Dal 20 al 22 maggio, al Terminal Crociere del Tronchetto, va in scena lo Space Meeting Veneto 2025, uno degli eventi italiani dedicati alla space economy. Si presenta come un momento di valorizzazione delle eccellenze venete del settore, ma – a guardare la struttura attuale – resta, per ora, un’iniziativa ancorata a una dimensione localistica, con limitato impatto su scala nazionale e quasi nessuna proiezione europea.

La città, con la sua storia di repubblica mercantile e innovativa, sembrerebbe perfetta per ospitare un forum internazionale permanente sul futuro della tecnologia spaziale. Ma il contenuto dell’evento, per ora, non è all’altezza della cornice. Il rischio è che lo Space Meeting possa addirittura risolversi in un rituale di autocompiacimento, un’occasione mancata, mentre il resto dell’Europa corre.


Assenza di una visione strategica nella space economy veneta

Lo Space Meeting, oggi, è una rassegna in crescita. Raccoglie aziende, università, start-up, centri di ricerca e attori pubblici regionali. Ma non esprime ancora una visione strategica, né è percepito come uno snodo decisivo per le policy o per l’attrazione degli investimenti. Rispetto a eventi come l’ADM di Torino, lo IAC globale o la Paris Space Week, Venezia rimane fuori dal radar delle agende che contano.

Eppure, mai come oggi, ci sarebbe bisogno di un evento “altro”: né fiera commerciale né forum istituzionale, ma qualcosa che sappia congiungere industrie e investitori, imprese mature e PMI, territori e politica europea. Lo spazio è diventato troppo grande per restare confinato in logiche verticali: è tecnologia, ma anche manifattura, clima, energia, difesa, comunicazione, dati.


Verso un ecosistema spaziale veneto: tra eccellenze e frammentazione

Il Veneto non parte da zero. Ha competenze storiche nella meccanica di precisione, nella sensoristica, nei materiali avanzati. In alcune sub-verticali come la fluidica o i sistemi embedded è già parte di value chain internazionali. Ma manca l’organizzazione strutturata di un distretto, un’alleanza territoriale, manca un’identità condivisa.

Aziende, università ed enti pubblici operano spesso in silos poco comunicanti. Lo Space Meeting potrebbe diventare la cabina di regia per integrare queste forze, facendo emergere il Veneto come player strutturato della new space economy. Ma questo implica superare il perimetro della promozione, per entrare in quello della progettazione industriale, con obiettivi chiari, strumenti operativi e una governance riconosciuta.

Uno degli ostacoli principali alla strutturazione di un vero ecosistema spaziale in Veneto è rappresentato dalle Reti Innovative Regionali (RIR), nate con buoni propositi ma rivelatesi strumenti normativamente rigidi, verticali e scarsamente efficaci. I riferimenti normativi (L.R. 13/2014 e DGR 1139/2017) sono pensati più per la classificazione di filiere produttive tradizionali che per l’attivazione di ecosistemi industriali complessi, dinamici e multisettoriali come quello spaziale.

Le RIR si muovono su assi tematici troppo stretti, non valorizzano sufficientemente il portafoglio delle aziende coinvolte, non incentivano operazioni cross-funzionali e soprattutto non promuovono la convergenza tra spazio, deeptech e manifattura avanzata, oggi indispensabile per creare valore. Il risultato è una serie di entità formali, spesso disconnesse tra loro, che operano in assenza di massa critica e senza una vera regia strategica.


Lo spazio come asse economico e geopolitico regionale

L’aerospazio non è un comparto di nicchia. È un’infrastruttura economica e geopolitica. Chi controlla le orbite, i dati satellitari, le tecnologie di osservazione e navigazione, controlla le catene del valore globali. Per questo le grandi potenze investono miliardi, e per questo Bruxelles ha inserito la space economy tra le tecnologie abilitanti chiave per l’autonomia strategica dell’Unione.

Anche su scala locale, però, i ritorni sono concreti. Ogni euro investito nello spazio ne genera molti di più in settori come agritech, energia, costruzioni, logistica e ambiente. Il territorio veneto ha tutto da guadagnare, ma serve un disegno. Senza regia, ogni iniziativa resta scollegata. Senza distretto, ogni azienda resta isolata. Senza capitale, ogni innovazione resta fragile.


Opportunità politica: spazio come priorità del nuovo governo regionale

Nel secondo semestre 2025 il Veneto rinnoverà la sua guida politica. Sarà un momento decisivo per capire se la regione vuole davvero entrare nella partita del deeptech, oppure se continuerà a gestire il proprio potenziale industriale con una visione di lungo periodo di portata che taluni potrebbero non a torto definire limitata.

Lo spazio dovrebbe essere inserito in ogni programma politico come asse strategico regionale, in sinergia con altri settori come biomedicale, robotica, AI e green tech. Ma deve esserlo in modo reale, operativo, non a livello di una voce di contorno. Le aziende non chiedono incentivi a pioggia: chiedono politiche industriali serie, attrattive per gli investimenti, coordinate sul territorio, capaci di fare massa critica.

Space Investment Forum: da esperimento a infrastruttura stabile

Una novità dell’edizione 2025 è lo Space Investment Forum, una sezione dell’evento pensata per far dialogare imprese e investitori. È un’idea giusta, perché oggi in Italia manca un luogo in cui il capitale paziente e l’industria spaziale possano incontrarsi. Le PMI faticano a scalare, e il totale degli investimenti privati– con soli 170 milioni investiti finora nel comparto – è ancora ai margini.

Lo scenario è paradossale. I capitali ci sono. Ci sono family office, casse di previdenza, fondi pensione, holding industriali pronti a investire in tecnologie hard. Ma non sanno dove guardare. Mancano i progetti credibili, le strutture di analisi, i tavoli di deal flow. Il risultato è che il sistema finanziario resta in attesa e le aziende sottocapitalizzate.

Un Investment Forum, se ben fatto, potrebbe cambiare tutto. Dovrebbe diventare una piattaforma permanente, capace di attrarre anche investitori europei, collegarsi con ESA, EUSPA, la Banca Europea per gli Investimenti e i programmi come CASSINI. Servono pitch, ma anche benchmark. Servono relazioni, ma anche strumenti. Altrimenti si resta nel mondo delle slide.


Oltre i panel: servono contenuti, proposte e posizione strategica

Per essere davvero rilevante, lo Space Meeting Veneto deve produrre contenuto reale, lungi da qualsivoglia intento celebrativo. Ogni edizione dovrebbe concludersi con uno o più position paper condiviso tra imprese, università e Regione. Un documento capace di individuare priorità, strategie, criticità normative, strumenti mancanti e scenari tecnologici. Il valore di un evento, oggi, si misura anche dalla sua capacità di influenzare politiche pubbliche e strategie d’impresa. Senza contenuto, restano i gadget.

Dovrebbe anche diventare un osservatorio di metatrend: quali sono le nuove tecnologie in arrivo? Dove si sta muovendo il capitale globale? Quali sono le sub-filiere emergenti? Dove può specializzarsi il Veneto, e con quali alleanze internazionali?


Venezia capitale della space economy: tra ambizione e realtà

Venezia ha tutto per diventare la Davos della space economy europea. La posizione geografica è strategica. La storia è quella di un ponte tra mondi. Il simbolismo culturale può attrarre l’élite industriale e finanziaria globale. Ma servono volontà politica, visione industriale e, soprattutto, una governance glocal.

Concertazione è la parola chiave. Bisogna mettere insieme PMI e mica, regioni e Bruxelles, università e aziende, startup e investitori. Solo così si crea un vero ecosistema. Solo così si producono politiche industriali robuste. Solo così lo Space Meeting smette di essere un evento e diventa una piattaforma europea permanente.


Il veneto deve decidere se giocare da protagonista

Lo spazio non è un sogno futurista. È il presente. E chi oggi lo ignora, domani sarà irrilevante. Il Veneto ha le competenze, le imprese, i talenti. Venezia ha il fascino, il posizionamento e il potenziale. Lo Space Meeting è una scintilla. Ma senza ossigeno politico, finanziario e strategico, la scintilla si spegne.

L’appuntamento del 20 maggio può essere un punto di svolta. Ma solo se si ha il coraggio di interrompere definitivamente retaggi di provincialismo, aspetti di visibilità egocentrica e improduttiva. Servono, piuttosto, investimenti reali, contenuti forti, politiche ambiziose. E serve un messaggio chiaro: il Veneto è pronto a giocare nello spazio. Non da comprimario, ma da protagonista.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
INIZIATIVE
L'ANALISI
ANALISI
PODCAST
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
LA DECISIONE
Digital gap: l’Europa punta a un sostegno mirato per le zone rurali
INNOVAZIONE
Fondi Ue, motore della digitalizzazione delle imprese italiane
COMPETENZE
Software developer, il caso Apple Academy tra innovazione e rigenerazione urbana
I PROGETTI
Laboratori ad alta tecnologia, l’Emilia-Romagna spinge l’innovazione delle imprese
INNOVAZIONE
Smart Cities, digitalizzazione e sostenibilità urbana con i fondi Ue
L'APPROFONDIMENTO
Open Data, più trasparenza e innovazione con i fondi Ue
IL WHITE PAPER
Verso una Sicilia sostenibile: innovazione e rigenerazione urbana
Le proposte
Riforma della politica di coesione Ue: nuove priorità per sfide globali
IL WHITE PAPER
AMBIENTE: i progetti finanziati dalla politica di coesione
INNOVAZIONE
Agricoltura e rinnovabili: agrivoltaico come simbiosi tra energia e food
SCENARI
Sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili: Sicilia capofila
IL PROGETTO
Economia blu sostenibile: BYTHOS trasforma gli scarti di pesce per la salute umana
IL WHITE PAPER
Innovazione e coesione: la trasformazione digitale della Campania con il PO FESR
BANDA ULTRALARGA
Piano Italia 5G, i fondi coesione driver di innovazione
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
LA DECISIONE
Digital gap: l’Europa punta a un sostegno mirato per le zone rurali
INNOVAZIONE
Fondi Ue, motore della digitalizzazione delle imprese italiane
COMPETENZE
Software developer, il caso Apple Academy tra innovazione e rigenerazione urbana
I PROGETTI
Laboratori ad alta tecnologia, l’Emilia-Romagna spinge l’innovazione delle imprese
INNOVAZIONE
Smart Cities, digitalizzazione e sostenibilità urbana con i fondi Ue
L'APPROFONDIMENTO
Open Data, più trasparenza e innovazione con i fondi Ue
IL WHITE PAPER
Verso una Sicilia sostenibile: innovazione e rigenerazione urbana
Le proposte
Riforma della politica di coesione Ue: nuove priorità per sfide globali
IL WHITE PAPER
AMBIENTE: i progetti finanziati dalla politica di coesione
INNOVAZIONE
Agricoltura e rinnovabili: agrivoltaico come simbiosi tra energia e food
SCENARI
Sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili: Sicilia capofila
IL PROGETTO
Economia blu sostenibile: BYTHOS trasforma gli scarti di pesce per la salute umana
IL WHITE PAPER
Innovazione e coesione: la trasformazione digitale della Campania con il PO FESR
BANDA ULTRALARGA
Piano Italia 5G, i fondi coesione driver di innovazione
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 3