Le risorse umane sono al centro di un’ importantissima trasformazione. In un contesto segnato da incertezza economica, aumento dei costi e rapida evoluzione tecnologica, i leader HR devono reinventare strategie e strumenti per attrarre, sviluppare e trattenere i talenti.
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Risorse umane: un settore in trasformazione
L’intelligenza artificiale (IA) è oggi il vero motore di questa rivoluzione, come conferma l’HR Software Trends Survey 2025 di Capterra, che ha coinvolto oltre 3.200 leader HR in 11 Paesi, 300 dei quali in Italia.
Dallo studio emergono quattro trend chiave: l’IA come leva per un recruiting più efficace, la centralità di una formazione continuativa, il ruolo della tecnologia nell’engagement dei dipendenti e la gestione dei rischi legati all’adozione dell’IA. Ma il vero successo, sottolineano gli esperti, dipende dalla capacità di sviluppare competenze digitali, proteggere i dati e mantenere le persone al centro delle decisioni.
Rrecruiting intelligente: l’IA accelera la selezione
Il recruiting è una delle sfide più sentite dai leader HR italiani: il 39% segnala la difficoltà di assumere talenti qualificati, mentre il 48% prevede un aumento dei costi di selezione rispetto all’anno scorso. L’IA si rivela un alleato prezioso: chatbot, sistemi di pre-screening automatizzato e piattaforme di talent analytics consentono di gestire grandi volumi di candidature, identificare i profili più compatibili e offrire un’esperienza personalizzata ai candidati.
Secondo Brian Westfall, analista HR tech intervistato in merito ai risultati dello studio, il recruiting non riguarda solo l’identificazione dei migliori, ma anche il coinvolgimento attivo dei candidati per evitare abbandoni e garantire una candidate experience di qualità. Tuttavia, la tecnologia non sostituisce l’empatia e la capacità di relazione dei recruiter: l’integrazione tra automazione e soft skill umane resta fondamentale.
Le aziende che adottano soluzioni di HR analytics e software ATS con funzionalità di intelligenza artificiale ottimizzano la pubblicazione degli annunci e la selezione dei candidati, riducendo tempi e costi di assunzione. L’IA automatizza le attività più ripetitive, come la valutazione preliminare dei curriculum, liberando tempo prezioso ai recruiter per concentrarsi sulle fasi più strategiche del processo. In questo contesto diventa fondamentale garantire trasparenza nell’utilizzo di questi strumenti e offrire sempre ai candidati la possibilità di interagire con un recruiter umano, valorizzando così l’esperienza personale.
Upskilling e formazione continua per restare competitivi
L’accelerazione tecnologica rende l’upskilling una priorità. Il 45% dei leader HR globali considera la formazione una delle principali sfide per il prossimo anno. In Italia, il 43% degli HR leader indica l’upskilling come criticità operativa per i prossimi 12 mesi, e il 64% prevede un aumento dei costi per la formazione rispetto all’anno scorso. La vera sfida è individuare i gap di competenze, soprattutto in ambito digitale e IA.
Le aziende che investono nell’upskilling possono non solo colmare i gap più rapidamente rispetto all’assunzione di nuovi talenti, ma aumentare anche produttività e retention. L’integrazione di sistemi HR avanzati (HRIS, talent analytics, LMS) e l’uso dell’IA per personalizzare i percorsi di apprendimento consentono di progettare programmi formativi su misura, monitorare i progressi e adattare le strategie alle reali esigenze della forza lavoro.
Inoltre, la collaborazione tra HR e leader di business è fondamentale per allineare le iniziative formative agli obiettivi aziendali e garantire un ritorno sull’investimento.
Engagement e retention: la tecnologia come leva per il benessere
Il coinvolgimento e la fidelizzazione dei dipendenti sono tra le massime priorità dei leader HR. A livello globale, il 43% degli utenti di IA nei software HR riferisce un aumento della soddisfazione e dell’engagement, mentre il 39% segnala un impatto positivo sulla retention. In Italia, il 32% dei leader HR individua l’engagement come sfida prioritaria, e il 22% cita la retention tra le principali criticità per i prossimi 12 mesi.
L’adozione di software HR con IA consente di raccogliere dati in tempo reale sul sentiment dei dipendenti, identificare aree di miglioramento e personalizzare benefit e opportunità di crescita. Portali di carriera interni, talent marketplace e strumenti per il benessere mentale possono contribuire a creare un ambiente di lavoro inclusivo e stimolante.
IA e gestione del rischio: sicurezza, privacy e cultura digitale
L’adozione massiva dell’IA nei processi HR porta nuove sfide legate a sicurezza, qualità dei dati e privacy. Quasi la metà dei leader HR globali indica l’implementazione efficace del software e la valutazione dei rischi dell’IA come principali preoccupazioni. In Italia, il 60% considera la sicurezza un criterio critico nella scelta dei software.
La qualità dei dati, la conformità normativa e la trasparenza dei processi decisionali dell’IA sono fondamentali per ridurre i rischi e garantire la fiducia di dipendenti e stakeholder. Implementare correttamente i software HR, mantenere alta la qualità dei dati e formare il personale sull’uso responsabile dell’IA consente di mitigare i rischi e massimizzare i benefici dell’automazione.
Solo una gestione consapevole e proattiva di questi aspetti può consentire alle aziende di sfruttare appieno i vantaggi dell’automazione, mantenendo al contempo un elevato livello di protezione e conformità.
Il futuro dell’HR è umano-centrico e data-driven
Il 2025 si prospetta come un anno cruciale per la trasformazione delle risorse umane. L’intelligenza artificiale, l’upskilling continuo e la protezione dei dati sono ormai elementi imprescindibili per il successo delle organizzazioni. Tuttavia, la vera sfida sarà mantenere le persone al centro, utilizzando la tecnologia come leva per valorizzare il talento, promuovere la crescita e garantire un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo.
I leader HR che sapranno agire su queste tendenze saranno meglio preparati ad attrarre, sviluppare e trattenere i migliori talenti, guidando le proprie organizzazioni verso un futuro più resiliente, innovativo e sostenibile.
Investire in tecnologie HR avanzate, promuovere una cultura digitale diffusa e rafforzare la governance dei dati sono passi fondamentali per affrontare le sfide che attendono i leader HR. Solo mantenendo le persone al centro di ogni decisione sarà possibile cogliere appieno le opportunità offerte dalla trasformazione digitale e costruire un ambiente di lavoro capace di adattarsi e prosperare in uno scenario in continua evoluzione.
È possibile consultare il report completo e la metodologia dello studio sul sito di Capterra.











