Lo spazio è una rete di servizi invisibile e indispensabile. Tiene insieme sicurezza, comunicazioni, logistica, scuola, salute, energia. L’Italia ha una carta forte: la manifattura.
Nelle nostre officine si progettano componenti, si lavorano materiali, si scrivono software che guidano antenne e stazioni di terra.
Quando questa filiera della componentistica incontra una regia chiara, diventa competitiva anche sui mercati più esigenti.
Questa rotta propone scelte semplici e concrete:
- Fare sistema con un cluster glocal.
- Migliorare la legge spaziale con proporzionalità e tempi certi.
- Progettare una rete satellitare nazionale che si integri con IRIS² e che, quando serve, affianchi Starlink: un doppio binario per non fermarsi.
- Portare le reti integrate (satelliti e reti mobili) nella vita quotidiana delle imprese.
- Soprattutto, attivare capitali privati: in questa fase il principe è il private equity, accanto a strumenti complementari, per superare il bancocentrismo.
Indice degli argomenti
Dallo slogan al mestiere: lo spazio che serve ogni giorno
Lo spazio non è uno show. È un mestiere quotidiano. Un sindaco decide se chiudere un ponte dopo un temporale. Una centrale elettrica deve rimanere sincronizzata quando la rete vacilla. Un treno merci attraversa una valle senza segnale. In tutti questi casi, i servizi funzionano se la catena – sensori, satelliti, link a terra, software, persone – è disegnata con cura.
Qui emerge l’Italia che sa fare. C’è chi produce una staffa con tolleranze dal micron, chi progetta un algoritmo che riconosce una frana sotto le nuvole, chi integra stazioni di terra e torri cellulari. La differenza la fanno i dettagli che non finiscono sui giornali: tempi di consegna rispettati, manuali chiari, assistenza che risponde.
Manifattura e componentistica: il cardine del Made in Italy
La manifattura è il nostro vantaggio competitivo. L’Italia eccelle dove servono precisione, materiali affidabili, processi ripetibili. In Piemonte e Lombardia, la meccanica fine e i trattamenti superficiali; nel Nord‑Est, elettronica e sistemi di controllo; nel Centro, ottiche e carichi utili; al Sud, lavorazioni avanzate e stampa 3D. Non sono isole: sono una catena.
La filiera della componentistica è la spina dorsale di questa catena. Un attuatore affidabile, un connettore schermato, una scheda robusta, un software stabile valgono più di un titolo in prima pagina: valgono continuità per chi lavora e credibilità verso chi compra.
Le quattro azioni per scalare
Per scalare servono quattro azioni.
La prima: standard di qualità. Processi documentati, collaudi ripetibili, tracciamento dei lotti. Non è burocrazia: è garanzia.
La seconda: integrazione con il digitale. Manuali vivi, firmware aggiornabili, telemetria utile. La “macchina” oggi parla: occorre ascoltarla e intervenire in tempo.
La terza: tempi e forniture. Una catena corta e affidabile vince sui mercati che non perdonano ritardi.
La quarta: persone. Tecnici formati, scuole e imprese che parlano tra loro, passaggi di competenze ordinati. La qualità nasce nelle mani di chi lavora.
Questa manifattura non vive di proclamazioni. Vive di ordini ripetuti. E gli ordini ripetuti arrivano quando il cliente scopre che il pezzo funziona la prima volta, e tutte le volte.
Scena di filiera: quattro aziende, un risultato
Un produttore veneto realizza un’antenna. Un’officina piemontese lavora la meccanica che la sostiene. Un laboratorio laziale calibra l’ottica. Un integratore lombardo collega tutto a una stazione di terra. L’insieme vola. Nessuno racconta la storia di una “genialata”: si racconta una catena che funziona. È questo che dà fiducia ai committenti internazionali.
Dual use e spillover: quando le tecnologie passano da uno spazio all’altro
Le tecnologie non hanno confini rigidi. Molti componenti e metodi nascono per lo spazio e migliorano la vita a terra. Altri fanno il percorso inverso: perfezionati nell’automotive o nell’energia, diventano affidabili per l’orbita. Questo scambio a doppio senso – il cosiddetto dual use e gli spillover – è una ricchezza da coltivare.
Esempi dal cielo alla terra. Sensori sviluppati per resistere a vibrazioni e temperature estreme oggi rendono più sicuri i treni. Algoritmi pensati per riconoscere frane tra le nuvole aiutano gli agricoltori a gestire la siccità. Materiali leggeri e resistenti, nati per satelliti, migliorano attrezzature mediche e sportive.
Esempi dalla terra al cielo. L’elettronica robusta delle automobili ha alzato l’affidabilità dei moduli a bordo. Le tecniche di produzione additive usate nella prototipazione industriale hanno accelerato la costruzione di componenti per lo spazio. La cyber‑sicurezza delle reti industriali protegge oggi i segmenti a terra.
Valorizzare questa circolazione significa accorciare i tempi tra laboratorio e mercato e moltiplicare i ritorni degli investimenti pubblici e privati. Regole chiare sul trasferimento tecnologico e sul controllo all’esportazione aiutano a farlo senza ambiguità.
Cluster glocal: una stanza operativa che unisce hub e regia
Un cluster glocal non è un cartello di loghi. È una stanza operativa. Dentro ci sono università, aziende, associazioni, amministrazioni. Si lavora su obiettivi misurabili: linee pilota, infrastrutture condivise, proposte europee. Gli hub territoriali fanno prove e prototipi. La regia nazionale unisce, evita duplicazioni, tratta con Bruxelles, racconta al mondo una storia unica.
Gli strumenti sono concreti: catalogo delle competenze aperto e aggiornato; data room con numeri su occupazione e export; banchi prova per radio, ottica e materiali accessibili anche alle piccole imprese; ufficio bandi che fa progettazione vera, non burocrazia. Le metriche sono pubbliche. La credibilità si costruisce così.
Regole che abilitano: la legge spaziale può essere migliorata
Una legge spaziale moderna non frena: abilita. L’obiettivo è la proporzionalità. Missioni piccole, sperimentali, con rischi limitati non devono subire gli stessi oneri delle missioni complesse. Servono sandbox regolatorie per testare servizi nuovi, come il collegamento diretto tra satellite e telefono, e uno sportello digitale con tempi chiari e tracciati.
C’è poi il tema dual use. Serve una guida semplice che aiuti le imprese a capire quando un componente rientra nel perimetro di controllo all’esportazione e come gestire licenze e responsabilità senza perdite di tempo. Proteggere non significa chiudere: significa governare con intelligenza.
Sovranità che funziona: IRIS², rete satellitare nazionale e Starlink (il doppio binario)
La parola chiave è continuità. Per servizi pubblici essenziali e settori strategici serve una rete satellitare nazionale che dialoghi con l’iniziativa europea IRIS². Ma questo non esclude l’uso di Starlink. Al contrario: un doppio binario rende il sistema più solido.
Come si traduce? Per i servizi che richiedono controllo pubblico e residenza dei dati si usano infrastrutture nazionali ed europee. Per coperture rapide, emergenze, capacità aggiuntiva o rotte lontane, si affianca Starlink. È la logica della cintura e delle bretelle: due strade diverse che tengono su i pantaloni anche quando una cede.
Questa non è una scelta ideologica. È una scelta pratica. Il cittadino non chiede nomi propri: chiede che il servizio funzioni sempre.
Reti integrate: dal satellite al telefono senza accorgercene
Le reti non terrestri sono l’anello che chiude il cerchio. Non sostituiscono fibra e reti mobili: le affiancano. Oggi garantiscono messaggi di emergenza e collegamenti in aree isolate. Domani, con le reti di nuova generazione, il passaggio tra cielo e terra diventerà trasparente: il dispositivo sceglierà la strada migliore in base a latenza, costo, affidabilità.
Per un’impresa significa lavorare senza pause. Sensori che parlano in un cantiere lontano, flotte che restano connesse in mare aperto, sistemi industriali che si coordinano anche durante un guasto della rete terrestre. Il valore è nella continuità del servizio.
Tecnologie utili, spiegate in modo diretto
- Dati e intelligenza. I satelliti osservano la Terra ogni giorno. Senza un buon trattamento, restano immagini. Con metodi affidabili, diventano decisioni: dove è meglio irrigare, quale linea aerea è a rischio, quale strada riaprire per prima.
- Collegamenti ottici. Sono canali molto veloci. Si usano insieme alle radio per combinare velocità e robustezza.
- Calcolo vicino alla fonte. Elaborare il dato dove nasce riduce tempi e costi. Meno passaggi, meno errori.
- Sicurezza. Non è un’aggiunta dell’ultimo minuto. È parte del progetto: gestire le chiavi digitali, separare le reti, controllare accessi e comportamenti anomali. È la base per chiedere fiducia.
Il capitale che fa crescere: perché il principe è il private equity (e come si usano gli altri strumenti)
Alla crescita serve capitale paziente. Le banche sono importanti, ma da sole non bastano. In questa fase, il principe è il private equity: entra nel capitale, unisce aziende complementari, finanzia l’industrializzazione, apre canali all’estero, porta governo societario e disciplina del prodotto. Non è teoria: è un metodo.
Dodici vantaggi concreti del private equity
- Scala: rende possibile passare da dieci a cento consegne l’anno, naturalmente se ogni passaggio, dalla scelta dell’azienda target al contributo di risorse e managerializzazione, sono ben scelti e organizzati.
- Aggregazione: integra aziende affini per creare piattaforme più forti.
- Tempo: sostiene cicli di sviluppo che non vivono di trimestri.
- Governance: chiarisce ruoli, obiettivi, responsabilità.
- Prodotto: finanzia manuali, test, versioni, assistenza.
- Canali: apre uffici e partner nei mercati esteri.
- Talenti: attrae competenze che da soli non si riescono a ingaggiare.
- Prezzi e margini: aiuta a impostare offerte sensate, con servizi e livelli di qualità misurabili.
- Catena di fornitura: investe in scorte e capacità produttiva.
- Tecnologia: sostiene il salto a piattaforme più moderne senza fermare la produzione.
- Rischio: diversifica clienti, prodotti, paesi.
- Uscita: prepara il passaggio di testimone quando l’azienda è pronta a correre con le proprie gambe.
Intorno al private equity esiste una cassetta degli attrezzi che evita di tornare al solo debito bancario, e pone le basi per una crescita valoriale e per la sostenibilità nel lungo periodo.
- Capitali per la crescita: investimenti di medio periodo per ampliare linee di prodotto e presenza commerciale.
- Fondi infrastrutturali: dedicati a stazioni di terra, centri di calcolo, tratti di rete condivisi.
- Finanziamento basato sui ricavi: utile quando il servizio genera entrate periodiche e misurabili.
- Finanziamento di progetto: per opere con contratti di lungo periodo e qualità garantita.
- Debito a supporto della crescita: prestiti pensati per il capitale circolante e le scorte.
- Strumenti per l’export: garanzie pubbliche e assicurazioni del credito che aprono mercati lontani.
- Obbligazioni destinate a medie imprese: raccolta di capitali con piani trasparenti.
- Anticipo di fatture e ordini: per stabilizzare i flussi di cassa quando gli ordini salgono.
- Finanza dei fornitori: piani che aiutano i piccoli anelli della filiera a crescere insieme al committente.
Il punto non è l’invenzione finanziaria. Il punto sono risultati che durano: clienti che rinnovano, assistenza che risolve, prodotti che migliorano, conti in ordine. Con questi mattoni, il capitale privato arriva e resta.
Cronache dal campo: cinque scene da un Paese che funziona
La frana. Piove da giorni. Un software incrocia immagini e misure. L’allerta arriva in tempo. Le famiglie si spostano senza panico.
La turbina. In mare aperto, una pala vibra fuori soglia. Il segnale di riserva passa via satellite. L’intervento parte subito. La produzione non si ferma.
Il convoglio. In galleria, il messaggio di sicurezza arriva comunque. Non servono filmati in alta definizione: serve certezza.
Il cantiere. In quota, la rete terrestre è debole. Un collegamento ibrido tiene in piedi i servizi digitali. Gli operai sanno cosa fare.
La scuola. Una lezione specialistica raggiunge un istituto in montagna. La rete ibrida regge. Nessuno resta indietro.
Eventi, territori, export: dove domanda e offerta si incontrano
Le occasioni utili non sono le passerelle. Sono i tavoli dove domanda e offerta si parlano. Un giorno di acquisti pubblici ben organizzato vale più di cento panel. Lì nascono progetti pilota, si fissano tempi e responsabilità, si capisce subito cosa funziona e cosa va riprogettato, “rirealizzato”.
All’estero vince chi porta soluzioni complete: prodotto, integrazione, formazione, assistenza. La reputazione del Paese si gioca sulla promessa mantenuta: consegne puntuali, manuali leggibili, supporto reale.
Roadmap 12–24 mesi: obiettivi chiari per imprese e istituzioni
Gli obiettivi per le imprese:
- Qualità e sicurezza come requisiti di prodotto e servizio, non come carta.
- Dal prototipo al servizio: un’offerta ricorrente con abbonamento e assistenza.
- Reti integrate: progetti pilota con operatori satellitari e di telefonia mobile.
- Capitale privato: incontro con investitori specializzati, numeri semplici e verificabili.
- Export: un paese su cui concentrarsi, un partner affidabile, un contratto chiaro di assistenza.
Istituzioni
Istituzioni
- Legge spaziale: proporzionalità degli oneri e sportello digitale con tempi pubblici.
- IRIS² + rete nazionale: regia chiara e criteri di scelta per i servizi critici, aperti al doppio binario con Starlink quando serve.
- Domanda pubblica: gare basate su risultati (copertura, tempo di ripristino, qualità del dato).
- Competenze: percorsi formativi con imprese e scuole tecniche.
- Cluster glocal: hub territoriali forti e cabina di regia leggera.
Domande frequenti – versione estesa
Che cosa cambia per i cittadini?
Servizi più stabili. Certezza nelle comunicazioni. Messaggi che partono e arrivano, scuole collegate, squadre di soccorso coordinate, imprese che non si fermano.
Perché puntare sulla manifattura?
Perché l’Italia sa costruire componenti affidabili. La qualità del pezzo è la prima garanzia di continuità del servizio.
Che cos’è la filiera della componentistica?
È l’insieme di aziende che producono parti, materiali, software e collaudi. Senza di loro, i grandi sistemi non esistono, non si integrano.
Che cosa significa dual use?
Tecnologie utilizzabili in contesti civili e di sicurezza. Gestirle bene significa proteggere e allo stesso tempo innovare, favorendo anche la crescita.
Che cos’è uno spillover tecnologico?
Una tecnologia nata in un settore che migliora prodotti in un altro. Dallo spazio all’agricoltura, dall’automotive ai satelliti: lo scambio è continuo.
Perché serve un cluster glocal?
Per unire la forza dei territori con una regia nazionale. Così si evitano doppioni e si parla con una sola voce all’Europa.
La legge spaziale rischia di frenare?
Se è pesante, sì. Ma se è proporzionata, abilita. Servono regole chiare, tempi certi, prove controllate.
Che cos’è la rete satellitare nazionale?
Un’infrastruttura dedicata ai servizi critici italiani. Lavora insieme all’iniziativa europea IRIS² e può affiancare Starlink quando serve.
Perché coinvolgere Starlink?
Per usare un ‘doppio binario’ quando occorre capacità aggiuntiva o copertura rapida. La priorità resta il controllo dei servizi critici.
Le reti non terrestri sostituiscono la fibra?
No. La completano. Insieme costruiscono una rete che non si spegne.
Il 6G è uno slogan?
No. È la normalità del passaggio automatico tra reti diverse, in base alle esigenze del momento.
Che cosa fa l’intelligenza applicata ai dati?
Trasforma immagini e misure in decisioni pratiche. Dove irrigare, quale linea riparare, quale strada riaprire per prima.
La sicurezza digitale è un costo?
È una garanzia. Senza, bastano pochi incidenti per perdere anni di fiducia.
Perché serve capitale privato?
Per rsggiungere la scala di cui abbiamo bisogno. Le banche aiutano, ma non bastano. Servono investitori che condividano i rischi.
Perché proprio il private equity?
Perché entra nel capitale, aggrega, disciplina, apre mercati, rafforza prodotti e assistenza. È il ‘principe’ della fase che viviamo.
Quali altri strumenti esistono?
Fondi per la crescita, fondi infrastrutturali, finanziamento basato sui ricavi, finanziamento di progetto, debito per il circolante, strumenti per l’export.
Il rischio è di perdere autonomia?
L’autonomia si difende con scelte intelligenti: controllo sui servizi critici, rete nazionale ed europea, e un doppio binario con operatori globali quando conviene.
Come si misura il successo?
Con servizi che non si fermano, clienti che rinnovano, tempi di ripristino brevi, qualità percepita alta.
Che cosa chiedono gli investitori?
Numeri chiari, piani credibili, un prodotto che si usa davvero e che migliora nel tempo.
Il cluster a cosa serve nella pratica?
A condividere banchi prova, a preparare proposte europee, a presentarsi compatti ai committenti internazionali.
Qual è il ruolo delle università?
Ricerca utile, trasferimento tecnologico ordinato, formazione di tecnici e ingegneri. La filiera nasce anche nelle aule.
Che cos’è una linea pilota?
Un ambiente di prova reale. Serve a vedere se componenti e software lavorano bene insieme, prima di scalare. E spendere, almeno inizialmente, ancora di più.
Come si evita la burocrazia inutile?
Con sportelli digitali, tempi pubblici, check-list chiare e responsabilità definite.
Il cittadino perché dovrebbe interessarsi?
Perché ogni servizio affidabile – scuola, salute, trasporti, emergenze – dipende anche da queste scelte.
Quali sono i rischi più comuni?
Fraintendere la sicurezza digitale, sottovalutare i tempi di produzione, promettere senza misurare, dipendere da un solo cliente.
Come si protegge la proprietà intellettuale?
Con scelte mirate: brevetti dove servono, segreti industriali ben custoditi, contratti chiari.
Che cosa vuol dire ‘prodotto’ e non ‘prototipo’?
Manuali, collaudi, assistenza, versioni. Un prototipo dimostra, un prodotto lavora ogni giorno.
Come si entra nei mercati esteri?
Con partner locali affidabili, assistenza post‑vendita, e una proposta chiara che risolve un problema preciso.
Qual è il primo passo per una piccola impresa?
Mettere in ordine qualità e sicurezza, trasformare un prototipo in un servizio, costruire un caso d’uso misurabile.
Le gare pubbliche come devono cambiare?
Devono premiare i risultati: copertura, tempi di ripristino, qualità del dato. Non solo i documenti.
Perché parlare meno di e con acronimi?
Perché confondono. Contano i problemi risolti, non le sigle.
Che cosa vuol dire ‘capitale paziente’?
Investimenti con orizzonte più lungo, coerenti con i tempi tecnici della filiera.
La stampa in 3D serve davvero?
Sì, quando riduce tempi e sprechi e quando i pezzi risultano affidabili e tracciabili.
Che ruolo hanno i territori?
Sono il luogo dove si lavora e si sperimenta. Gli hub locali sono la forza del cluster.
Perché insistere sull’assistenza?
Perché è lì che si decide se un cliente resta. Un problema risolto in fretta vale quanto una nuova funzione.
Che cosa significa ‘continuità’?
Servizi che non si spengono. Anche quando qualcosa va storto, c’è una strada alternativa pronta. Certo, non è sempre facile.
Qual è il ruolo delle grandi imprese?
Fare da traino, aprire canali, chiedere standard, accogliere fornitori qualificati.
E quello delle piccole?
Specializzarsi, documentare bene, rispettare i tempi, farsi trovare nel catalogo competenze del cluster.
Come si evitano i doppioni?
Con una regia nazionale che coordina gli hub e una mappa aggiornata delle infrastrutture comuni.
Il doppio binario non costa troppo?
Costa meno di un’interruzione dei servizi essenziali. È un’assicurazione che paga quando serve.
Che cosa resta da fare domani mattina?
Mappare la filiera, scegliere due linee pilota, avviare uno sportello digitale, definire i criteri per usare insieme IRIS², rete nazionale e Starlink.
Appendice A) Glossario minimo – esteso e chiaro
Antenna – Il componente che invia e riceve i segnali tra satellite e terra.
Banchi prova – Spazi attrezzati dove si verificano prestazioni e sicurezza di componenti e software.
Catena di fornitura – L’insieme dei passaggi che portano un prodotto dal progetto alla consegna.
Ciclo di collaudo – La sequenza di prove che certifica la qualità di un pezzo o di un sistema.
Collegamento ottico – Un fascio di luce usato per trasportare dati ad alta velocità tra satellite e terra.
Componente – Una parte di un sistema più grande. Senza componenti affidabili il sistema non funziona.
Continuità del servizio – La capacità di un’infrastruttura di restare attiva anche durante guasti o emergenze.
Costi di fermo – Le perdite causate da un’interruzione non prevista delle attività.
Dati di osservazione – Immagini e misure raccolte dai satelliti per capire cosa accade sulla Terra.
Design per la produzione – Il modo di progettare che facilita la realizzazione in serie, riduce errori e sprechi.
Dispositivo portatile – Uno strumento che una persona può portare con sé per comunicare o misurare.
Dual use – Tecnologie che possono servire sia in ambito civile sia in ambito di sicurezza.
Esportazione controllata – Regole che stabiliscono quando e come si possono vendere alcuni prodotti all’estero.
Filiera della componentistica – L’insieme di aziende che costruiscono parti e moduli pronti per l’integrazione.
Fornitore qualificato – Un’azienda che ha dimostrato di rispettare tempi, qualità e sicurezza.
Gestione delle chiavi digitali – Le regole che proteggono l’accesso ai sistemi e ai dati.
Governance – Le regole interne che definiscono chi decide cosa, con quali obiettivi e con quali controlli.
Imaging radar – Un modo di vedere anche con nuvole e buio, utile per monitorare frane e alluvioni.
Infrastruttura condivisa – Un bene comune – come un banco prova – che più aziende possono usare.
IRIS² – Il programma europeo per una rete satellitare sicura e multifunzione.
Linea pilota – Un ambiente realistico dove si prova un’innovazione prima di estenderla.
Manifattura – Il lavoro di chi produce oggetti con processi stabili e verificabili.
Mapping competenze – L’elenco aggiornato di ciò che ogni azienda sa fare.
Messaggio diretto al telefono – Un avviso inviato dallo spazio a un normale smartphone.
Passaggio automatico di rete – La scelta del collegamento migliore senza intervento dell’utente.
Piano di assistenza – L’impegno scritto su tempi e modi con cui si risolvono i problemi dei clienti.
Private equity – Investitori che entrano nel capitale per far crescere l’impresa e darle struttura.
Prototipo – Un esemplare di prova che dimostra la fattibilità ma non è pronto per l’uso quotidiano.
Rete satellitare nazionale – L’infrastruttura di collegamento per i servizi critici italiani.
Rete ibrida – Una rete che unisce collegamenti satellitari e collegamenti a terra.
Riutilizzo tecnologico – Quando una tecnologia nata in un settore viene impiegata con successo in un altro settore.
Scorta critica – Una quantità di pezzi tenuta da parte per evitare blocchi dovuti a ritardi dei fornitori.
Servizio ricorrente – Un’offerta in abbonamento che garantisce continuità e aggiornamenti.
Sicurezza digitale – L’insieme delle misure che proteggono reti e dati dagli abusi.
Software di controllo – Il programma che governa i movimenti e le funzioni di un apparato.
Spillover – Il beneficio che una tecnologia porta a settori diversi da quello per cui è nata.
Standard aperto – Una regola tecnica che tutti possono usare per dialogare senza vincoli nascosti.
Starlink – Una rete commerciale di collegamento veloce di cui si può provare a valutare un affiancamento a IRIS² e alla rete nazionale.
Telemetria – La trasmissione di dati sullo stato di un apparato in funzione.
Tempi di ripristino – Il tempo che serve per riportare un servizio in funzione dopo un guasto.
Test in ambiente reale – Prove condotte in condizioni d’uso, non solo in laboratorio.
Tracciabilità – La possibilità di ricostruire la storia di un pezzo dalla produzione alla consegna.
Appendice B) Checklist rapida – 12 mesi
– Qualità e sicurezza come requisiti di prodotto.
– Trasformare un prototipo in un servizio con assistenza.
– Preparare una data room con numeri semplici e verificabili.
– Chiudere un progetto pilota con un committente di riferimento.
– Entrare nel catalogo competenze del cluster.
– Incontrare investitori privati con un piano concreto.
– Avviare la presenza in un mercato estero con un partner.
– Per le istituzioni: sportello digitale con tempi pubblici, regole di proporzionalità, criteri per l’uso insieme di IRIS², rete nazionale e Starlink.
Fonti e approfondimenti (2022–2025)
– 2025-03 — ItaliaLove.TV (locale): Space Economy, a Vittorio Veneto le sfide del futuro italiano. https://www.italialove.tv/2025/03/space-economy-vittorio-veneto-le-sfide.html
– 2025-08-22 — CorCom: Non-Terrestrial Networks: il 5G che scende dallo spazio (e spegne il “nessun servizio”). https://www.corrierecomunicazioni.it/telco/non-terrestrial-networks-il-5g-che-scende-dallo-spazio-e-spegne-il-nessun-servizio/
– 2025-08-14 — L’Espresso: Il grande balzo (se attaccato a cavi enormi). https://lespresso.it/c/economia/2025/8/14/il-grande-balzo-se-attaccato-a-cavi-enormi/51329
– 2025-08-12 — SpacEconomy 360: Fede, scienza e capitale paziente: dal cielo una lezione per investire nello Spazio. https://www.spaceconomy360.it/cultura-dello-spazio/fede-scienza-e-capitale-paziente-dal-cielo-una-lezione-per-investire-nello-spazio/
– 2025-08-09 — StartMag (edizione in inglese su Vogon Today): European Defence, Space and Infrastructure: The New Strategy is Cross-Domain. https://www.vogon.today/startmag/european-defence-space-and-infrastructure-the-new-strategy-is-cross-domain/2025/08/09/
– 2025-08-04 — Agenda Digitale: Corsa allo spazio: perché Ue e Italia rischiano di restare tagliate fuori. https://www.agendadigitale.eu/mercati-digitali/satelliti-europei-una-corsa-contro-il-tempo-gia-persa/
– 2025-07-28 — Agenda Digitale: Una rete satellitare italiana: che significa la mossa del Governo Meloni. https://www.agendadigitale.eu/infrastrutture/una-rete-satellitare-italiana-che-significa-la-mossa-del-governo-meloni/
– 2025-07-14 — Agenda Digitale: Dati, laser, AI: la nuova ossatura digitale della space economy. https://www.agendadigitale.eu/mercati-digitali/dati-laser-ai-la-nuova-ossatura-digitale-della-space-economy/
– 2025-07-11 — Agenda Digitale: L’Europa a caccia del suo SpaceX: l’Italia scommette su Novaeka. https://www.agendadigitale.eu/mercati-digitali/leuropa-a-caccia-del-suo-spacex-litalia-scommette-su-novaeka/
– 2025-07-10 — Agenda Digitale: Houston, abbiamo un fondo: il private equity porta le Pmi in orbita. https://www.agendadigitale.eu/mercati-digitali/houston-abbiamo-un-fondo-il-private-equity-porta-le-pmi-in-orbita/
– 2025-06-16 — Agenda Digitale: Legge Spaziale Italiana, burocrazia in orbita: ecco le sfide aperte. https://www.agendadigitale.eu/mercati-digitali/legge-spaziale-italiana-burocrazia-in-orbita-ecco-le-sfide-aperte/
– 2025-06-14 — Space Renaissance Italia (SRITAC 2025): PMI spaziali e capitale privato: una traiettoria di crescita per la Space Economy italiana. https://spacerenaissance.it/wp-content/uploads/2025/06/2.1-Sannini.pdf
– 2025-06-14 — YouTube (Space Renaissance): SRITAC 3 – Giorno 2 (sessioni del mattino) – panel con Alessandro Sannini. https://www.youtube.com/watch?v=qSavWHMiR8o
– 2025-06-10: Capitalismo spaziale: Musk detta le regole, l’Europa cerca la sua strada. https://www.agendadigitale.eu/mercati-digitali/capitalismo-orbitale-musk-private-equity-spazio-europa/
– 2025-06-09 — CorCom: Starlink, l’Italia è pronta per la tecnologia “globale”?. https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/starlink-litalia-e-pronta-per-la-tecnlogia-globale/
– 2025-05-27 — Torino Cronaca: L’Italia nello spazio? Serve carburante: capitale, formazione e reti per far decollare il settore. https://torinocronaca.it/news/tendenze/515350/litalia-nello-spazio-serve-carburante-capitale-formazione-e-reti-per-far-decollare-il-settore.html
– 2025-05-21 — Space Meetings Veneto: Space Meetings Veneto 2025 – Panel & Casa Veneto (agenda). https://spacemeetingsveneto.com/2025-conference-agenda/
– 2025-05-21: A3 NEWS Venezia 21/05/2025 – Space Meetings Veneto: Venezia capitale dell’economia spaziale. https://www.youtube.com/watch?v=Yf_PNhX0ksw
– 2025-05-21: VSF e BCG, l’impatto dell’economia dello spazio: come valorizzare il settore in Veneto. https://www.nordestnews.it/2025/05/21/vsf-e-bcg-limpatto-delleconomia-dello-spazio-come-valorizzare-il-settore-in-veneto/
– 2025-05-19 — Agenda Digitale: Da evento a piattaforma: la sfida dello Space Meeting Veneto 2025. https://www.agendadigitale.eu/mercati-digitali/da-evento-a-piattaforma-la-sfida-dello-space-meeting-veneto-2025/
– 2025-05-19 — CorCom: Dallo Spazio al 6G: come i satelliti plasmeranno le reti del futuro. https://www.corrierecomunicazioni.it/telco/dallo-spazio-al-6g-come-i-satelliti-plasmeranno-le-reti-del-futuro/
– 2025-05-15 — CorCom: Dallo Spazio alla Terra: perché tlc e space economy camminano insieme. https://www.corrierecomunicazioni.it/telco/dallo-spazio-alla-terra-perche-tlc-e-space-economy-camminano-insieme/
– 2025-05-07 — SpacEconomy 360: Modello 231 e pmi dello Spazio: la compliance che attira investimenti e fa crescere l’impresa. https://www.spaceconomy360.it/industria-spaziale/modello-231-e-pmi-dello-spazio-la-compliance-che-attira-investimenti-e-fa-crescere-limpresa/
– 2025-05-06 — Agenda Digitale: PMI spaziali italiane: la nuova legge rischia di bloccarne il decollo. https://www.agendadigitale.eu/mercati-digitali/pmi-spaziali-italiane-la-nuova-legge-rischia-di-bloccarne-il-decollo/
– 2025-05-06 — SpacEconomy 360: Tagli alla Nasa, rischio tsunami per l’industria spaziale italiana. https://www.spaceconomy360.it/industria-spaziale/tagli-alla-nasa-rischio-tsunami-per-lindustria-spaziale-italiana/
– 2025-04-30 — SpacEconomy 360: Il capitalismo orbitale di Elon Musk: finanza privata, rischi e opportunità. https://www.spaceconomy360.it/missioni-spaziali/ll-capitalismo-orbitale-di-elon-musk-finanza-privata-rischi-e-opportunita/
– 2025-04-25 — Agenda Digitale: La bolla dot-com 25 anni dopo: la storia si ripeterà con l’AI?. https://www.agendadigitale.eu/mercati-digitali/la-bolla-dot-com-25-anni-dopo-la-storia-si-ripetera-con-lai/
– 2025-04-10 — SpacEconomy 360: Spazio, nel Nordest resta lontano. Ma è solo una questione di visione. https://www.spaceconomy360.it/industria-spaziale/spazio-nel-nordest-resta-lontano-ma-e-solo-una-questione-di-visione/
– 2025-04-08 — SpacEconomy 360: Dallo spazio all’industria: perché l’Italia ha bisogno di un cluster aerospaziale nazionale. https://www.spaceconomy360.it/industria-spaziale/dallo-spazio-allindustria-perche-litalia-ha-bisogno-di-un-cluster-aerospaziale-nazionale/
– 2025-04-02: Presentazione Space Meetings Veneto e Veneto Stars 2025. https://www.youtube.com/watch?v=8JMK4pS4kP8
– 2025-03-28: Space Economy: a Vittorio Veneto le sfide del futuro italiano. https://www.ilgiardinodellacultura.com/2025/03/28/space-economy-a-vittorio-veneto-le-sfide-del-futuro-italiano/
– 2025-02-17 — SpacEconomy 360: Per fare l’Italia “spaziale” serve un cluster unico nazionale. https://www.spaceconomy360.it/industria-spaziale/per-fare-litalia-spaziale-serve-un-cluster-unico-nazionale/
– 2025-02-12 — SpacEconomy 360: PMI spaziali, come garantire un’espansione sostenibile e competitiva (Analisi PEST). https://www.spaceconomy360.it/industria-spaziale/pmi-spaziali-come-garantire-unespansione-sostenibile-e-competitiva/
– 2025-01-22 — Riparte l’Italia (Osservatorio): Così l’Italia corre la sfida dello spazio tra investimenti, formazione e scelte industriali. https://www.ripartelitalia.it/cosi-litalia-corre-la-sfida-dello-spazio-tra-investimenti-formazione-e-scelte-industriali/
– 2025-01-22: In Italia l’aerospazio può svilupparsi con il private equity | Lo scenario di Leonella Gori e Alessandro Sannini. https://www.ripartelitalia.it/in-italia-laerospazio-puo-svilupparsi-con-il-private-equity-lo-scenario-di-leonella-gori-e-alessandro-sannini-phd-sda-bocconi-school-of-management-e-private-equity-investor/
– 2024-12-18 — SpacEconomy360: Spazio, l’Italia rimane protagonista a 60 anni dal suo primo satellite. https://www.spaceconomy360.it/cultura-dello-spazio/spazio-litalia-rimane-protagonista-a-60-anni-dal-suo-primo-satellite/
– 2024-12-11 — Locandina evento (PDF): “Geopolitica dello Spazio” – presentazione del libro e dialogo a Conegliano. https://resc.deskline.net/documents/1/TRN/361aaff9-d255-48a3-903b-305a7a2614f7/locandina_evento.pdf
– 2024-12-11 — YouTube: GEOPOLITICA DELLO SPAZIO – Presentazione a Conegliano (live). https://www.youtube.com/live/kO1hQ2H5q9U
– 2024-12-07 — ACI Radio / Spreaker: Rudy intervista Alessandro Sannini. https://www.spreaker.com/episode/puntata-di-sabato-7-dicembre-2024-rudy-intervista-alessandro-sannini–63144032
– 2024-12-06 — YouTube: Conferenza stampa – presentazione evento “Geopolitica dello Spazio” (Conegliano). https://www.youtube.com/watch?v=U0EAmh8QABE
– 2024-11-08 — Agenda Digitale: IIoT, Industrial internet of things: come connettere mondo industriale e digitale. https://www.agendadigitale.eu/industry-4-0/iiot-industrial-internet-of-things-come-connettere-mondo-industriale-e-digitale/
– 2024-10-31: L’innovazione del digital twin nei test di motori a razzo: il caso italiano. https://www.agendadigitale.eu/industry-4-0/linnovazione-del-digital-twin-nei-test-di-motori-a-razzo-il-caso-italiano/
– 2024-07-23 — SpacEconomy360: Aerospazio, le pmi devono imparare a utilizzare il capital picking. https://www.spaceconomy360.it/industria-spaziale/aerospazio-le-pmi-devono-imparare-a-utilizzare-il-capital-picking/
– 2024-07-10 — SpacEconomy360: Aerospazio, per spingere l’ecosistema serve un Pmi Act. https://www.spaceconomy360.it/politiche-spazio/aerospazio-per-spingere-lecosistema-serve-un-pmi-act/
– 2024-06-11 — SpacEconomy360: Perché investire nelle pmi aerospaziali è la chiave del successo italiano. https://www.spaceconomy360.it/industria-spaziale/perche-investire-nelle-pmi-aerospaziali-e-la-chiave-del-successo-italiano/
– 2024-06-04 — Formiche.net: Serve una politica industriale per le Pmi dello Spazio. https://formiche.net/2024/06/non-solo-startup-pmi-spazio/
– 2024-02-01: Pres. Luca Zaia – A maggio la seconda edizione di Space Meetings Veneto. https://www.facebook.com/zaiaufficiale/posts/959243765557353/
– 2024-02-01: Regione del Veneto – Presentazione Space Meetings Veneto 2024 al Parlamento Europeo. https://www.facebook.com/RegionedelVeneto/posts/space-meetings-veneto-2024gioved%C3%AC-1-febbraio-2024-alle-ore-1130-nella-sede-del-p/758029543024569/
– 2023-06-14: Filiera aerospace: alle aziende serve un supporto personalizzato e specifico. https://www.businesscommunity.it/m/20230614/fare/filiera-aerospace-alle-aziende-serve-un-supporto-personalizzato-e-specifico.php
– 2023-05-15: La space economy italiana è pronta a decollare. Parola di Alessandro Sannini. https://www.industriaitaliana.it/space-economy-italiana-pronta-a-decollare-alessandro-sannini/
– 2023-03-08: Perché la semplificazione delle quotazioni non è una buona idea. https://www.wallstreetitalia.com/perche-la-semplificazione-delle-quotazioni-non-e-una-buona-idea/
– 2023-03-07: Un nuovo Spazio per l’Italia: la roadmap verso un “testo unico”. https://www.spaceconomy360.it/politiche-spazio/un-nuovo-spazio-per-litalia-la-roadmap-verso-un-testo-unico/
– 2022-12-27: Aerospazio, così cambierà il mondo di cluster e distretti. https://www.spaceconomy360.it/politiche-spazio/aerospazio-cosi-cambiera-il-mondo-di-cluster-e-distretti/
– 2022-12-20: Un contratto per lo Spazio: in Italia più cooperazione pubblico-privato. https://www.spaceconomy360.it/politiche-spazio/un-contratto-per-lo-spazio-in-italia-piu-cooperazione-pubblico-privato/
– 2022-09-15: HNWI, come possono combattere la volatilità di mercato?. https://www.wallstreetitalia.com/hnwi-come-possono-combattere-la-volatilita-di-mercato/
– 2022-03-31: Notiziabile – 2022: ODISSEA NELLO SPAZIO su LondonOneRadio con Sannini. https://www.facebook.com/Notiziabile/posts/2022-odissea-nello-spazio-su-londononeradio-con-sannini-si-parla-di-space-econom/7224682914270539/
– 2022-03-21: Aerospazio, i capitali privati pronti a spingere gli investimenti in Italia. https://www.spaceconomy360.it/politiche-spazio/aerospazio-i-capitali-privati-pronti-a-spingere-gli-investimenti-in-italia/











