sanità digitale

Privacy Preserving Data Mining: come apprendere dai dati sanitari senza violare la privacy



Indirizzo copiato

Le tecniche di Privacy Preserving Data Mining permettono di valorizzare i dati sanitari senza violare la privacy. Queste includono Differential Privacy, Federated Learning, Homomorphic Encryption e Synthetic Data Generation. Tali metodologie permettono analisi e modelli predittivi mantenendo il controllo sui dati, garantendo sicurezza e rispetto delle normative sulla privacy

Pubblicato il 3 giu 2024

Giovanni Arcuri

Direttore – Direzione Tecnica, Ict e Innovazione Tecnologie Sanitarie – Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS

Andrea Damiani

Direttore – Direzione Tecnica, Ict e Innovazione Tecnologie Sanitarie – Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS



linee guida cookie garante privacy

Nel contesto sanitario, gli scenari di sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale hanno un enorme potenziale di contribuire ad un significativo avanzamento delle cure ed al miglioramento della sostenibilità dei sistemi.

Affrontare in modo corretto il tema della proprietà e dell’utilizzo del dato non solo garantisce il rispetto della normativa sulla privacy, ma permette anche alle aziende sanitarie di preservare in modo corretto il proprio ruolo nell’interlocuzione con l’industria.

Dati sanitari, l’importanza del controllo

Quando i dati rimangono sotto il controllo dell’ente che li ha originati, quest’ultimo può definire i termini di utilizzo e di accesso, stabilendo così le condizioni in base alle quali terzi possono beneficiare del patrimonio informativo. Inoltre, il mantenimento della proprietà sui dati consente alle aziende sanitarie di negoziare con maggiore forza, potendo offrire o limitare l’accesso ai dati in base a collaborazioni che riflettano adeguatamente il loro valore.

È un aspetto fondamentale per uno sviluppo che coniughi i benefici con l’equità di accesso preservando il ruolo della sanità pubblica.

Questa strategia non solo tutela gli interessi economici del sistema sanitario ma salvaguardia gli aspetti etici, assicurando che l’utilizzo dei dati sia sempre allineato con gli scopi medici e di ricerca per i quali sono stati raccolti, evitando utilizzi impropri o non autorizzati che potrebbero compromettere la fiducia dei pazienti e la reputazione dell’istituzione.

Privacy Preserving Data Mining: scenari di ricerca e applicazioni

Fin dall’inizio degli anni 2000, sono state sviluppate tecnologie, basate su algoritmi matematici e infrastrutture informatiche di comunicazione, che rendono possibile l’effettuazione di analisi e l’apprendimento di modelli basati sui dati, senza tuttavia perderne il controllo.

Analizzeremo ora le quattro principali direzioni di ricerca che hanno consentito lo sviluppo di tali tecnologie, e gli scenari di uso i cui esse trovano applicazione, focalizzando il caso di un ospedale che ha creato un semplice dataset: una tabella di dati in cui, per ogni paziente, sono riportate alcune variabili cliniche. Ogni azienda potrà trovarsi facilmente in situazioni analoghe, pur trattando dati di un livello di riservatezza inferiore.

Differential Privacy: cos’è e come funziona

Lo scenario di uso tipico è quello di una organizzazione che intende rendere pubbliche delle elaborazioni sui propri dati, senza rischiare che, invertendo il processo, un agente esterno riesca a ricostruire i valori di partenza, che devono restare di esclusiva proprietà dell’azienda. Pensiamo a un caso banale ma significativo. Chiediamo di fornire la media di dieci numeri, e, successivamente, la media di nove di essi. Sarà facile, dal confronto fra i risultati, ricavare il valore esatto del decimo numero. Si intuisce come, attraverso interrogazioni ben organizzate, ma apparentemente innocenti, sia possibile ottenere l’intero dataset.

La differential privacy si basa sulla introduzione di rumore statistico che viene aggiunto al risultato del calcolo (la media, nell’esempio), perturbandolo casualmente, in misura sufficiente a garantire la non ricostruibilità dei valori originari, senza rinunciare in misura eccessiva al valore informativo del risultato. In altre parole, l’utilizzatore esterno si accontenterà di risultati vicini al vero, mentre il proprietario dei dati avrà una ragionevole certezza di aver protetto il proprio dataset. Questo trade-off viene regolato da un apposito parametro dell’algoritmo che gli attori possono scegliere di volta in volta.

Figura 1 – Differential Privacy

Federated Learning: uno studio multicentrico dei dati

Gli studi clinici multicentrici permettono di costruire modelli su dataset più estesi rispetto a quanto possibile in un ospedale singolo, il che costituisce un grosso vantaggio, in un’epoca in cui gli algoritmi di machine learning sono sempre più data hungry. Inoltre, nel caso di patologie rare, anche gli ospedali più grandi hanno difficoltà a costruire dataset che arruolino più di qualche nuovo paziente ogni anno: in questo caso, non ci sono alternative ad uno studio multicentrico, per raggiungere un numero significativo di pazienti.

Tradizionalmente, gli studi di questo tipo prevedevano la condivisione dei dataset, opportunamente armonizzati, in un unico luogo, dove veniva effettuato l’addestramento. Già verso la fine degli anni ’90, e ancora di più dopo il 2010, è andata affermandosi una metodologia, nota come Federated Learning, che consente a ogni ospedale di mantenere privati i propri dati, mentre l’algoritmo di apprendimento viene diviso in due parti: una parte viene eseguita localmente, sui dati dell’ospedale, e calcola alcuni parametri del modello che si intende addestrare, per poi inviarli a un centro coordinatore. Qui viene eseguita la seconda parte dell’algoritmo, che consolida i risultati parziali dei singoli centri in un unico modello e decide se l’elaborazione è conclusa, o se è necessaria una ulteriore iterazione di calcolo. Tutti i principali modelli di statistical learning e machine learning sono stati implementati dalla comunità scientifica in modalità federata. Inoltre, è garantito che il risultato finale federato sarà matematicamente identico a quello che si sarebbe ottenuto concentrando i dati in un unico luogo. La soluzione federata, tuttavia, richiede la disponibilità di infrastrutture informatiche adeguate ed expertise sistemistico in ogni ospedale, per installare localmente i moduli software necessari per la partecipazione allo studio, e monitorare l’esecuzione dei calcoli.

Figura 2 – Federated learinig

Homomorphic Encryption: protezione della proprietà intellettuale

Si tratta di una tecnologia utile quando si incontrano due esigenze di protezione della proprietà intellettuale apparentemente inconciliabili: l’azienda A possiede il dataset su cui l’azienda B intende applicare un proprio algoritmo di calcolo. Purtroppo, A non è disposta a cedere i propri dati a B; viceversa, B vuole proteggere il suo algoritmo e non è disposta a installarlo sui computer di A. Si risolve l’impasse consentendo ad A di cifrare i propri dati prima di fornirli a B. Il dataset, così trattato, è totalmente inutile per chi non disponga della chiave di decodifica, gelosamente custodita da A. Come farà B ad applicare il suo algoritmo? L’homomorphic encryption identifica una metodologia di cifratura dei dati che consente a B di eseguire l’algoritmo direttamente sul dataset cifrato, e restituire il risultato (cifrato) ad A, il quale, utilizzando la sua chiave, sarà in grado di decifrarlo, ottenendo esattamente lo stesso risultato a cui si sarebbe giunti operando sui dati in chiaro.

Esistono tre livelli di Homomorphic Encryption:

– Partially Homomorphic Encryption (PHE): supporta un insieme limitato di operazioni sui dati cifrati.

– Somewhat Homomorphic Encryption (SWHE): supporta un numero maggiore di operazioni matematiche, ma per un numero limitato di volte, dopodiché la qualità del risultato risulta degradata e si perde la possibilità di decifrazione. In pratica, consente l’esecuzione di algoritmi di limitata complessità.

– Fully Homomorphic Encryption (FHE): non prevede limiti alle operazioni e alla complessità dell’algoritmo.

Il limite principale dell’homomorphic encryption è la lentezza nella effettuazione dei calcoli, che rende questo metodo non adatto alla esecuzione di compiti in tempo reale. Tale effetto è particolarmente rilevante per la FHE.

È inoltre opportuno osservare che l’homomorphic encryption non si presta alla elaborazione di un modello multicentrico, in quanto i diversi ospedali coinvolti dovrebbero condividere le chiavi di cifratura; quindi, ogni partecipante potrebbe facilmente decifrare tutti i dataset criptati forniti dai partner.

Figura 3 – Homographic Encription

Synthetic Data Generation: la creazione di dataset sintetici

Questa tecnica nasce dall’ipotesi che l’ospedale possa generare un dataset uguale per struttura (stesse variabili), ma diverso per contenuti da quello reale, e che, sottoposto ad analisi o al processo di apprendimento di un modello di machine learning, esso restituisca un risultato molto simile a quello che si sarebbe ottenuto utilizzando i dati reali.

Semplificando, si potrebbe immaginare di generare un dataset in cui ogni colonna di dati ha la stessa distribuzione statistica della omologa colonna nel dataset originario. Tuttavia, questo non sarebbe sufficiente, perché, in assenza di accorgimenti particolari, andrebbero perdute le relazioni fra i valori delle variabili in corrispondenza a ogni paziente. Esistono tuttavia metodi per generare dataset in cui tali relazioni possono essere preservate. Fra di essi le Generative Adversarial Networks, una particolare architettura di reti neurali in cui si crea una competizione fra una prima sottorete che cerca di creare il dataset sintetico più “simile” a quello vero, e una seconda sottorete che esamina quanto prodotto dalla prima e lo classifica come “vero” o “sintetico”. Le due sottoreti gareggiano l’una contro l’altra e diventano sempre più abili nei rispettivi compiti. Addestrando opportunamente una GAN su molti esempi, è possibile ottenere reti in grado di generare dataset sintetici sufficientemente fedeli all’originale, che possono essere poi ceduti all’esterno, in quanto non contengono dati reali. Questi dataset possono essere utilizzati per addestrare algoritmi di machine learning, oltre che per aggiungere pazienti “sintetici” a dataset reali per incrementarne la numerosità (data augmentation).

Figura 4 – Syntetic Data

La tutela della privacy e l’importanza della condivisione dei dati

La necessità di tutelare la privacy dei cittadini, soprattutto quando i dati che li riguardano contengono informazioni estremamente delicate come quelle riguardanti la salute, o le scelte personali, combinata con la volontà delle aziende di ogni tipo di tutelare l’investimento in infrastrutture, risorse, procedure e software di data collection & management, costituiscono spesso un ostacolo alla condivisione dei dati a scopo di ricerca e addestramento di modelli matematico-statistici. Nella quasi totalità degli scenari, sono disponibili tecnologie di Privacy Preserving Data Mining che consentono ugualmente di raggiungere lo scopo, a patto che gli attori conoscano le opzioni disponibili, sappiano scegliere quelle più adatta alle loro esigenze, e dispongano di infrastrutture informatiche e competenze sufficienti per l’implementazione. I quattro approcci presentati possono essere combinati per risolvere problemi di maggiore complessità.

Il futuro della Privacy Preserving Data Mining

È fondamentale, quindi, che le aziende sanitarie adottino strategie volte a mantenere la proprietà dei dati, pur promuovendo la collaborazione e lo scambio di informazioni con l’industria. Tale bilanciamento è vitale non solo per preservare i diritti individuali ma anche per garantire nel futuro la sostenibilità finanziaria e operativa delle aziende del settore sanitario.

La sostenibilità dei sistemi sanitari nel lungo termine dipenderà fortemente dalla capacità delle organizzazioni di implementare soluzioni tecnologiche che garantiscano la privacy dei dati e la loro sicurezza, promuovendo al contempo una gestione dei dati etica e responsabile. Ciò implica una collaborazione trasparente e equa con l’industria, in cui le aziende sanitarie mantengono il controllo sui propri dati, garantendo così un equilibrio tra innovazione e rispetto della privacy, pilastri fondamentali per un futuro sostenibile in cui la tecnologia e la salute pubblica possono evolvere in sinergia.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3