A inizio dicembre la Digos ha condotto in carcere dodici persone accusate, in base alle indagini delle DDA di Bologna e Napoli, di far parte di un gruppo suprematista denominato con un poco velato riferimento al nazismo “Werwolf Division”. Circa due settimane dopo, il Ros dei carabinieri ha fermato cinque giovani che secondo le accuse da Milano, Perugia, Udine e Bologna volevano far la jihad e avevano costituito l’associazione “Da’wa Italia”. Indagini diverse per presunte attività terroristiche molto differenti, con obiettivi lontani ma il comun denominatore dell’uso spregiudicato di internet, dei social, delle nuove tecnologie.
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Come si fa terrorismo oggi, le nuove tecniche: il report di Europol
Le organizzazioni terroristiche, di matrice religiosa o politica, sfruttano le nuove tecnologie per portare avanti le loro attività: ecco in che modo ciò viene fatto in UE
Giornalista professionista, redazione AgendaDigitale.eu

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